martedì 21 settembre 2010

Kinderkoor


Ci avevo provato lo scorso anno ma mi avevano scoraggiata gli orari di lezione divergenti e soprattutto la sede, il capo opposto preciso della città, una zona dove volentieri mi perdo.

Poi quest'anno dopo tutte le varie prove e tentativi mi sono detta che valeva la pena di riprovarci e ieri sera ho portato i mostri a un'udizione con Caro Kindt, la direttrice del nuovo coro per bambini di Amsterdam, una robina seria collegata al conservatorio. Anche lì con l'idea: se non altro le ho tentate tutte.

Il punto è che non ho nessun corso di musica a distanza di bici da casa. E spostarsi per spostarsi, tanto vale fare sul serio. I bambini sono molto musicali, sarebbero anche interessati a imparare a suonare qualcosa, ma sono due indisciplinati unici. Cioè, a Ennio e anche a Orso fare percussioni con Jochem piaceva ma lo scorso anno ci si è messo di mezzo il maledetto calcio e non potevo spassarmi due pomeriggi al freddo e al gelo prendendone uno e riportandone un'altro, senza contare che mi costava un patrimonio al Bagel & Beans. Ho forse sbagliato a dare a Ennio l'aut aut (calcio o percussioni?) perché a Orso dopo è dispiaciuto.

Quest'anno dopo il tour de force di lezioni di prova alla scuola di musica, mi sono scoraggiata. Nessun corso è comodo, durano quelle 10 lezioni e poi ti devi riiscrivere, ricordarti di farlo per tempo, no, il gruppo è pieno, e quei corsetti del cavolo per invogliare i bambini alla musica saranno carini a 4 nni ma non ti portano da nessuna parte. E l'insegnante di chitarra che mi è sembrata completamente indifferente al fatto che Ennio sia mancino ("Intanto cominciano tutti insieme uguale per la coordinazione", si e intanto tu comincia a stirare con l'altra mano e alla fine della settimana contiamo le scottature), ma io un insegnante di chitarra mancino dove mi metto a trovarlo, che la vita già mi insegue?

Insomma, esausta solo dale lezioni di prova e dal fallimento del coretto per bambini a Watergraafsmeer, avevo deciso di darci ace fino a dicembre, poi c'è lo stop invernale del calcio e magari ci avanza fiato per pensare a qualcosa di nuovo.

Intanto però avevo preso appuntamento per il pacchetto-prova del coro,perché per me la cosa fondamentale è che i bambini imparino a leggere la musica, mi sembra altrettanto fondamentale come mio dovere educativo quanto il fatto che imparino a scrivere e a nuotare. E questo coro non solo lo tengo d'occhio dallo scorso anno, ma anche il mio maestro di canto, che dopo un paio di tentativi fallimentari di lezioni private con Ennio, che il mix piano-canto con Ronald gli piaceva pure, ma era esausto perché lo avevamo incastrato tra scuola e calcio, sempre correndo per arrivare in tempo, no, era un po' troppo, me lo ha detto lui e aveva ragione.

E Orso fceva l'anarchico e recalcitrava fingendo che non gliene fregasse assolutamente niente anche se quel bambino lì non fa altro che cantare, ogni tanto si inventa dei motivetti carini, altre volte lancia un testo a base di fuckyou su melodie note, robe del genere.

E Ronald stesso lo aveva detto: mettilo in un coro, si diverte di più. E poi era stato a una giornata di formazione per insegnanti e aveva sentito Caro descrivere il loro approccio e mi aveva scritto al volo: mandalo lì che fanno cose bellissime, ma lo scorso anno eravamo già strapieni e stanchi (maledetto calcio).

Caro i bambini li sa proprio prendere. Li ha ascoltati uno alla volta (a un certo punto ho buttato fuori Orso che faceva teatro e disturbava). Ha spiegato a Ennio che c'è chi nasce con una bella voce e chi si deve esercitare molto, ma che lui ce l'ha bella e conviene che ci faccia qualcosa. Che hanno appena avviato un coro di ragazzi e lei vorrebbe averlo lì, due volte alla settimana di cui una in Conservatorio. Gli ha fatto una piccola lezione di lettura musicale e lui ha afferrato al volo il concetto, grazie a Jochem che gli aveva insegnato a leggere almeno i ritmi, se non ancora le note. E faranno anche solfeggio con un insegnante a parte.

"In questo coro ci sono 180 bambini divisi in gruppetti a seconda del livello, ma devi vederlo veramente come top sport se continui per abbastanza tempo. Siamo un gruppo e il gruppo conta su di te, quindi devi venire alle prove ed esercitarti a casa. Poi abbiamo i weekend fuori a provare, e quelli più bravi vanno a cantare fuori, andiamo anche all'estero."
"Io non voglio cantare su un palco".

