lunedì 28 settembre 2009

Giochi da grandi

Finalmente gli Gnorpoli cominciano a scoprire giochi diversi dalla costruzione di km. di ferrovia, o lancio di macchinine e palle rimbalzanti dalle scale, o l'espressione artistica con colori acrilici indelebili su tavolo, sedie e pareti varie, per tacer dei vestiti.

La prima scoperta, tutta grazie alla mia santa madre, è stata quella di Ennio per i giochi a carte e la battaglia navale. Poi è passato a scacchi, ma ci può giocare solo con il padre che io non sono capace, anche se ho proposto alla bimba dei vicini di imparare.

Giovedì sera però anche Orso ha scoperto le carte. Con quelle da ramino abbiamo giocato una cosina semplice, semplicemente prendere le carte uguali o fare le somme, e bastava guardarlo deliziato, quando si accorgeva di avere la carta giusta in mano, con l'occhione felice e incredulo.

Poi abbiamo aggiunto la variante assopigliatutto, e lì sono esplosi i drammi, perché gli assi sono solo 4 e giocando in tre è un problema. Ci abbiamo rinunciato.

Sabato invece dopo il calcio siamo andati in uno dei miei negozi preferiti di giocattoli, Grote Beer in Linnaeusstraat di fronte all'HEMA, che ha tutte le cose di legno, creative, i trenini della brio, giochi da tavolo vario e cosettine, perché il pomeriggio c'era un compleanno congiunto di due compagni di scuola.

A lei abbiamo preso un diario per i segreti con il lucchetto, a lui un giochino logico-matematico, ai nostri Carcassonne e a noi due giochi che ha scelto il capo e ancora non ho tempo di guardare, uno si chiama Isla Boonita e dal nome direi che è un'ampliamento di Bonanza, un gioco fantastico, piccolissimo perché sono un mazzo di carte, fondamentalmente, ma con cui puoi intrattenere un gruppetto di adulti per interi dopocena.

Carcassonne è una delizia di gioco. Di suo mi sembra la versione principianti dei Colonisti di Catan, altro gioco che con i suoi infiniti set di ampliamento ci ha intrattenuti negli anni pre-figli.

Fondamentalmente sono 32 tessere quadrate ognuna delle quali raffigura dei pezzi di strada. Mettendoli uno accanto all'altro si crea una specie di carta stradale con intorno prati, ponticelli, edifici in pianta, e sulle strade bambini vestiti in quattro colori: i classici rosso, verde, giallo e blu. Poi ci sono 8 pupazzetti di legno per colore, per cui ogni giocatore tira su una tessera, la colloca in modo che confini con almeno un'altra per creare una strata. Quando la strada ha un'inizio e una fine i giocatori possono metterci sopra, in corrispondenza dei disegni dei bambini del loro colore, uno dei pupazzetti. Vince chi piazza per primo tutte le figurine in legno.

Insomma, un gioco di una semplicità e rapidità estrema, non devi tirare dadi, non devi contare, semplicemente prendi la tessera e la piazzi. Poi più sono grandi i giocatori, più puoi pensare anche alle mosse strategiche, ma anche così è un gioco piacevolissimo. Orso magari si arrabbia se per un po' di tempo non escono tessere con il suo colore e si vendica interrompendo le strade a casaccio.

Io non vedo l'ora di avere la cucina pronta, con il tavolone per fare tutti questi giochi dopocena e al mattino dopo colazione, che come incentivo per tirarli giù dal letto e farli vestire e mangiare velocemente ("dai, che se avanza tempo facciamo un gioco, però dovete sbrigarvi") è ottimo, quasi meglio della doccia.

E prima o poi riprendiamo in mano Risiko, Scala quaranta, Machiavelli e tutti i giocho che piacciono pure a me. Che il capo a Machiavelli si stressa, perché gli sposto tutte le carte, le ricombino in modi assurdi, per poi concludere che no, tutto sommato non ci riewsco e mi tocca rimettere tutto come prima. E nel frattempo lui perde le coordinate di quello che voleva fare lui. Ma è una strategia anche questa.

Che con gli uomini è sempre così, come cerchi di giocare alle regole che divertono te, loro si demotivano, gli cala il desiderio di giocare e cambiano gioco. Sarà per questo che al mondo esiste ancora il soffitto di cristallo.

7 commenti:

mammaemigrata ha detto...

Io e Pisolo con gli amici abbiamo trascorso anni a fare le tre del mattino i sabati per giocare a Uno, che è un gioco secondo me perfetto sia per gli adulti che per i bambini.
Quando ero adolescente, i pomeriggi dei sabati che pioveva ci facevamo partite di Risiko che non finivano più. Con i miei genitori, andavamo di tressette, scopa, briscola, scala 40 e macchiavelli, e mi divertivo un sacco. Ora con i bambini riprendiamo Uno, con Pisolo mi piace giocare a Scrabble, solo che siccome usiamo la versione francese vince sempre lui! E la tua idea di giocare tutti sul tavolone della cucina mi sa che la utilizzerò anch'io, i giochi di società sono sempre un bel momento da trascorrere insieme!

supermambanana ha detto...

riuscite giocare a Carcassone di gia' anche con Orso? Io stavo pensando alla versione kids, solo che se dici che e' facile parto direttamente dalla grande... il piccolino (4 anni domani, hehehe) tende a spazientirsi un pochetto

Mammamsterdam ha detto...

Si, se è la stessa versione che abbiamo noi è davvero facile, magari se proprio mette la carta giù in una posizione disastrosa per lui glielo facciamo notare, ma va benissimo, provaci.

Extramamma ha detto...

Bene, mi sembra che stia funzioanando alla grande, Contatto Maura e aspetto notizie. Come è il pastrellista??

Mammamsterdam ha detto...

Supermambanana, hai ragione ho controllato. Noi con Orso giochiamo alla versione Junior. Adesso voglio sapere com'è la senior però.

graz ha detto...

Mai sopportati i giochi da tavolo. E le carte mi annoiano a morte.

Sul tuo tavolone verrò a prendere il caffè, va bene uguale? ;-))

/graz

Azalais ha detto...

Non so com'è esattamente la versione junior di Carcassonne, ma da quanto scrivi mi sembra che le strutture che si possono formare siano solo o soprattutto strade. Nella senior si possono costruire città, monasteri, strade e campi.I campi sono l'elemento strategicamente più interessante. E poi, come i coloni di catan, Carcassonne ha un sacco di espansioni. La mia preferita è quella con il drago.