Le maestre del doposcuola hanno deciso di organizzare una festa collettiva di compleanno e hanno invitato ieri tutti i bambini e genitori, anche quelli che il giovedì non ci vanno.
E così proprio ieri che speravo di riportarmeli a casa e dimenticare il mondo fino a sera(e sono arrivata in ritardo a prenderli, in quanto mattina spostarella e trafficata, ma la maestra di Ennio manco se ne è accorta in quanto lui era trattenuto in classe per finire dei compiti su cui aveva folleggiato), abbiamo avuto giusto il tempo di rientrare, fare merenda, travestirci (che al compleanno della maestra si può andare a scuola in costume), ritrascinare Orso fuori che voleva portarsi costruzioni complicatissime, enormi ed instabili di lego per farle vedere e ogni volta c'è una discussione ed arrivare alla festa.
Abbiamo persino comprato le rose arancioni per le maestre (nuova discussione con Orso, che voleva un bouquet specialissimo e a parte per Anouk, suo amore dal nido e adesso se la ritrova al doposcuola magnum cum gaudio, ma non se ne è fatto nulla).
Ce ne siamo tenute 4 per noi in macchina + una per Dafna, da cui sarei passata in libreria a comprare het Parool, un quotidiano del pomeriggio (che io la mattina entro in edicola tutta zompettante, perché io e Ennio siamo stati intervistati per la rubrica "genitore e figlio" e me ne sono scordata già due volte che esce oggi e mi fanno non c'è, esce di pomeriggio, e poi io tra una corsa e l'altra me ne ero dimenticata, per fortuna ho chiamato Dafna per un ordine di grammatiche tedesche per un corso che mi comincia la settimana prossima e lei mi fa: siete bellissimi nella foto e io: mettimene da parteee 5 copieeee, ma ne aveva una sola).
E Orso fa: ma se le regali la rosa il giornale non te lo fa pagare e io noooo, il giornale devo pagarlo, che c'entra, tranne che aveva ragione lui e me l'ha regalato.
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Marnixstraat angolo Willemstraat
che oltre alle tapas buone assai e la vista idilliaca dai finestroni, hanno un sacco di libri per bambini, le matite per colorare e il barista pescarese e cosa vogliamo di più?
Se non che in fase scarico e salita masserizia all'ospite padre hanno fatto sparire la borsa con il computer che uno bestemmia, pensa al file segreto con tuttele passord e i codici pin criptati ma sempre lì a portata di tutti, e soprattutto il trauma che ti voltei un attimo e non c'è nessuno nei paraggi e tracchete. che è sempre un trauma anche se purtroppo fa parte della sindrome da emigrazione che i primi tempi tutte le sfighe sono le tue perché sei troppo preso a guardare, assorbire, organizzarti e sopravvivere per stare attento alle cose a cui normalmente neanche devi badare perché le hai che vanno autonomamente.
Basta? Basta, perché siamo crollati a dormire come dei sassi. E oggi partiamo per il weekend dai nonni per festeggiare il nonno compleannardo, e quindi fino a lunedi non ci sentiamo.
Divertitevi pure voi questo weekend.
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