Orso nonostante la sua stupida timidezza che lo fa comportare da stupidino, ha fatto, quando gli è toccato, tutto quello che doveva fare.
"Mi canti una canzone?"
"Non la so".
"Orso, potresti cantare Berend Botje, quella la sai".
"Posso cantarne una con delle parole molto scostumate?"
"No, quella assolutamente no".
"Potrei cantare Henry Hudson" (che è identica a Brend botje, cambiano un paio di nomi, tanto per capirci sull'elemento).
"Se preferisci che io non ti ascolto, esco".
"Si".

Poi l'ho ascoltato dietro la porta ha cantato tutto anche se si vergognava, perché così è questo figlio mio, si vergogna e allora fa il duro.

Può cominciare con i Piccoli, la lezione prima del fratello deo gratias ci vado una volta sola, deve però comportarsi bene altrimenti lo buttano fuori, ma sono sicura che se fa le prime due lezioni del pacchetto prova poi gli viene voglia e per il desiderio di non essere messo da parte magari si sforza.
"Se vai sotto quella prima scorza, in realtà lui ha tanta voglia di cantare, ce la farà benissimo e Manna che è la maestra di quel gruppo li sa motivare molto questi piccolini" ha detto Caro, mentre Orso dopo alcune prove finalmente aveva capito come funziona il diapason e non la smetteva più di farlo risuonare e appoggiarselo sulla testa per sentire il la.

Ecco, io sono una di quelle madri che basta che mi mettono a credere di aver capito di che pasta sono i miei figli, basta, sono comprata, potete farmi quello che volete.

Il capo esausto era appena rientrato e stava cenando quando siamo rientrati.
"Costa così tanto? Ma che è, un coro per quei bambini ricchi di Amsterdam Zuid? Mica so se ce lo possiamo permettere".

Io al momento ho pensato quanti soldi i miei hanno investito nelle lezioni di musica mie e di quella campana sorda di mio fratello. E a quanto poco ci abbiamo fatto, ma la musica la sappiamo leggere, al contrario del capo che non ci è mai voluto andare, ed è un peccato perché ha un orecchio e una passione per la musica più di me. Anche a sua madre ancora dispiace.

Poi ho pensato che risparmierei sulle pulizie e me le faccio io. Che se li tolgo dal doposcuola il venerdi, cosa che comunque volevo fare e adesso con le prove del venerdì viene pure bene, risparmio dei soldi. Che se necessario li chiedo alle nonne al posto di tanti piccoli regali inutili per compleanni e feste comandate. Che posso sempre ridiventare astemia. Al limite, toh, non li porto in Italia a ottobre.

Poi ci ho ripensato, ricalcolato e mi sono resa conto che al mese costa solo un pochino di più del nuoto. E allora chi se ne frega, preferisco un affogato che sappia leggere la musica che un galleggiante analfabeta. Ognuno fa dei figli quello che può (e spero sinceramente che il coro prenda il posto del maledetto calcio, che non ne posso più).

11 commenti:

Giorgia ha detto...

Mi sono guardata su youtube i video del coro, mamma mia che bello! E che simpatica sembra la direttrice. Io son qui che rimpiango che nessuno mi abbia insegnato a cantare da piccola, e adesso mi vergogno troppo per cominciare.

TopGun ha detto...

sono grandicello e, legalmente non si potrebbe neanche.

ma mi adotteresti? ahahah

kosenrufu mama ha detto...

che bella la descrizione che fai in questo post, mi trovi d'accordo nell'approccio a cercare di capire i figli, con le loro doti da coltivare, per dare una possibilità. mi ritrovo sui conti da fare e i sacrifici pronti a fare. noi quest'anno proviamo con il cavallo, per un pò, cerchiamo l'aspetto pet-terapy che offre questo splendido animale, che farebbe bene a tutti, con questa vita stressata che facciamo. Comunque alla fine vediamo, 4 lezioni per incominciare. e stringeremo da qualche parte e coinvolgiamo i nonni, anche noi, che tanto loro hanno il compito di fare i nonni, diventa la loro gioia. ci piacerebbe la musica, ma un pò più avanti. L'idea del coro che conta su di te mi ha colpito.
un abbraccio

supermambanana ha detto...

hai ragionissimo sulla musica, io non la so leggere e non so suonare niente e sento che ho perso un'occasione, che mi manca un pezzo importante, la musica ti fa compagnia per sempre, lo vedo mio marito quando ha qualche pensiero o semplicemente voglia di star solo per un po' si attacca la sua magnifica Fender Lead agli speakers e parte. Con i miei stiamo avendo un approccio piu' autarchico, daddy ha comprato un metodo per bimbi, e sta insegnando il piano al number one, che ha l'eta' di Orso, (abbiamo comprato una pianola USB che plugga nel laptop, e quandomai), cosi', una mezzoretta ogni tanto, sul rilassato. Certo i musicisti tendono a dire che bisogna andare a lezione per davvero da un maestro, ma per ora stiamo bene cosi'. Intanto li portiamo a sentire concerti quando e' possibile, che qui fanno quella cosa fantastica dei concerti per famiglie, con la filarmonica in grande stile che pero' si mette su in maschera e fa pezzi divertenti, e anche se i bimbi fanno casino in sala non fa niente, anzi e' espressamente incoraggiato.

