giovedì 4 settembre 2008

Brillanti, passato e presente

Cosa sia un brillante è una delle prime cose che ho imparato appena arrivata stabilmente ad Amsterdam. Che il mio primo lavoro è stato quello di guida (in realtà commessa) presso le famigerate fabbriche di diamanti. Ho imparato per esempio che un brillante è un diamante con taglio tondo a 57 sfaccettature, e che ciò è possibile a partire da pietre piccolissime. Ho imparato un sacco di altre cose. E le amiche di mia madre in vena di sbrilluccichi vengono a fare shopping con me, grazie allo sconto che una fabbrica bontà sua mi fa.

Non sarà un caso, quindi, che a me l'idea del brillantazzo non fa né caldo né freddo, che trovo i brillanti una cosa difficile da incastonare in uno di quei gioielli minimalistici che piacciono a me. E a me poi piacciono le pietre colorate, quindi di diamanti, al massimo un taglio a goccia o princess di un fancy-color (giallo limone, certi tipi di rosa, non un brown che è un marronazzo e per quello sono tanto meglio le ambre) mi può dire qualcosa, ma da lì a comprarlo.

Se però me lo regalano: allora dico grazie. Dico grazie a Gallina vecchia, un'altra pollastra di quelle che io frequento virtualmente, che mi ha assegnato il premio brillante weblog 2008 e che a mia volta posso rimpallare a:

Roberta e Mamikazen che sono la dimostrazione fatta donna che le affinità elettive non le crei, ci inciampi, che esistono e che un blog è il rasoio più affilato per distinguere con chi ti trovi bene e con chi non fa neanche tutta questa differenza nella tua vita, pur augurandogli ongi bene

un marito ideale augurandogli un felice matrimonio e tante figlie femmine, che forse riescono moglie e figlie a svelargli un po' il funzionamento interno di quella psiche femminile che per lui è in gran parte terra incognita.

Astrid which is my personal proof of how blogging can bring back to your daily life the presence of friends not seen for really too long. I am so glad I know now where you live, what do you do and how Leon's is growing and changing day-by-day in a way impossible to us only a few years ago

Puro Nano Vergine che tra vergini ci si capisce meglio

Massimo perché chiamare un blog Oh my Marketing titilla tutta una serie di riflessi linguistici latenti e mi informa di cose che mi interessano

Andrea, che se mai riuscirò a passare l'esame da sommelier è solo per le dritte che imparo dal suo blog.

Come funzionano questi premi ormai lo sappiamo un po' tutti, fatene l'uso che volete, io lo vedo come un modo per spiegare cosa rappresenta per me (in parte) la possibilità di bloggare, e per coloro che non conosco di persona, un piccolo tentativo di avvicinarli virtualmente.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo so che non dovrei, ma la tentazione è troppo forte: diamonds are a girl's best friends!!!!!!!
Ecco, l'ho detto.
E tu sei proprio un diamante della più bell'acqua, cara mia :-)***

Anonimo ha detto...

grazie barbara, sono lusingato :-)

max (ohmymarketing!)

Anonimo ha detto...

Grazie per il webpensiero.

Anche tu vergine ?
Mi sa che le nostre sono verginità un poco diverse ;-)

Roberta Filava ha detto...

grazie barbara per il premio ne ho ricevuti tanti che dovrò fare un post solo per loro e penso tutti insieme quando ci riuscirò.
grazie del pensiero e spero di vederti sempre passare da me...affinchè il rasoio sia sempre affilato!!!
roberta

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)