lunedì 15 dicembre 2008

Auto condivisa

Da oggi comincia il mio abbonamento all'auto condivisa. Dopo lunga e attenta riflessione (ma com'è che in questa casa tutto quello che mi semplifica la vita ma comporta un impegno economico va valutato per mesi?) abbiamo scelto per Greenwheels, che ha un'auto dietro casa nostra. Poi adesso ha una promozione con due mesi gratuiti. Poi si può disdire con un preaviso di un mese. Prevede tre autisti con lo stesso abbonamento e non sono legata solo alla macchina dietro casa, ma posso, per esempio, andare in treno in un'altra città dove è presente l'abbonamento e fare il tratto meno servito dai trasporti pubblici in macchina.

Che in questo paese gli intercity funzionano tanto bene, mentre le tangenziali e autostrade sono spesso congestionate. Mentre il bello di questo sistema è che ti costringe, ogni volta che prenderesti l'auto, a riflettere cosa ti convenga davvero in termini di tempo e soldi.

Oltre a GreenWheels qui ad Amsterdam sono attive anche la ConnectCar e Diks Autoverhuur, che è un autonoleggio ma con un'opzione di auto condivisa, che però è più interessante per le aziende.

Le differenze sono nelle strutture tariffarie: chi ti chiede un abbonamento fisso, chi ti fa pagare solo quello che consumi. Il consumo effettivo in genere è una combinazione di tempo di utilizzo e chilometraggio, e comprende il carburante. Sta a chi prende la macchina accertarsi che non vi siano danni (da comunicare prima dell'utilizzo, altrimenti te li addebitano) e non restituire mai la macchina con meno di un quarto di serbatoio pieno.

In macchina non si fuma, si sta attenti a non sporcare e restituirla pulita, se si sfora sul tempo si chiama l'helpdesk. Se crei con dei ritardi o altro un disturbo all'utente successivo, paghi una multa. Questa serve, ad esempio, a coprire il costo del taxi con cui l'utente successivo deve recarsi, per esempio, a prendere una macchina parcheggiata altrove.

L'altro motivo che mi ha convinto per la Greenwheels è che hanno uno sconto collegato all'abbonamento per lo sconto ferroviario. In fondo tutta l'idea è di risparmiare su larga scala nel consumo dell'auto, sia utilizzando il treno di più, sia trovando alternative all'auto sotto casa di proprietà, che la usi quando ti pare e quindi pure a sproposito, e che in una città come Amsterdam occupa anche un parcheggio.

Il fatto di 'ringraziare' con lo sconto chi fa una scelta di questo tipo, l'aveva deciso anche il comune di Amsterdam quando l'auto condivisa, tanti anni fa, ha fatto la propria apparizione. Monique e victor mi raccontano di essere stati tra i primi 50 iscritti di Amsterdam e per questo il comune gli ha regalato 50 euro di sconto.

Lo vedi anche dalla distribuzione delle auto: nel quartiere vecchio, a Java Eiland, vicino al centro, con il parcheggio in strada a € 2,20 l'ora dalle 9 alle 24, dove abitano tante persone con uno stipendio medio-alto e dove i posti macchina sono ridotti per motivi fisici, ogni 20 metri c'è un'auto condivisa di tutte le marche.

Qui a Nord, dove c'è molto più spazio, non si paga parcheggio e quindi chi vuole la macchina se la parcheggia gratis in strada, ce ne sono molto meno. 1 di Greenwheels e due di Connect a portata di piede da casa nostra.

Il che vuol dire che è vero che le misure amministrative ti constringono più facilmente a cambiare mentalità. Tutte le regole del gioco che ti impongono, sarebero molto furbe anche da applicare con una macchina di proprietà.

Ma anche a livello ampio, non sarebbe un'idea per certi centri storici italiani, dove la gente prende la macchina per andare a comprare le sigarette dietro l'angolo?

Oggi, un'ora prima di uscire ho prenotato in un paio di minuti con internet, ma volendo osso anche telefonare. E adesso vado e vediamo cosa succede.

10 commenti:

alessandro ha detto...

Ce l'abbiamo da 3 anni e non la cambierei per una macchina fissa per nulla al mondo! Una volta mi hanno anche tamponato, ho fatto la constatazione e poi han fatto tutto loro (e li' ho scoperto che Greenwheels e ConnectCar sono la stessa compagnia). Tutti i miei amici italiani rimangono a bocca aperta quando gli spiego il sistema ;).

Ah poi ci sono anche le station wagon!

Mammamsterdam ha detto...

Ale, non avevo dubbi che tu mi avessi preceduta in questa e altre tante piccole cose civili in questo aese. Solo i figli li ho fatti prima io.

Elena Galli ha detto...

anche a me sembra un'idea fantastica. A Milano sarebbe una cosa così intelligente da fare!!!!
Però è come dici tu. Bisognerebbe cambiare la mentalità.
So che a Milano c'è qualcosa del genere che però non funziona molto, soprattutto perchè la distribuzione delle macchine e dei parcheggi è molto limitata.
Vedremo.

P.s.:volevo ringraziarti molto per il post che mi hai lasciato. Grazie per i preziosi consigli!

RID ha detto...

Grazie per il tuo comment!Sí los zapatos´son de El Naturalista, jejejeej.
Gracias por visitarme espero que nos sigamos viendo!
Besos desde Barcelona.

Anonimo ha detto...

Mio marito prende l'auto anche per andare in bagno
:-))
A MIlano hanno già cominciato a rubarsi le bici che il comune ha "generosamente" lasciato 10 giorni fa per il bike sharing.

Mammamsterdam ha detto...

Perché poi stasera c'era il follow up durante la sessione cacchina serale:
"Non posso farci niente"
"Le barbine sono tante"

Però adesso non è innamorato di una barbina. Si chiede, se si innamorasse di un maschietto, come dirglielo e se lo capirebbero. Teme di no.

Oddio 4 anni, io forse devo piantarla di emanciparli tanto i miei figli.

Mammamsterdam ha detto...

Pardon, la precedente si riferiva al commento di Mamika sugli Skiantos, ma ho sbagliato post.

LGO ha detto...

Qui da un paio d'anni il comune ha avviato una sperimentazione di car sharing (se si potesse avere un'auto a noleggio per l'estate a prezzi umani, infatti, ma chi la vorrebbe un'automobile che non sai mai dove parcheggiare, che puzza e consuma e che ti costringe ad ore di torture nel traffico??). Bene, l'automobilina da condividere è sempre posteggiata al suo posto, ormai tra le ruote stanno fiorendo le aiuole...
Insomma, questione di mentalità!

Mammamsterdam ha detto...

LGO, tu sei a Roma, vero? inutile, finché non rendi scomodissima la proprietà dell'auto e facilissima la condivisione, la mentalità non cambierà mai.

graz ha detto...

Avevo scritto un post ma debbo aver fatto qualche hahata oppure se l'è mangiato il grande cocomero, chissà. In sintesi mi chiedevo se anche altrove (leggi da te, Barbara) la vettura deve essere riportata al parcheggio di partenza, forzando così gli utenti a trattenerla per molte ore anche a fronte di un uso relativamente breve. Per quanto mi riguarda questo fu una remora quando presi in considerazione il car sharing a Torino. Va anche detto però che non feci dei calcoli molto accurati per valutare la convenienza del business.
/graz