Oggi leggo su almeno un paio dei miei blog fissi la notizia della belga che avrebbe venduto due gemelli (a una coppia olandese).
Io l'ho letta la settimana scorsa in uno dei giornalini gratuiti che prendo alla stazione quando vado a ritirare le belve. E stava nel posto che merita, un trafiletto oltre la decima pagina, poche righe, per dire che siccome il reato vendita bambini non è previsto (e ci credo, a chi sarebbe venuto in mente?) stanno cercando di incriminarla in un altro modo. E che aveva già spillato soldi ad altre coppie in cerca di una madre biologica disposta a farsi fecondare artificialmente. Un grembo in affitto, insomma.
Non sono neanche andata a vedere in che pagina l'hanno messa questa notizia e quanto spazio le abbiano dato, l'averla trovata per caso un tot di volte già me lo fa immaginare.
No, dico. Stiamo parlando di quotidiani nazionali. Non del settimanale da parrucchiere.
Non è che io non abbia delle opinioni personali su un caso del genere, e anche molto forti. Mi meraviglio, ad esempio, perché sia più facile condannare chi li vende, dei bambini, piuttosto che chi li compra, che anche lì ci sarebbe parecchio da dire. E trovo giusto che un blog serva anche a parlare di questo.
Però vivere qui mi fa rendere conto che l'importanza che si dà a certe notizie è sempre un fatto interculturale. Essendo coinvolta una famiglia olandese, magari era più logico che se ne fosse parlato molto di più qui. E che in Italia finisse nel trafiletto "Stranezze dal mondo".
È vero però che con quello che succede in Italia, è meglio che ci occupiamo di delitti e crimini nell'ambito della sfera familiare, non sia mai ci mettiamo a parlare delle cose serie e gravi che ci toccano.
6 commenti:
In effetti...
mi sembra cmq che si tenda ad insabbiare un po' le notizie...
Per esempio lo sai che ad Ijburg a causa dei cavi dell'alta tensione le mucche non producono piu` latte? Non e` cvhe se ne parli...non qui,non in Italia, non negli Stati Uniti...
Si interrano le notizie scomode, un po' ovunque, diciamocelo.
In Italia c'e` un'altalena tra lo scudisciarsi masochisticamente con notizie sulla recessione e su quanto l'Italia faccia schifo e il gongolarsi tra calciatori, letterine, calendari di troione di ultimo livello...non si capisce bene. Se guardi sia Repubblica.it che Corriere.it noterai che a sinistra ci sono tutte le notize tragiche, sulla sinistra tette e culi...una dicotomia niente male...
Più che "importanza", la definirei "isteria"...
Ci sono topos sui bambini su cui la stampa italiana intigna e l'opinione pubblica reagisce istericamente. Ci sarebbe quasi da scriverci un trattato di antropologia culturale.
Uno è quello del bambino rubato (manco fossimo nella sagra dei fratelli Grimm). Cioè, nel 2008 c'è ancora gente convinta che gli zingari rapiscono bambini -- e c'è ancora stampa che lancia notizie fasulle sulla scia di qualche segnalazione isterica, per poi non rettificare *mai*. Almeno due casi solo quest'anno.
L'altro è più sottile, quello per cui lo stato cattivo non concede in adozione i bambini e quindi le coppie che non possono avere figli sono costrette ad andare all'estero. Sto ancora cercando cifre perché sarà uno dei post pippone che mi sparerò a un certo punto, ma pare che, almeno in Italia, il numero di coppie che richiede un bimbo in adozione sia in numero assolutamente spropositato rispetto ai bambini adottabili. Ma la percezione diffusa rimarrebbe comunque quella per cui ci sono migliaia di bambini in giro che lo stato si rifiuterebbe ciecamente di far adottare.
Jerk reactions...
ciao,
direi che l'una non esclude l'altra. cioè occuparsi anche di ladri di bambini, a maggior ragione anche in italia dove la cultura dell'infanzia è cosa ben strana.
latte alimenti e quisquilie sono più cari che non in francia (ad esempio), dove si parla tanto di protezione della vita (ma soprattutto se è ancora nella pancia materna o in fase terminale) ma non nella fase centrale ... un pò "chissenefrega", dove la scuola .... beh sai cosa sta succedendo...dove per adottare un bimbo si attraversa una prassi complicatissima e via discorrendo.
comunque hai ragione comperare bambini è un fatto abominevole come venderli, in ogni caso si dimostra che dell'esperienza della genitorialità non si è capito nulla, visto che viene collocata sul piano di una transazione commerciale, o un di un passaggio di cose.
poi penso che più che di questioni interculturali in alcuni casi si tatti di una necessità mediatica, come rilevi altrove giustamente oggi in italia c'è molta carne al fuoco ma non escluderei un riciclo della notizia in un momento in cui vi fosse un vuoto di scoop. e allora destra, sinistra, vaticano e superesperti tuonerebbero giudizi e sentenze manco si trattasse della vita della loro figlia ...
matre sarebbe bello che si parlasse più sensatamente della cultura della genitorialità, nel suo essere, crescere, mutare nei luoghi e nei tempi... aiuterebbe la convivenza e forse la riduzione di fenomeni come quelli che descrivi ...
monica
Infatti sono contenta che Paola e Monica rilevino la stranezza della posizione dei bambini e dei genitori in Italia. Sarà che con la maternità elevata a simbolo disincarnato (vedasi Madonna) diventa poi scomodo occuparsi in modo sereno di cacche, pappe, asili, sostegno alle madri che lavorano nel momento in cui lavorano e si occupano dei figli e di tante altre cose (piuttosto che mandarle in pensione 5 anni dopo, come se non fossero sempre lo che con la pensione anticipata si pccupano di nipoti e genitor proprio perché lo stato fa mancare le strtture per questi gruppi).
e il Bambinello, meglio tenerlo come simbolo che trattarlo da interlocutore.
Questa cosa del bambino rapito dagli zingari sono un tot di anni che la noto anch'io, ma è una cosa che ci portiamo dietro dal medioevo, forse cara grazia ch hanno almeno smesso di dire che anche gli ebrei rubano i bambini gojm per sacrificarli.
Giulio, ma ad Ijburg ci sono ancora le mucche? dove? l'unica che so io è che una fattoria, siccome sta su una lista dei monumenti e non può essere ampliata e con le mucche che ci entravano non si vive, è passata alle pecore che fanno il miglior yogurth biologico di pecora d'Olanda, secondo l'amica Marina.
Poi, che ad Ijburg non ho mai cercato casa con entusiasmo proprio perché mi chiedevo se fosse saggio, con quei piloni a un tiro di sasso, è un altro discorso.
poi che lo stato che non vuole fare adottare i bimbi direi ---che ci sono prassi obsolete e poco utili al compito cui si prestano....
così per ciò che ho visto da amici adottandi e da casi di bimbi adottati (e resi)
forse qualcosa va rivisto...
monica
E gli Zingari pensano che i bambini li si rubi noi...
Un paio di anni fa ho campeggiato in Portogallo accanto a degli zingari che venivano dall' italia, una sera uno dei loro bimbi non tornava e la madre preoccupatissima mi spiegava che i "gajin" rubano i bambini agli zingari...
Accidenti a tutti i nostri pregiudizi.
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