Chi ti passa regolarmente davanti la porta, postino o consegnatore di giornali vari, a fine anno si aspetta la mancia. E quindi da adesso cominiciano a bussarci, porgendo gli auguri di Natale. Anche se abbiamo appena traslocato, non riceviamo niente perché abbiamo alla porta l'adesivo che chiede di non lasciarci pubblicità e riviste non richieste, abbiamo già dato un paio di mance per toglierci il pensiero. E ieri il capo ha detto "No grazie". Che troppo è troppo.
Perché da un tot di anni succede che c'è gente che non ha niente a che fare con le consegne vere, ma si presenta a scrocco. Poi passa il fattorino vero e resta a bocca asciutta. Le varie riviste e aziende di distribuzione hanno iniziato a fare delle cartoline che ti fanno consegnare dall'addetto, così gli auguri li hai cartacei. Ma anche questo non basta contro le truffe.
Una volta la consegna dei giornali (si, in Olanda se hai l'abbonamento il giornale ti viene recapitato quotidianamente a casa, e se sbagliano chiami entro una cert'ora e ti mandano la consegna speciale) era compito degli studenti di scuola superiore. Li chiamavano persino "i giovani eroi". Adesso diverse testate hanno problemi strutturali a coprire certi quartieri.
Adolescenti bicimuniti uscivano di casa quel paio d'ore prima di andare a scuola, si facevano il proprio quartiere o la zona assegnatagli, rientravano, facevano colazione e proseguivano la giornata. Guadagnavano due lire (che di più non ce n'erano nel settore), imparavano un minimo di etica lavorativa e facevano curriculum. E si ritrovavano due belissime borse da bici belle capienti gratis, che portavano con orgoglio anche anni dopo, quando ormai facevano altro.
Poi questo lavoro, unito a quello della consegna di depliant pubblicitari, è finito in mano alle vittime della crisi o nuovi emigranti. Lo studente, che per età è la categoria meno pagata del paese (gli stipendi per legge vanno con l'età, i ragazzini prendono ad esempio tra i due e i tre euro l'ora, anche le giovani cassiere al supermercto) nel frattempo poteva starsene all'asciutto a riempire gli scaffali del supermercato o fare altri lavoretti, sport eccetera. I genitori preferiscono dare loro dei soldi ai figli, piuttosto che saperli in giro la mattina presto al buio.
Che va sempre bene dove il part-time è diffuso: per i lavori meno qualificati ognuno ha almeno il vantaggio di scegliersi gli orari comodi, le madri quelli scolastici e gli studenti quelli extrascolastici. E i giornali non li vuole più fare nessuno.
Comunque, a livello di giovani portagiornali e mance, la storia più carina ed esemplare l'abbiamo avuta qualche anno fa, prima di disdire il quotidiano. Ci è arrivata consegnata a mano la lettera della madre della nostra giovane distributrice, che date le frodi ci invitava, in caso avessimo voluto dimostrare tangibilmente la nostra soddisfazione per la puntualità delle consegne con la mancia di fine anno, a fare un bonifico al numero di conto indicato.
Ci segnalava anche il cognome e codice della figlia, insieme al numero preposto del quotidiano se avessimo voluto controllare che era davvero lei l'incaricata del nostro indirizzo. Che anche lei come madre era più tranquilla se la figlia poteva fare a meno di andare a suonare casa per casa, che infilare un giornale nella buca delle lettere è una cosa, ma bussare e parlare con degli socnosciuti è un'altra.
Ecco, una lettera del genere la trovo esemplare per tante delle virtù tipiche olandesi, che uno ha gioco facile a notare gli aspetti negativi ma elenchiamo una volta anche quelli positivi:
- il presentarsi e qualificarsi sempre e comunque quando hai un'interazione con gli altri. Se rispondi al telefono cominci con il qualificarti, anche se la telefonata la ricevi. Alle feste di compleanno ogni nuovo arrivato fa il giro di tutti i presenti stringendogli la mano uno ad uno e dicendo il suo nome, così poi l'hai sentito quindici volte nel giro di un minuto e c'è il caso che te lo ricordi
- il desiderio di trasparenza
- il rispetto per il senso di distanza: voglio qualcosa da te ma te lo comunico per iscritto così non ti disturbo troppo
- la pragmaticità e il semplificare le cose. Magari quando ti bussano, tu la mancia la vorresti proprio dare, ma proprio in quel momento non hai spiccioli in tasca, ti imbarazzi ecc. Meglio un bonifico quando ti fa comodo e stai magari già pagando le bollette di casa
- le spese bancarie che per i conti privati per anni non esistevano. Le banca guadagnavano sulla valuta e per abituare i correntisti a non poter fare a meno di loro, non ti addebitano spese di bonifico. poi uno si chiede perché ero contenta quando ABN Amro voleva rilevare l'antonveneta. Le banche nostre hano tutto da imparare
- il chiedere chiaramente quello che vuoi senza remore
- la facilità a parlare di soldi
- il desiderio di combattere le frodi in modo costruttivo
e, più importante di tutti:
-rendere i figli autonomi e responsabili.
Uno lavora, ci sono delle consuetudini accertate, se vuoi seguirle semplifichiamoci tutti la vita e se no, eviti a una bimba un rifiuto o un eventuale utente maleducato e la motivi nella strada che è bello, formativo e utile guadagnarsi i propri soldi. Tutti contenti, tutti a casa propria e il risultato è lo stesso.
Volendo, io l'avrei migliorata solo di un punto: avrei inventato e mandato un adesivo che l'utente può attaccarsi alla porta, che dice: "il mio distributore quest'anno gli auguri me li ha già fatti. Astenersi perditempo e non aventi diritto".
Quasi quasi brevetto l'idea e me la vendo ai quotidiani e alle società di distribuzione.
Crediti foto, presa da http://www.ed.nl/. Il distributore è Martijn van der Putten, la foto di Anja Ligtenberg
2 commenti:
è sempre così interessante leggere i tuoi post. parlano di un paese educato e civile e tu lo descrivi in modo lucido e disincantato.
bravissima!
Ma com'è che tutti i paesi mi sembrano più civili dell'italia???
:((((
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