venerdì 5 settembre 2008

Innamorarsi, sposarsi e apertura anno scolastico


"Orso è innamorato, Orso è innamorato" filastrocca Ennio nel cestone della mega-bici.

Stiamo andando alla festa di apertura dell'anno scolastico una cosa che si è inventata il municipio lo scorso anno. Di mercoledi alle 13.30. Questo municipio crede ancora che le madri il mercoledi, che si esce prima, non abbiano di meglio da fare che portarsi i figli in giro a casaccio? Il doposcuola, quando li ho presi, era pieno.

O che già che i bambini hanno il mercoledi libero, non siano già pieni di judo, balletto, musica, nuoto e altre attività per il corpo e lo spirito? Ci ha capito assai, l'assessore preposto, delle famiglie che abitano da queste parti.

E nessuno ha pensato di coinvolgere i doposcuola affinché accompagnassero loro tutti i bambini, visto che è una cosa che coinvolge tutte le scuole e che tutti i nostri hanno studiato per due settimane 'If you're happy and you know it clap your hands", tanto per dire che la scuola che comincia da subito con inglese è la nostra, vivaddio?

E cos'è questa mania dei bambini di prendersi in giro se sei innamorato o fidanzato? Che ieri Ismael inseguiva una bambina a ricreazione minacciandola con una paletta di plastica, e ridevano inseguendosi tutti intorno a un'altra madre sorvegliante che stava per cadere?

"Ma si rifiuta di sposarti, che la devi picchiare?", gli chiedo.
"No, è Jakub che ne è innamorato"
Jakub sorride un po' pecoresco, e poi partono di nuovo tutti e tre ad inseguirsi altrove, ridendo e gridando. Così si fa.

Non Orso è innamorato, nana na nana. Tempo di un intervento pedagogico. In bici, sul ponte. Poi che ho il fiatone.
"Orso, ma davvero sei innamorato? È una cosa bellissima, e di chi?"
"Io mi innamoro delle bimbe piccole"anche questa l'avevamo sentita.
"E chi è innamorato si dà i bacetti" mi spiega Ennio. E ci pensa sopra. "Io sono innamorato dei miei amici: di Julian, di Yael, di Nathan".

Mi commuovo. Però lo devo sfottere anch'io adesso, che capisca che si può voler bene agli amici senza sfottere il fratello.
"E li baci anche, se ne sei innamorato?"
"Noo", fa Orso," i bacetti si danno alle femmine".

"Non sempre", faccio io. "È vero che la maggior parte delle persone innamorate sono gli uomini delle donne, e le donne degli uomini, come io e papà, ma ci sono anche ragazzi che si innamorano di ragazzi, e ragazze che si innamorano di ragazze. Per esempio i nostri amici X e Y sono tutti e due sposati con degli uomini".
Ci pensano in silenzio.

Taccio sul loro amichetto A., che ha due mamme. Lo sanno, le conoscono entrambe, ma non ci hanno mai fatto caso, ed è inutile mettere l'amichetto sotto i riflettori per questo, meglio che degli altri bambini imparino naturalmente che le famiglie possono essere di tutti i tipi. Già di F. sanno che ha due papà: uno quello che lo porta a scuola e che è il loro insegnante di percussioni, il patrigno, dicono loro. E l'altro, il papà naturale, che non conosciamo e che abita da un'altra parte.

Già Orso mi aveva annunciato categorico la settimana scorsa che lui si sarebbe sposato con Charlotte, e Ennio con Ael.
"Guarda, la Balena", mi fa Ennio sul ponte, che stiamo andando a prendere gli altri amichetti che abitano appunto in the Whale, un palazzone bellissimo, quello nella foto. Tronchiamo i discorsi seri, ce ne andiamo alla festa, mangiamo torta, beviamo limonata, ascoltiamo un discorso ufficiale brevissimo, lanciamo i palloncini con la cartolina e il nostro nome per vedere se chi la trova la rispedisce (Orso, prevedibilmente si rifiuta di mollare il palloncino nonostante un bambino dell'altra scuola lo insegua per spiegargli che deve, poi lo lascia, Ennio si rifiuta, me lo fa legare alla borsa, il palloncino si scioglie dall'alto e vola via mentre il filo e la cartolina stanno ancora legati alla mia borsa). Pianto disperato.
"Mamma, quanto sei stupida" vaglielo a spiegare che chi ha gonfiato il palloncino non l'aveva legato bene.

Poi arriva il turno dei nostri di salire sul palco e cantare. Orso si rifiuta, le maestre ce lo portano ma poi mi chiede di prenderlo in braccio e portarlo via che c'è troppo rumore per i suoi gusti. Mentre Ennio alla fine afferra il microfono e fa la rockstar. Da un palco non lo tiri giù neanche a fucilate.

