lunedì 7 settembre 2009

Purtroppo ci stiamo arrivando

C'è un proverbio aquilano che vi italianizzo, che fa:

alla prima pioggia di agosto
riprendi i panni che hai riposto


e ce n'è un altro che dice anche:

All'Aquila per undici mesi fa freddo e per un mese fa fresco.

Ad Aquila sta arrivando l'inverno, in caso vi fosse sfuggito e cosa fa la PC? Finalmente sgombra le tendopoli, ma alla cavolo, fa quello che avrebbe dovuto fare mesi fa, ma alla cavolo, e sta torturando ulteriormente chi ha vissuto come ha vissuto da aprile. Un applauso.

Me lo dicevano alcuni amici, quando mi chiedevo le ragioni dell'apatia del grosso degli aquilano sulle decisioni che si prendevano sulla loro testa: vedrai a ottobre, lì cominceranno i casini grossi quando la gente finalmente si renderà conto alle soglie dell'inverno che finora li hanno presi in giro.

Purtroppo, io non ho mai creduto che si arrivasse a proteste di piazza serie. Si rimarrà ai gesti di disperazione singoli, come quelli che sentiamo in questi giorni, di famiglie che rientrano in case inagibili insieme ai bambini, ormai troppo provate per considerare seriamente i rischi di questa scelta.

Ora, è vero che è stato un anno atipico. Ad agosto invece di far fresco ha fatto un caldo bestia.

Chiedevo ad agosto a un amico sfollato a Barisciano:
"Ma la pioggia di rane l'avete già avuta?".
"No, ma ho decisio di far vaccinare mio figlio contro l'influenza".

Non c'entra niente, dite voi? E allora facciamoci l'elenco delle maledizioni bibliche che sono piovute addosso agli aquilani quest'anno.
1) il terremoto
2) le inondazioni e la grandine
3) l'invasione di cavallette (si, c'è stata pure questa)
4) l'invasione di mosconi e zanzare, quella vabbé, sarà fissa, ma c'è una differenza tra il godersela da casa o da una tenda surriscaldata messa vicino ai campi.

Per quanto riguarda la Tramutazione dell'acqua in sangue (Es7,14-25), è stata sostituita, nel mio caso, dalla trasformazione delle ginocchia in latte ogni singola volta che ho a che fare con la benché minima questione relativa alla ricostruzione in zona (l'ultima è che mia madre che abita nella nostra casa inagibile sarà meglio che si mette l'animo in pace, perché è pur vero che quella è casa sua, ma è intestata a me, io vivo all'estero, ergo non abbiamo diritto al benché minimo aiuto, e i danni strutturali di una casa vecchissima non sono esattamente un lavoretto che ti fai da te nei ritagli di tempo. Persino il progetto, che si paga a percentuale, mi costa troppo. Dopo 4 mesi da bag-lady mia madre se ne andrà - temporaneamente dice lei -dalla sorella in Polonia perché non se ne può proprio più. E qualsiasi cosa io decida di fare con quella casa, posso pagarmi di tasca mia un albergo tutte le volte che voglio venire a vedere come vanno le cose).

Insomma, alle piaghe dell'Aquila ci mancano, a voler essere sofistici, le
tenebre (Es10,21-29), che se però ce le vogliamo vedere metaforicamente ci sono già e da un bel po', e la Morte dei primogeniti (Es12,29-30)(sto facendo 4 scongiuri contemporaneamente, potrebbero prendermi al circo barnum), donde la saggia risposta del mio amico.

E allora la famiglia con due bambine iscritte a scuola e un lavoro che viene buttata via dalla tendopoli e decide di tornare in una casa inagibile e snza gas intanto che gli danno delle certezze, la capisco benissimo.

Ce ne sono abbastanza già di famiglie con bambini che hanno gettato la spugna. A quelli lì, ove dipendenti statali, dategli il trasferimento e mettetegli l'anima in pace. No, perché qui abbiamo chi ci vuole restare che viene sbattuto in giro, e chi non vorrebbe restarci, lo tengono in bilico per questioni lavorative.

Decidetevi una volta che volete fare, e piantatela di piagarli. Che la piaga maggiore è stata tutta nella gestione di questa cosa, e quella grida davvero vendetta a dio. Che però se esiste provvederà lui a rendere pan per focaccia ai responsabili. Che delle volte l'unica fiducia che ti resta è quella nel dio vendicativo del vecchio testamento, ed è brutto arrivare a tanto.

10 commenti:

Pythya ha detto...

