martedì 9 febbraio 2010

Intervista per Expatclic (ovvero: tutto quello che racconto solo tra le righe spiegato al popolo, che può farne a meno ma vabbé)

Claudia di Expatclic mi ha intervistata qui. Lo ha fatto tra un trasloco a Gerusalemme e una ripartenza per il Perù, che fare l'expat, non voglio dire, ma è una specializzazione (poi sarei io il vulcano).

Io voglio ringraziarla e con questa scusa segnalarvi un sito dedicato alle donne expat.

E poi do così sfogo al mio complesso della diva, però aggiungo una precisazione.

Io sono pigra e tendo un pelino alla depressione. No davvero, il problema è che faccio tante cose solo per sentirmi amata e accettata (e poi mi incazzo quando se ne approfittano, ma questo è un problema mio) e per evitare di farmi ingoiare dal buco nero. non sono esattamente cose belle e positive, ma ognuno rema con le cinghie che ha, dicono gli olandesi e io ho quella dell'iperattività alternata all'apatia.

Come oggi, che Ennio appena alzatosi con la vocina di pianto mi dice che ha mal di testa e mal di pancia, il mal di testa ce l'ho anch'io, lo spedisco nel mio letto mentre preparo Orso per la scuola, che occhio non vede e cuore non duole (infatti solo sulla soglia di casa si è posto il dubbio dove fosse il fratello, ma l'ho incaricato di avvertire la sua maestra che sta male).

Intanto ho dormito fino a mezzogiorno, interrotta a volte dal figlio prontamente rimessosi, anche se è stato al patto di non giocare al computer, ma aveva ancora tutti i lego del compleanno da montre (ha persino ritrovato il libretto 2 che si era perso nella massa ed era tutto felice di potersi costruire anche quello).

Poi mi sono posta il problema di un paio di librini che mi voglio fare in proprio e che ho già mezzi pronti, di farne un dummy da far vedere a un paio di potenziali sponsor. ci ho provato, ma il mal di testa non mi ha dato tregua, così ho letto e poltrito e pisolato pure il pomeriggio.

Il capo, dio lo benedica, che nulla sapeva del lazzaretto in quanto uscito presto, è anche tornato presto e ha ripreso lui Orso, evitandomi di uscire di casa (che tra anda e rianda sono pur sempre 12 km. in macchina portarli e riprenderlio).

Io NON HO FATTO NIENTE. Mi sarebbe piaciuto riverniciare il tavolo di cucina con Ennio, che sarebbe piaciuto anche a lui. Ho un paio di robine creative e rilassanti con perline da infilare, che ha su di me e i miei figli un effetto tanto zen, ma le ho lasciate dove sono. Ho ignorato le riviste che mi attendono.

No, lo dico prima che uno si faccia un'impressione sbagliata di me. Sono in una fase in cui cerco di sbattermi il meno possibile, anche se sono cose piacevoli. Non ci sono per nessuno, tranne se vogliate darmi o farmi qualcosa di buono. Ecco, un bel massaggio alla schiena e ai polpacci, per esempio.

Ho cominciato ieri con una seduta dall'amica acupunturista che oltre a pungermi ne sa abbastanza di fatti miei da farmi le domande giuste ed invitarmi a riflettere. Mi sono fatta dei gran pianti, che a me fa sempre bene.

Ecco, è una fase un po' così, di pianti e punture. E spero mi passi un po' di pelandrite che ci sono due cosette carine che vorrei dipingermi su un paio di pareti.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Senti...ma che ti manca? Hai i figli,una famiglia, tanti parenti meravigliosi, amici fantastici,occupazioni creative,una bella casa,anzi due considerando quella di Ofena, viaggi parecchio, "strippamenti" economici relativi. Certo, immagino un marito un pò distante e, a volte, distonico...ma quello è quasi fisiologico in una coppia consolidata. La ricerca di romanticismo a una certa età è più vizio che virtù. Insomma i tuoi momenti "down" suonano un pò come sberleffi a noi mamme antropomorfe!

vic ha detto...

Va bene, il winterblues lo conosciamo, sappiamo che al primo raggio di sole passa. Anche il buco nero lo conosciamo, c'è chi rimedia lavando per terra e lucidando l'argenteria, tu almeno poi ti ritrovi con un libro, o uno spettacolo teatrale, qualcosa di molto più prezioso e duraturo no? Ma quando non ti va di fare niente, è giusto non fare niente. Punto e basta. Ogni tanto ci vuole, senza dover spiegare anche che cos'è che NON hai fatto, non è che il vuoto vada per forza riempito. Parlami del tavolo che avresti voluto riverniciare, o delle perline che non ti sei sentita di infilare, o delle riviste che ti hanno atteso invano, e mi stanco solo a leggerti; dimmi che hai dormito tutto il giorno e mi sento un po' più riposata anch'io. Ahh.

supermambanana ha detto...

Io NON HO FATTO NIENTE.

E devi vedere quante volte sta capitando pure a me. Praticamente mi attivo al mattino prima di farli uscire, poi mi spengo, poi mi riattivo a sera quando tornano, come il televisore. Diciamo che anche quello serve? E diciamolo.

Mammamsterdam ha detto...

(quella del romanticismo dell'anonimo non l'ho capita).

E va bene, allora riposiamoci tutte, che mi sa che è meglio.

Mammamsterdam ha detto...

E comunque rivendico il mio diritto a lamentarmi come e quando mi pare:-). Oh, ognuno soffre profondamente per le cose sue, se uno preferisce di sentirsi sberleffato da me meglio che mi ringrazi, evidentemente senza saperlo assolvo a un compito fondamentale per il suo benessere. E i ringraziamenti mi piacciono firmati.

MammaInItaly ha detto...

Più ti leggo più ti trovo simile a me!! E che bellezza sentire tutte d'accordo sull' "e riposiamoci che è meglio" che quando ci vuole ci vuole!!

romì ha detto...

il brutto è che una, nonostante sappia che il diritto a cazzeggiare è sacrosanto, senta il bisogno inconscio di doversi giustifcare... secondo me a noialtre ci ha rovinato il cattolicesimo con quella storia del sacrificio e tutto il resto...pensa se nascevamo buddisti, cazzeggiare lo chiamavamo meditare. Che culo! Un abbraccio stretto.

Anonimo ha detto...

Sei un mito!Rivendichiamo tutte il dolce far niente fisico che giova non poco al nostro lato spirituale. No ma dico il non far niente è una forma di meditazione, un rallentamento che porta poi inevatibilmente a uno stato di equilibrio e quindi di nuova energia!..... meditate gente, meditate...

Mammamsterdam ha detto...

E allora buona meditazione a tutti. (Si, è il senso di colpa che mi impone di giustificarmi, ma adesso butto a mare anche quello.)

Anonimo ha detto...

:-)

Forse uno smile a fine commento avrebbe reso più evidente lo spirito del mio intervento. Un bonario e consolatorio "pat pat" sulle spalle, stile compagne di lavatoio. E per i ringraziamenti mi associo a tutti quelli che pensano che se non ci fosse Mammamsterdam bisognerebbe inventarla!
Mammainrenania

PS: da tecnologicamente disavanzata "anonimo" è l'unica opzione che comprendo...

Mammamsterdam ha detto...

Mammainrenania, io lo so che delle volte ho le botte di acidità con gli anonimi (sapessi cosa non mi arriva), però diciamo che io sto qui a fare outing e allora sono un pochino sensibile. Però lo capisco che sono acida, eh, e me ne scuso.