"Allora domani mi metti la mano sull'uccello".
"No, farò cose ben peggiori che manco te le immagini. L'effetto sorpresa, capisci. Anche se tua moglie mi garantisce che è un bel toccare".
Allora, era iniziata qualche mese fa, con una geremiade in questa sede sulla difficoltà che avevo ad abituarmi a farmi guardare dagli uomini in enere e dal quel paio, etero, che mi erano capitati nella nuova produzione a vario titolo.
Sarà vero che i maschi sono come le ciliegie, perché i maschi etero coinvolti sono solo aumentati. Uno, il mio partner della scena incriminata, bonazzo trentenne, che se vogliamo è anche gratificante, sentirlo fare certi inviti. Soprattutto se considero quanto mi piace sua moglie, che è una ragazza d'oro. Ma a livello teorico, preferibilmente, che per la pratica, io sono sempre convinta che il sesso è una roba che si suda.
Mi guarda un pelo stravolto, incredulo.
"Ma ti rendi conto, ti ho appena chiesto di mettermi la mano sull'uccello".
"Ah, vero, figurati, non ci avevo neanche fatto caso".
Ci si può ridurre anche così. E non in un racconto porno, ma nel dopoteatro.
È finita in totale sbrago quindi, stasera, dopo un primo atto serrato e perfetto, e un paio di sbavature tecniche nel secondo, ma ormai l'adrenalina scorreva a mille.
Per dire, la figlia di Silvia mi ha confessato di aver capito che era sua madre, in scena, 10 minuti dopo. Perché Silvia, sempre così recalcitrante su tutto quello che può abbellirla fisicamente, che le donne di puro spirito preferiscono ingoffarsi per principio, non solo ha accettato di seguirmi al noleggio abiti per guardare eventualmente delle parrucche, non solo ne ha scelta una burinissima e se l'è pure messa (la commessa: ma lei ha tanto dei bei capelli, non farebbe prima a farsi una piega... ma ti fai i fatti tuoi, santadonna, che non abbiamo il tempo di far nulla? fra 13 minuti i maschi ci vogliono in scena calzate e vestite per la generale). Sembrava Angela Groothuizen, la cantante nella foto accanto.
Si è pure fatta truccare da Chiaretta. Chiaretta che con quelle 4 cose che avevamo lì ha sistemato tutti, maschi e femmine in modo così fantastico, che non solo per la prima volta Silvia le si è messa in mano dicendo: fai quello che vuoi (una frase che deve aver pronunciato non più di una volta nella vita), ma era irriconoscibile. Tanto fa una botta di trucco e parrucco come si deve, alle donne di puro spirito. Che la tua stessa figlia non ti riconosce. E va bene che le diciottenni sono distratte, ma insomma.
Me, ieri, il bastardo ha detto chiaro e tondo che le calze me le dovevo togliere. Che lui riesce a recitare quella scena lì con tutti i sentimenti solo se vede pelle nuda e mutanda. Sennò non si arrapa.
"Allora è lui che ha un problema con la sua libido ed è lui che se lo risolve", ha tagliato corto l'ex-regista Dani. Non potevo far altro che darle pienamente d'accordo, in linea di principio.
Solo che ad uno che di mestiere fa il fotografo, e fa anche delle gran belle foto, un minimo di senso estetico glielo devo riconoscere. Così oggi mi sono chiusa nello stanzino degli attrezzi, ho scombinato e riprovato costumi ed accessori del primo e del secondo atto ed ho
dovuto dargli ragione: funzionava meglio così.
Hai voglia che io ripeto da 6 anni che il teatro è taaaaanto terapeutico. Stavolta abbiamo superato noi stessi. Forse solo per le ragioni che dice Marina: che la strizza e l'emergenza fanno tanto.
Ma secondo me stiamo semplicemtente diventando davvero bravi, cominiciamo ad uscire da noi stessi grazie ai personaggi che recitiamo, e non a caso, pontificavo oggi, ci scegliamo o ci affibbiano determinati personaggi. Che si appiccicano come una seconda pelle a certe tematiche che in quel momento stiamo ragionando nella nostra vita, e in qualche modo il fatto di doverle recitare ci fa raggiungere chiarezza su di noi, su quello che vogliamo dalla vita, su come prendercelo.
Da questo punto di vista, se ricordo alcune cose che ci siamo detti ad inizio lavoro, forse non è un caso che Sebastiano si sia, purtroppo, ammalato proprio ora, non è un caso se l'unico modo di salvare la rappresentazione è stata di chiedere a Dimitri di sostituirlo, non è un caso che Dimitri è un pazzo e ci ha detto di si. È stato un gran bello spettacolo. E domani pomeriggio si replica.
E il capo, che da dietro il mixer luci ci teneva d'occhio, ha ridetto anche lui che è tanto orgoglioso di me, di noi, di quello che facciamo.
Oooh, per dire, ci sono coppie che per rivitalizzare un matrimonio diventano scambisti. Noi facciamo teatro, e secondo me ci divertiamo tanto di più.
L'unico pensiero, adesso, è: cosa mi invento domani per traumatizzare il bastardo senza toccargli l'uccello. Che qualcosa gli dovrò pur fare.
10 commenti:
Mia cara,stupendo ciò che scrivi...
