Quando ho deciso consapevolmente di metterci la mia faccia sul blog, l'ho forse fatto con la spensieratezza di chi non ha nulla da nascondere. Cioè, intendiamoci, a volte leggo di quelle cose tra le mie blogger anonime preferite, citazioni dal marito per esempio, e sospiro dicendomi che metterci la faccia significa pure che a volte stai attenta a non perderla troppo. È chiaro che mi perdo dei pezzetti di libertà, a volte, per non sputtanare le persone a cui voglio bene o di cui parlo.
Quello a cui non ho mai pensato invece è l'eventualità di dover chiudere il blog perché costretta. Cioè, non posso neanche pensare cosa sarebbe per me doverlo fare. Se qualcuno mi minacciasse, per esempio sui figli, che ne so? Nel frattempo sono meno ingenua e ho scoperto che i pazzi esistono. Cosa li motivi non lo so, ma ci sono e vengono a leggersi quello che scrivo.
Certo, uno adesso può venirmi a dire: ma non essere paranoica, chi vuoi che gliene freghi qualcosa di te e dei fatti tuoi, sei una dei tanti blogger che invece di mettersi in analisi o andare a botte di Prozac, per citare Italian Mom (guai a te se cambi lo slogan), scrivono e si divertono senza fare del male a nessuno. Uno sport innocuo, in fondo. E poi abito ad Amsterdam. Infatti sono tranquilla.
Però ho appena appreso con molta amarezza he un mio amico ha deciso di chiudere il blog perché i soliti ignoti, sempre quelli, che da anni lo insultano ovunque, sui blog degli altri, vantandosi oltretutto di farlo per sport, quello di andare a rompere le scatole sui blog degli italiani all'estero, adesso sono passati alle minacce. Circostanziate. E siccome lui nel frattempo va via da Amsterdam, cambia proprio paese, non ha voglia che lo vengano a ripescare pure lì.
Quanto all'estero bisogna andare per togliersi di dosso gli psicopatici? E questa gente, che vive in Italia evidentemente sotto grandi frustrazioni personali, fino a che punto sono pericolosi?
Cioè, dopo che noi diciamo in tutte le salse che da fuori vedi con chiarezza cosa succede a casa, e adesso il loro grande capo da mesi non fa che dimostrare pubblicamente di essere il mentecatto concusso che è sempre stato, forse gli ha fatto venire il dubbio di non vivere in fondo nel miglior paradiso possibile, visto che a loro personalmente di persona non c'è nessuno che gli porti gnocca e cocaina gratis che non contano niente. E se la prendono con chi gridava da tempo che il re è nudo (e vi assicuro, questo re qui, nudo, non fa un bel vedere).
Ecco, amico mio, io ti ribadisco quello che ho detto. Denunciali. Hai il codice del loro computer e se penso agli orari secondo me ti/ci scrivevano pure dal lavoro. Abbiamo le minacce, perché ti venivano a minacciare anche da me. Materiale per una denuncia seria ce n'è. Perdiamo un paio d'ore, vengo io con te dalla polizia.
Sono d'accordo che non serve a niente. Mica li arrestano. Ma almeno ne rimane traccia in un atto legale. Visto che la legalità ultimamente nel nostro paese è sempre più sputtanata, e visto che anche questo ci ha convinti/costretti ad andarcene, fingiamo di prenderci sul serio. Denunciamoli.
Fingiamo almeno noi che ci crediamo che esiste una giustizia. Perché lo preferisco a chiudere il blog. No, davvero, se qualcuno si permettesse di venire a toccare me o i miei come hanno fatto con te, sono io che andrei a cercarli.
Nel frattempo mi consolo sognando una Liesbeth Salander che me li depili informaticamente. Peccato non ne conosca nessuna.
14 commenti:
concordo.
e avendo appena finito l'ultima parte della trilogia "millenium", anche a me piacerebbe vedere in azione lisbeth per rovinare la vita a questi senzapalle :-D
Roba da matti! Anche secondo me vanno denunciati perchè non si può vivere con l'angoscia e limitare la propria libertà per colpa di qualche frustrato maligno.
