martedì 2 dicembre 2008

Partorire in Olanda

Su invito di Francesca ho raccontato per Mammablogger la mia esperienza di parto in Olanda. Lei l'ha elaborata benissimo e corredata di altre testimonianze. Mi sembra interessante andare a leggerlo lì per la sua completezza (e poi, perché fare i lavori due volte?)

http://www.mammablogger.net/2008/12/02/gravidanza-e-parto-in-olanda/

Lì ho anche aggiunto un commento, per completare il discorso generale. Se vi va, possiamo parlarne meglio. Io da tempo penso di dover scrivere qualcosa sulla nascita dei miei bambini,ma ho bisogno di tempo. Grazie a Francesca intanto di avermi dato l'avvio per parlare almeno del lato tecnico.

PS: il titolo preciso in olandese dell'ostetrica è: verloskundige. Il corrispondente al nostro levatrice è vroedvrouw. A volte si fa confusione, perché il primo è lo stesso termine per definire lo specialista in ostetricia, cioè un medico, oppure il reparto, per questo nel dubbio dite tranquillamente vroedvrouw che tanto vi capiscono.

La specializzazione della verloskundige va oltre quella delle ostetriche in Italia, in quanto qui si fanno carico di controlli che in Italia fa il ginecologo. Sono in grado di determinare, palpandoti la pancia, la posizione del bambino (l'abbiamo imparato anche noi, cosi potevo far sentire alla nonna di mio marito dov'era la schiena, dove la testa ecc.) e in genere posso prevedere in modo molto accurato il peso alla nascita ("Questo ti viene 4 kg e mezzo" mi disse di Ennio, e infatti 4.750).

Parlando con un'ostetrica italiana con 16 anni di carriera a Bologna, e venuta in Olanda per amore, mi disse che se avrebbe voluto esercitare qui si sarebbe dovuta rimettere a studiare. So che l'ha fatto e adesso vive ed esercita ad Alkmaar, ma non ne ricordo il nome.

La puricultrice (o puericultore) che invece assiste a casa, si chiama kraamverzorger (che significa letteralmente: la persona che si occupa della culla). Di conseguenza la puerpera si chiama kraamvrouw.

Il kraampakket invece è il set che ti viene recapitato in casa o che prendi in farmacia e che devi tener pronto, insieme a una valigina di emergenza, alcune settimane prima. Te lo passa l'assicurazione ed è comodissimo, sia che tu partorisca in casa, sia che tu vada in ospedale. Per esempio la mia amica Gaia ha partorito talmente in fretta che l'ostetrica non ha fatto in tempo ad arrivare e grazie al contenuto del kraampakket l'ha fatta partorire il marito in collegamento telefonico. Lo ricordano ancora come il momento più bello della loro vita, ma queste fortune non capitano a tutti.

Nei centri più piccoli, dove magari un ambulatorio di ostetriche non è presente, è il medico condotto ad avere anche la specializzazione per i parti, anche se poi bisogna vedere quanto spesso gliene capitano.

Insomma, se l'argomento interessa, ci torneremo sopra.
Credits foto: il sito dell'ospedale Bronovo. Però è identica alla sala parto individuale in cui sono nati i miei figli. Notare che non ti costringono a mettere le gambe in quegli strumenti di tortua medievale dei lettini ginecologici)

5 commenti:

alessandro ha detto...

Accidenti se interessa! Mi corrisponde tutto, al verloskundige ormai sono di casa, col loro microfono scassato per sentire il battito e la lavagna con i nomi di tutti i bambini fatti nascere :)

Ora siamo in pieno brainstorming da corsi pre-parto, ne abbiamo fatto uno chiamato "Leer je baby kennen", non era male, ma un po' scontato.

Mammamsterdam ha detto...

Ale, ma siete incinti, che non lo sapevo? A noi comunque ha fatto un sacco l'haptonomia, che impari appunto a sentirti il bambino da te come sta, in che posizione è, e lui impara a risponderti dando i calcetti a comando. Una cosa fantastica. Ci si parla, incredibile (e reagiscono soprattutto al padre, i bastardi).

Poi di libro io consiglio un sacco Duiken in je weeen, che ha dei disegnini bellissimi e chiarissimi e mi hanno chiarito cose che gli altri manuali tenevano un po'nel vago.

E hanno i consigli pratici per te (cioè, dove gli altri ti dicono: quando iniziano contrazioni non digiunare ma mangia cosine leggere, loro ti fanno la lista di cosine leggere che puoi mangiare).

alessandro ha detto...

Cioe' io devo mangiare leggero? Niente riso patate e cozze? :)

Adesso mi google questa haptonomia, magari trovo un libro all'OBA..

ah e oggi ho letto questo:

http://feeds.expatica.com/~r/Expatica-DutchHeadlines/~3/473421899/Epidurals-now-standard-practice-in-Dutch-hospitals.html

che cmq noi eravamo gia' coperti, all'OLVG c'e' 24/7.

E meno male che mancano ancora 3 mesi e 1/2.....

Mammamsterdam ha detto...

Allora andate all'OLVG? Pare sia da oltre vent'anni uno dei migliori reparti maternità, me lo assicura persino la Terribili, che ci ha partorito anche lei ai tempi.

E l'haptonomia, considera che noi l'abbiamo fatta con un tipo spaventosamente zweverig, ma anche così ci ha fatto tanto. È una cosa basata su tatto e respiro, meglio di così.

Anonimo ha detto...

ciao!! volevo leggere l'articolo su mammablogger ma non esiste piu', come fare?? Grazie mille. Marcella