Mammamsterdam ha detto...

TopGun, se come gli altri miei figli mi mantieni da vecchia e mi stai a sentire, volentieri. Visto che la pensione non ce l'ho.
Supermam e gli altri: infatti anch'io, a meno che non ci sia un interesse specifico e conclamato del bambino, sarei almeno fino a 6 anni per l'approccio da imitazione, ad avercela la fortuna di un genitore che suola e lo strumento in casa. Infatti da anni vorrei un piano, così magari mi rimetto pure io a fare i martelletti e chissà, ma ci siamo accontentati di una tastiera bontempi che il più delle volte tocca spegnere (e perdersi la presa) perché l'unica cosa che ci fanno è mettere a tutto volume i pezzi preimpostati e quante volte nella vita si possono ascoltare jingle bells e il valzer delle candele?

luby ha detto...

mmmmh, un bel dilemmma...
ho imparato molto sulla musica...
risultato:
è bello non essere ignoranti in questo campo,ora che sono grande lo capisco...
ma....
si,c'è un ma...
per fare musica non ho fatto nuoto e così mentre tutti e sottolineo tutti quelli che conosco mi sfottono al mare,in piscina o al lago in quanto a dir poco mi reggo a galla...non lo sò ma...ecco,in quei momenti avrei preferito un anno di corso in piscina!
non posso dare la colpa se non a me stessa però: da piccola ero io a scegliere che cosa volevo studiare...la cosa che più mi piaceva dei miei genitori era ogni anno la domanda:che cosa vuoi imparare quest'anno di nuovo?solo una cosa però...
e lì decidevo di affogare nei pentagrammi...ora affogo nell'acqua...:) pazienza...n'somma...

emily ha detto...

ma sei incredibile, dico davvero. proprio ieri si parlava sull'investire nei talenti dei figli....poi mio marito ha sparato la sua stupidata ma è una cosa in cui crediamo molto.
claudia conosce la musica grazie alla scuola steineriana (l'unica cosa che gli è rimasta) ma mi piacerebbe tanto che anche il piccolo la imparasse, avevo pensato allo strumento ma il coro è proprio una bella idea...adesso mi informo se c'è qualcos anche dalle mie parti. grazie dell'idea!

cristina ha detto...

quando leggo di quante fate/pensate/progettate per i vostri bambini sento uno sconfotante senso di inadeguatezza e inferiorità. Puffolomeo ha 10 mesi fra tre giorni e io non ho mai pensato mezza volta a qualcosa che andasse oltre le tabelline al book che sta sul table...azz!

Cristina

p.s. no astemia no per quello ci penso io dammi una casella postale e ti faccio il pieno, sai com'è in piemonte stiamo, capito mi hai?!

Mammamsterdam ha detto...

Cristina, se non ti offendi, lo posso dire con simpatia? Ma sei fuori. Io a 10 mesi manco alla sabbiera lo portavo, che era troppo fatica e non arrivavo. Insomma, io aspetterei ancora un 3-4 ma anche 5 anni prima di pormi il problema.
poi so come funziona, io ho passato anni a dirmi che non li portavo abbastanza ai giardinetti, che ero una pessima madre ecc. pare che se non passiamo per questa fase poi non ci danno il bollino blu madre accettabile.
Coraggio, che se leggo quello che leggo da te direi che andate benissimo e Puffolomeo sarà il prossimo Uto Ughi.

supermambanana ha detto...

ma vedi che se sai leggere la musica ci sono dei metodi proprio facilifacili (per il maestro): il mister non sa suonare il piano per nulla, ma dice che cosi' e' fattibile, e la tastierina usb la conservi in un cassetto

stefafra ha detto...

Alle medie ho imparato a suonare il flauto dolce e a leggere la musica, pensavo che alle medie avessero imparato tutti a leggere le note, é nel programma (fatte le medie attorno agli anni 80).
Ma uno strumento un po' piú "cool" (chessó chitarra, piano)non l'ho mai imparato, anche se ho bazzicato cori per decenni e a cantare me la cavicchio decentemente e ho un orecchio buonissimo.
Tentai di imparare a suonare il piano alle elementari, ma ero abbastanza (e sono) incoordinata e mettere le mani assieme non mi riusciva: suonavo la destra, suonavo la sinistra, unirle mi fa tuttora venire i crampi al cervello.
Ho fatto anche un 3 anni di danza classica, lasciamo perdere i risultati...
Non so come sia in Olanda, il mio moroso é la persona piú stonata che conosco, ma da piccino lo volevano in un coro di bimbi solo per via dell'aspetto da bravo bimbo caruccio, la sua mamma peró sapeva come cantava e ha rifiutato di mandarlo all'audizione.
Ma non ha mai detto di aver fatto musica a scuola, penso abbia preso qualche lezione di piano, che la sua mamma suona ed é molto musicale.