Eh si, ieri era il 6 settembre, quinto mese dal terremoto. Gestione tipicamente italica e centralizzata dell'emergenza e soprattutto del post emergenza. A volte, viene da invocare davvero il dio veterotestamentario, quello terribile e vendicativo degli ebrei...oppure, augurare ai lorsignori di turno che so, un mese in una tendopoli; un 15 giorni in un ospedale malfunzionante e pure terremotato; o qualche giorno, semplicemente, nel loro lettino caldo ma con delle scosse superiori al quarto Richter, una ogni tanto, così, per far capire loro cosa significhi. In fondo non siamo così vendicativi, no??????

Byte64 ha detto...

Barbarè,
non più tardi di ieri Repubblica titolava in proposito:
"Napolitano: c'è fiducia nelle istituzioni".

E meno male che c'è fiducia...

Mi piacerebbe sapere che ne pensi.

graz ha detto...

Se dio esistesse, qualcuno che dico io avrebbe il cagozzo stabile e non potrebbe più far danni, essendo egli costretto in seduta igienica costante.

Giusto un cagozzo che lo disabiliti, lui e un paio di sodali. Anche se a pensarci bene mi sa che sarebbe in grado di tenere il consiglio dei ministri nei cessi dorati di casa sua.

Pfui /graz

MammaInItaly ha detto...

Anche mia cognata per domenica prossima ha deciso di tornare a casa sua: il bambino comincia il primo anno di scuola elementare. La casa è B, significa che con qualche piccolo lavoro (che sta facendo in mezzo a mille inciampi burocratici) è sicura, il paradosso è invece che lei lavora nella pubblica amministrazione a Chieti, tutti si sono detti umanamente coinvolti nel far sì che venga trasferita aL'Aquila, ma finora nulla, speriamobene. Il resto della famiglia spera invece in un albergo più vicino a L'Aquila. Nelle case non ci sperano proprio.

Chiara ha detto...

Della gente d'Abruzzo, bisognosa di dignità nel momento più estremo della loro esistenza, quando ha perso tutto, ma proprio tutto, sentirsi dire di "farsi le vacanze al mare" e di prenderla come "una vacanza in campeggio" ed essere presi per i fondelli portando i "grandi" della terra a far vedere com'era stato bravo, ne ha fatto un uso spregevole e vomitevole. Come si può fare una campagna pubblicitaria (perché questo è stato il g8) sulla pelle delle gente?

Mammamsterdam ha detto...

La fiducia nelle istituzioni ci vuole tutta perché sono loro a sganciare i soldi e tocca tenerseli buoni.

MammainItaly, purtroppo li so gli intoppi burocratici. e pensare che le case A e B ci voleva così poco a farle essere pronte per maggio/giugno. in bocca al lupo per i tuoi.

MammaInItaly ha detto...

Certo che la fiducia nelle istituzioni ci vuole tutta, d'altronde il lavoro che è stato fatto e si sta facendo è davvero immane e la protezione civile non si finirà mai di ringraziarla. Io credo e spero che tutti stiano facendo del proprio meglio, è che ci si è trovati a fronteggiare la "risistemazione" di circa 50.000 persone con tutti i servizi annessi e connessi, un'intera città che deve ripartire. Dopo cinque mesi è naturale e umano non poterne più e le scosse ancora non sono terminate. Un mio amico ha detto: "Berlusconi ha avuto tutto nella vita, è riuscito in tutto quello che ha fatto, se davvero riuscirà a concretizzare le sue promesse entrerà nella storia ed io conto sul suo ego!".

vic ha detto...

Ma non ci sarebbe neanche da ricorrere al dio vendicativo della bibbia. mi sono sempre chiesta: ma perché, per esempio, la madonna o padre pio, invece di apparire a poveri pastorelli e pastorelle o simili, non appaiono, che so, a ratzinger, o a putin, o a bertolaso? se io fossi la madonna o padre pio mi divertirei da pazzi a farlo anche solo per vedere le loro facce (un diversivo dalla noiosa beatitudine del paradiso ci vuole pure, ogni tanto.) e chissà, magari potrebbe veramente servire a qualcosa.

LGO ha detto...

Eppure proprio l'altro giorno ho sentito (esami a scuola) uno che diceva che il G8 è stata una manna per gli aquilani, dato che è stato l'occasione per costruire "case e ospedali nuovi che resteranno alla città".
Potenza della tv.
Se c'è un Dio, basterebbe che la spegnesse per un bel po'.

Mammamsterdam ha detto...

Vic, forse perché in primo luogo bisognerebbe crederci, in Padre pio e la madonna per farseli apparire seriamente. O quantomeno credere nell'uomo.

Ruth, se ti va di parlarne, scrivimi su orsovolante(chiocciola)gmail.com