lunedì 1 febbraio 2010

La presentazione di Ennio


A scuola dall'anno scorso, cioè dal gruppo 3 in poi, i bambini tengono delle presentazioni su un argomento a scelta per imparare a esporre in pubblico.

Lo scorso anno Ennio lo ha fatto sugli strumenti a percussione, ma si è incasinato da matti perché invece di portarsi e seguire le foto che avevamo preparato in ordine logico per aiutarlo a darsi una traccia, si è preso una cosa che avrei dovuto buttare, ovvero, tutto il materiale di riferimento tirato giù da internet.

Che io nella mia ingenuità di madre pensavo: se gli faccio vedere delle foto di strumenti a percussione poi lui sceglie quelli che conosce e di cui sa qualcosa da dire, li scegliamo e parla solo di questi. Non l'ha fatto, nell'ansia di avere tanto e tutto si è incartato da morire.

Badate, quest'errore l' ho commesso anch'io al mio primo esame in Olanda, inglese. Mi sono persa nel contenuto - preparato benissimo - e ho trascurato la forma dell'esposizione.

Stavolta scopro la settimana scorsa la lista delle date e degli argomenti che si faranno da qui a giugno. Lui non c'è. lo iscrivo d'ufficio per la prima e unica data disponibile che ci lasciasse qualche giorno per prepararci. accetta di malavoglia.
"Ma non so di cosa parlare".
"Parla di una cosa che già conosci bene. Parla dell'Italia, parla delle vacanze".

Che se l'amico Samuel lo scorso anno ha parlato della Sicilia in cui è stato 10 giorni, vuoi che Ennio non abbia tante cose da dire?

"Allora parlo del terremoto a Ofena. Con le foto dell'Aquila e della casa di Lucrezia. Abbiamo parlato tanto del terremoto a Haiti e abbiamo anche raccolto i soldi, ma perché per il terremoto in Italia non abbiamo fatto niente?"
"Perché a Haiti stanno molto, ma molto peggio e ci sono molte più persone nei guai".
"Ma non è giusto".
"Parla di Ofena che ti cerco le foto".

Poi la vita continua, questo weekend abbiamo avuto il teatro, lui ha dormito fuori, finché ieri sera, al rientro dal cinema mi fa:
"Io domani ho la presentazione".
'Azz

Poi uno dice perché amo la scuola olandese? Perché te li tengono fuori dai piedi fino al primo pomeriggio e pranzano lì (a panini, va bene, ma occhio non vede, coredimamma non duole, tutto questo paese pranza a panini) e soprattutto non gli danno i compiti per casa. Tranne in casi disperati, che Ennio si lamentava che a qualcuno hanno dato i compiti per casa di matematica e a lui no. Che se avessi pure i compiti da seguire sarebbe la fine.

Insomma, le foto di cosa facciamo in estate a Ofena: arrosticini, piscina, vicoli e montagna.
"Me l'hai messa la foto degli arrosticini?" mi ha chiesto otto volte.
Per sicurezza la metto anche qui.

Questa è via Umberto I, prima (la foto è di Antonio Di Maggio)

Questa invece è dopo la messa in sicurezza
Comunque, abbiamo guardato le foto, pensato a quello che facciamo noi in vacanza e io, tanto per non smentirmi, gliele ho messe in PowerPoint. La nostra via prima e dopo la messa in sicurezza. Il terrazzo prima e dopo. Camera sua prima e dopo. Loro tre con Lucrezia che dormono sul lettone quest'estate, che è solo per il terremoto che stavolta ci siamo fatti finalmente alcuni giorni di mare con Lucrezia, sua mamma e suo fratello.

Questa è la mia camera di bambina e adesso dei bambini (quando non dormono con qualcuno di noi, che finisce sempre così)

Questa è dopo che ci è piovuto dentro per via che le scosse hanno spostato i coppi, e continuerà a pioverci finché non mi permettono di mandarci qualcuno, che perché l'unica parte di casa senza crepe debba andarmi in malora per le infiltrazioni non lo capisco, ma deve aver a che fare con il fatto che Bertolaso vuole diventare ministro insultando la Clinton

Con lui che a colazione ancora mi chiedeva altre foto, altre case rotte, altre macchine schiacciate. Gli ho spiegato che non bisogna buttarla sul sensazionalistico.

"Ma loro non le hanno mai viste le case tutte rotte".
E lui si, è vero anche questo.

Orso che mi chiede di prenderlo in braccio, mentre guardiamo le foto bellissime di Dario van Houwelingen, giovane fotografo di madre abruzzese che per il benefit sull'Abruzzo ci ha mandato le sue foto a caldo fatte a Pasqua, ma mi ha chiesto di non pubblicarle.

E dalla prossima volta gli insegno a farselo da solo il PowerPoint.

3 commenti:

TopGun ha detto...

bella questa cosa delle esposizioni, insegna anche a vincere un pò la timidezza che alcuni bambini hanno.

sul powerpoint...tempo due giorni i ruoli si capovolgeranno.
sarai tu a chiedere consigli a lui su come fare delle slide.

sono i pressionanti i bambini di oggi :)

Anonimo ha detto...

ma sono arrosticini quelli che vedo in foto???Roberta

Mammamsterdam ha detto...

Sono, sono, non completamente cotti, ma arrosticini.

Hai ragione TopGun, già sanno dei trucchi che io non so.