giovedì 18 febbraio 2010

Discorsi tra maschi (oh, ja?)

In questi giorni non ci sono, non so se si nota. Però mi sto facendo una cultura spaventosa sui suini (frequento maiali, insomma). e i maschi sono abbadnonati a sé stessi, con ottimi risultati a quanto pare.

Ieri il capo ha preso i bambini, è stato al colloquio con le maestre di Ennio che a parte un paio di dettagliucci (parte per la tangente parlando a voce molto alta senza quasi accorgersene e dando fastidio alla classe) hanno concluso cje è davvero un bambino molto intelligente (oh, ja?) e che forse è il caso di dargli i compiti individuali a un livello più stimolante.

Questo mio figlio è un visivo anche lui come me, credo. A parte la sua solita matematica mon amour anche in lettura e spelling ha preso i voti più alti della classe.

Io spero solo che ciò gli dia un minimo di soddisfazione , ma secondo me manco se ne accorge e si lamenta solo e sempre delle cose che non riesce a fare in tempo o che secondo lui fa male. Bisognerà fargli un corso contro le martellate autoinflitte agli alluci.

"Abbiamo fatto discorsi tra uomini" dice il capo. (oh, ja?) "Ennio mi ha chiesto se sessualizziamo, io ho negato, che noi certe robe non le facciamo, ma lui sostiene di non crederci perché sennò non si spiega da dove è venuto fuori lui". (oh, ja?)

Ennio da un paio d'anni usa la parola sexen per dire fare sesso, non credo se la sia completamente inventata lui, ma gira per la scuola.

"Che poi a me sembra un termine assolutamente ridicolo" fa il capo in piena crisi etimologica "ma mica posso dargli scopare come alternativa?"
"E poi di che altro avete parlato?"
"Mah, a un certo punto è uscito fuori il discorso che Orso aveva all'inizio un gemellino, ma non mi è sembrato molto impressionato" (il gemellino di Orso, il grande buco nero nella mia pancia e nelle mie conversazioni, che ha smesso di crescere verso la nona settimana).
"E poi?"
"Mah, niente, le solite cose, la cosa più bella e la cosa più brutta della giornata. ah, no, gli ho chiesto di farmi sentire la canzone del pisello che cantava a Ennio l'altra sera".
"Ah, e com'è?"
"Mwah. Dice solo e sempre fammi vedere il tuo pisello, fammi vedere il tuo pisello, però si diverte come un pazzo a cantarla", però è una schifezza".
"Ma solo come testo o anche come musica?"
"Tutti e due".
"Ma ha almeno una base ritmica interessante?"
"No".
"Insomma, pure le lezioni di percussione sono state fatica sprecata".

Che anche questa idea geniale che mi ha dato Desian, di raccontarsi a sera la cosa più bella e la cosa più brutta della giornata, ha fatto subito presa in questa casa, con Ennio che ha stabilito ex cathedra che Orso lo dice per primo, poi noi e lui solo alla fine, questo mio figlio affamato di affermazione e consenso.

Insomma, a quanto pare ai maschi fa bene quando gli dò il pomeriggio e la serata liberi, toccherà farlo più spesso. Talmente spesso che io mercoledì e giovedì prossimo li riabbandono, in piene vacanze del croco, per andarmene ad Anversa a presentare il libro.

Tanto, mica lo faccio per me, lo faccio per stimolare i loro discorsi tra maschi.(oh, ja?)

6 commenti:

Chiara Trabella ha detto...

Scusa se, dopo un post così interessante e denso, mi viene la domanda più idiota: che sono le vacanze del croco?

ziacris ha detto...

Esatto...proprio così, ti sacrifichi per loro

emily ha detto...

uauauuaua sei troppo forte!!!
io invece penso sempre che se li lascio da soli dopo poco il livello scende precipitosamente!

Jos ha detto...

Mammamsterdam, scusami se torno all'incipit del tuo post, ma mi interessa il coté suinicolo. Non a caso vengo da una provincia che detiene la più alta concentrazione nazionale di porci per numero di abitanti (absit iniuria verbis...) e la mia famiglia vi é direttamente coinvolta (nei porci).
saludos

Mammamsterdam ha detto...

Jos ci hai beccato in parte ed e pure la provincia tua.

Il capo ha detto...

Piccola correzione: Orso cantava "ti faccio vedere il mio pisello" invece di "fammi vedere il tuo pisello" e gli ho detto di stare attento non cantarlo in pubblico.