Poi andiamo a giocare, Orso e Giulia nella casetta. Poi arriva un camion dei pompieri a sciacquare i tubi nel bacino, immergono tre tubi in acqua e pompano dentro, poi attaccano un quarto tubo con lo spruzzatore e per la gioia dei bambini urlanti giocano con il getto ributtando l'acqua nel bacino. Fanno l'effetto doccione, l'arcobaleno, il getto lungo. I bambini fanno domande a cui i pompieri pazientemente rispondono.
"Secondo me, faccio all'amica Gina, è questo il segreto del sex-appeal dei pompieri. Salvano vite e fanno divertire i bambini. Che i miei figli vanno pazzi per i pompieri".

Poi torniamo a casa, che l'amichetta A. doveva restare con la baby-sitter e invece ha chiesto se può dormire da me. Poi li metto a dormire tutti e tre nel lettone per terra, e stamattina A. si veste da sola con Ennio, poi spiega al capo che lei si cambia tutti i giorni e un giorno mette una gonna e un giorno mette un vestito.

"Ah, fa il capo, ma allora c'è un sistema dietro".
Si, capo, non basta essere sposato con me per comprendere l'universo femminile. Specie quello delle femminucce femminucce che rifiutano i pantaloni e si laccano le unghie dei piedi.

Adoro questa età: si innamorano, si sposano, si baciano, si picchiano e si inseguono dimenticandosi nel gioco i maschi e le femmine, dormono insieme abbracciati ai rispettivi pupazzi, hanno tutti i loro sistemi ben chiari, ma accettano con naturalezza le situazioni (e le coppie) di fatto. La differenza sessuale è un fatto estetico.

Poi cresciamo tutti, e guarda caso, il mercoledì pomeriggio alla festa di apertura di 4 scuole del quartiere, i padri si contavano sulle dita di una mano. Meno male che noi madri ci possiamo consolare lumando i pompieri.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai ragione i pompieri sono una delle poche certezze anhe per le amme stanche! ciao patrizia (extramamma.com)

Anonimo ha detto...

Allora non sono pazza.
Quando qualcuno mi fa, con aria da armageddon "è inutile che fai tanto la disinvolta coi tuoi vicini/amici/negozianti/ecc., e se poi uno dei tuoi due figli CRESCENDO DIVENTA GAY?"
E io: "Ma farà un po' quello che gli pare, quello che desidera, quello che gli riesce meglio."
E lui/lei: "Seeeh, dici così, ma poi ti voglio vedere..."
E io: "Eh, speriamo di arrivarci, a vederli."
Spero di arrivarci, a vederli. Felici. Colla loro morosa o moroso, o tutt'e due (che nella vita, sperimentare è meglio, così poi niente rimpianti, al massimo qualche rimorso). Che nella vita l'amore non è mai abbastanza, chissenefrega del sesso, io desidero con tutte le mie forze che siano felici, che conoscano l'ebbrezza, la gioia, l'incertezza e la meraviglia, perché quello che conta è il viaggio e il viaggio si fa coi compagni di strada, maschi, femmine e ics. Uffa.

Mammamsterdam ha detto...

Pensa allora mia suocera, che di 4 figli, che per anni non le riportavano a casa un'anima gemella una (e poi sono arrivata io ^), diceva sempre che gliene sarebbe piaciuto almeno uno omosessuale, tanto per variare (ed ovviamente si riferiva ai maschi, la femmina voglio vedere, se dovesse succedere).

Grazie mami, io ho pensato tutto il tempo che questo è un post di merda, come sempre quando sono tanti i pernsieri confusi che cerchi di mettere giù e in qualche modo non funziona, ma tu hai detto benissimo e concisamente quello che intendevo.

Anonimo ha detto...

Beddi beddissimi i tempi della scola. Mi rricordo bene sopra a tutto i primi due (cheppoi sono gli unici che vidi e feci prima che si abbruciasse la scola). Ma, si sape, la vita iè maestra di scola e dunque mi permettessero vossiggnorie di dare qui le mie indicazzioni di vera rriforma rriformista, adatta ai tempi, e conforme alle indicazzioni di voto già decise per i prossimi 25 anni:
1) Grembiule di cuoio per tutti, beddi e brutti, che evita di macchiare, e resiste agli acidi (sisà, i carusi amano scherzare)
2) Calze autoreggienti per le professoresse precarie che così possono conquistare lattenzione e arrotondare macari u stipendio
trè) Libbri di testo pochi e riciclabbili, macari commestibbili. Basta con le informazzioni scritte che lasciano traccia compro mettente, bisogna abbolire i fatti e rriciclare le opinioni macari con grandi foto accolori.
4) Abbolizzione della storia, geografia, letteratura [continua sul sito mio…]

Baciolemani
Bernardo P

Mammamsterdam ha detto...

Grembiule di cuoio e autoreggenti? Mi sa che è un'idea per vriare, quando porto i bambini a scuola, rispetto al pigiama e gli stivali sotto un cappottone lungo, sperando che non si vede.