"che le donne di puro spirito preferiscono ingoffarsi per principio,"
...grazie cara...mi hai fornito una chiave di interpretazione molto interessante ..su certe mie questioni personali;)))
...un abbraccio...
peccato non essere lì da te e vederti recitare!
un bacione da una Bologna oggi piovosa e tetra
ciao valverde
p.s. -e fargli una bella linguaccia all'improvviso ,come fanno le monelle dispettose?
mentre lui sta declamando ecco: prrrr...! NO, no... scherzo, ho capito che non c'entra nulla..
però mi diverte a pensarlo! ;))
Sul discorso corpo, spirito, sesso ed anima, secondo me apriremo un bel dibattico prossimamente, ma hai ragione anche tu, valverde, che da donna di puro spirito che preferisce mangiarsi le unghie piuttosto che laccarle, io certe cose le dò per scontate, ma comincio a rendermi conto che esistono anche delle alternative.
Per la linguaccia si, pensavo proprio a qualcosa del genere. Magari una leccata sulla guancia, se non temessi di lasciare la striscia nel cerone.
Anche se devo confessare che un po' di curiosità a questo punto mi è venuta, e forse devo approfittare dell'autorizzazione artistica coniugale, che quando mi ricapita l'occasione?
Io lo lascerei semplicemente con il suo desiderio represso. Ma davvero bisogna soddisfare ogni richiesta di un maschio? Allora sì che staremmo fresche!
Marina, conosci anche tu l'elemento (è delle tue parti, vuoi che non gli abbiamo fatto la radiografia, al vitellone?)
È un ragazzino simpatico e secondo me non c'è assolutamente nessun desiderio, tantomeno represso. Ci sono solo dei piccoli trucchi e strategie che ti toglono la tensione di dosso perché stai a cazzeggiare (tu non vuoi sapere cosa abbiamo fatto con Ruvy e Cozza, tanto per dire, e persino con la Trrbl).
Insomma, non cominiciamo a vederci le cose che non ci sono, io solo le risate che mi sono fatta con Nanda ieri in proposito ne vale la pena.
Rimane uno scherzo e basta, ma a me è stato utilissimo, oggi devo assolutamente rivedere le riprese.
E sai anche che per me certe considerazioni, che per chiunque sarebbero la scoperta dell'acqua calda, mi scatenano la strategia dell'introspezione. Mi sa che a 90 anni, di questo passo, divento una vamp che levati.
Ho letto ciò che mi hai scritto..( ti ho risposto) e continuo a concordare...
Aggiungo :sai cosa mi ha detto un amico cinquantenne col quale mi lagnavo che da giovane non capivo nulla di seduttività (mi sentivo un blob e invece avrei avuto le potenzialità) e ora che son matura c'è l'idea in testa ma il corpo non sta alla pari?
Mi ha risposto: la seduzione di una cinquantenne CONSAPEVOLE è 1000 volte più forte e irresistibile di quella della bellezza incosciente di una ventenne...
Sarà anche stata solo una frase gettata lì..ma ..mi ha fatto riflettere taaaaaaaaaanto!;))
val
aghhhhhhhh che eccitazione!!
hai ragione, quando si comincia a recitare onsieme si diventa di più di una famiglia, si diventa una cosa unica.
mi ricordo quando recitavamo nei piccoli teatri, dove i camerini sono quasi inesistenti: si finiva col sentire frasi del tipo: sposta sto culone che devo cambiarmi anche io....e la frase è pazzesca se pensi che recitavo con dele persone che facevano parte, nella maggiornaza, di un gruppo di cristiani integralisti che considerava il sesso e il corpo della donna come satana (ah la scuola steineriana, quanti psicopatici che richiama!)
hai ragione, l'adrenalina del teatro è pazzesca.....
Sull'usare il teatro... a me capitò una cosa curiosa, ok sono ot ed è un papiro non mi offendo se non lo pubblichi, mi basta che lo leggi.
Lite sul posto di lavoro con collega, anni fa, uno dei capi sa che la collega ha veramente rotto, nonostante la mia nota nomea di rompina professionista non ha dubbi nel difendermi, ma poi mi parla a tu per tu e mi domanda come mai non mi riesca di fingere, che non si può andar d'accordo con tutti, ma nemmeno litigar con tutti.
Mia replica: mica faccio l'attrice.
Poi una volta passata l'incacchiatura mi sono detta tra me e me, certo che magari un corso di recitazione per imparare non sarebbe una cattiva idea...
ecco... a cosa mi hai fatto ripensare con i tuoi post in cui racconti il teatro.
Che avesse ragione il capo quella volta.
Buona domenica
Viva il teatro e i suoi adeptiiiiii!!!!!!!! Bravissimissimi, che soddisfazione!
Io una strizzata di scena al pacco gliela darei, così, tanto per fargli capire chi è che comanda... ma sono una che sul discorso corpo, sesso, spirito e anima sono piuttosto incasinata, al momento ;-)
(... quindi aspetto il post suddetto con ansia, visto che tu sei sempre così saggia ed equanime)
Tra una palpatina e l'altra al tuo collega mi mandi, pls, anche la foto che mi stanno ancora massacrando :-)?
Per mercoeldì sono già organizzata se non hai cambiato idea e adesso non mi odi dopo tutto questo tampinamento,
baci p
Bello il post, bello l'entusiasmo che riesci a trasmettere raccontando di teatro e bello (si sente) il risultato del vostro impegno, passione, etc etc
A leggerti vien voglia di far lo stesso. Vabbè roba lunga e complicata, al momento sono in bianconiglio mode ...
Interessanti le tue riflessioni sul tema 'corpo, spirito , sesso e anima' e interessante il post di Valverde. Domani riprendo che mò è meglio che mi stacchi sennò il batavo mi mena (dopo il discorsetto che gli ho fatto in macchina)
Posta un commento