Spero che tu non debba/voglia chiudere il tuo blog, ti leggo da tempo e anche se spesso non commento ci sono sempre. Fai parte della mia quotidianità. Comunque prima di arrivare a tanto c'è una soluzione intermedia: quella di renderlo visibile solo ai "amici", solo chi riceve un tuo invito.
ovviamnete non consoco la storia e quindi non mi permetto di giudicare cosa è successo. ma è chiaro che l'espressione è un diritto e c'è una bella differenza tra le parole e la violenza. in bocca al lupo
Spero anche io vengano depilati
anche se l'immagine del "re" nudo, non mi farà dormire più :(
Fai bene a consigliare la denuncia e con pieno diritto del minacciato.
Solo, perche' buittarla in politica ?
Perche' si deve pensare che i vostri mali discendano sempre da B .?
Credo sia una visione dell' Italia molto riduttiva e autoconfortante: purtroppo non e' cosi'. Non vale dire che il pesce puzza dalla testa: non e' vero.
Il nostro tipo di pesce puzza dal corpo in primis e di consenguenza anche dalla testa.
P.S. comunque essendo la seconda volta, spero che "pipo" impari a relazionarsi con un po' piu' di riflessione e anche di diplomazia con il mondo.
Mi permetti anche di dubitare che alla fine non fara' la denuncia ?
Non e' che tutti hanno lasciato l' Italia con la valigia di cartone e le provole affumicate (come gli emigranti del primo 900).
Tanti expat (e lo posso dire) in Italia ci stavano bene e l' hanno lasciata perche' hanno avuto l' opportunita' di stare ancora di meglio.
Andrea, a buttarla in politica erano quelli che ci scrivevano, non io. E anche nei dettagli, il che se vuoi è stata pure una cosa istruttiva, perché leggere certi deliri ti fa capire che c'è gente che ci crede davvero a certe cose. Però capisco che sfogarmi così con chi non conosce il contenuto di quei commenti che ho cancellato, sembra che sia io a metterla in questi termini (cosa che a volte faccio, ma contro proprio, non conto terzi).
Sugli ex-pat farò un giorno un post che ho in cantiere da qualche anno. E non confondermeli con gli emigranti per favore. La differenza fondamentale è che gli emigranti alla fine nel paese in cui vanno ci investono, gli ex-pat vanno da un posto all'altro seguendo il lavoro e non gliene può fregare di meno di dove vanno a finire. Magari alla famiglia al seguito potrebbe fare differenza, ma a loro no. Ma se ne può riparlare.
E preciso che la denuncia è una mia idea che sto perorando con passione, ma so che è una causa persa. perché quando uno chiude, poi chiude e delle denunce non gliene può fregare di meno. Il che è un peccato per il principio generale, ma non si vive di principi, si vive di piccole cose che ti rendono felice.
Va beh non si vivrà di principi ma ci si prova! Poi ti ricordo che ci sono tanti blogger (vedi miss mappa x es.) che è da tempo che stanno denunciando "i vestiti nuovi dell'imperatore" e vivono e lavorano in Italia. D'altronde è anche vero che non è solo il capo ma il corpo che puzza da sempre, troppo tempo; probabilmente è x questo motivo che ogni volta che andiamo in vacanza (l'ultima, come sai, in Olanda) io e mio marito quasi vorremmo restare: già la qualità della vita è a un altro livello. Ma poi personalmente penso che sarebbe come tradire il proprio paese, si lotta in loco, anche se un granellino quale noi siamo non può fare molto e lo scoraggiamento è tanto. Cmq sì alla denuncia e no alla chiusura del blog del tuo amico ed Evviva i principi!(tanto i pazzi sono dappertutto e non ci si deve far
conzionare la vita)
Allora aspetto il post sugli expat.
Mi sa che devro' difendere la categoria. :-)
Se avete ricevuto minacce ripetute e serie, denunciate. Vi assicuro che in Italia è ancora un reato e la Polizia postale, opportunamente sollecitata da qualla olandese, potrebbe aver voglia di non fare finta di niente.
Leggo solo ora questo post, e con ritardo scopro che pastapippo chiude il blog.
Non capisco perchè. Il suo blog, il secondo, non mi pareva offendesse l'Italia.
Però comunque, ognuno fa le scelte che ritiene opportune.
Condivido il commento di Andrea. Non è Silvio la causa dei mali. Lui è la conseguenza.
Che dirti, io a causa del blog mi son ritrovato la gente sotto casa per aver dato qualche informazione di troppo. E mi chieserò ospitalità.
Un paio di nemici ne approfittano per sapere io cosa faccio e dove mi trovo.
Che vuoi fare.
Minacce ancora non ne ho ricevute. Spero la cosa continui
molto intiresno, grazie
molto intiresno, grazie
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