domenica 26 settembre 2010

Poi uno si chiede cosa faccio nel weekend

Per il prossimo weekend vi dico subito che io il 2 ottobre recito e che se volete ancora vederci meglio sbrigarsi a prenotare: info@ondaitaliana.org oppure 06 2538 2491. È un teatro da camera, i posti sono limitati e chi prenota lo faccia con cognizione di causa (provare last minute si può sempre, ma non garantiamo nulla).

Quindi questo venerdì sera noi abbiamo provato. Ecco la prova.


Nel frattempo qualcuno nel weekend si è dato allo shopping e cominicamo ad avere i costumi definitivi (quello di Othello, per dirla con parole sue, è una sborata fotonica). Con le prove di questa settimana ci siamo. Poi se qualcuno fosse così carino da ricordarmi che ci riprendono e che magari facevo bene a lavarmi i capelli prima di arrivare, magari era meglio.

Poi siamo andati a prenderci una birretta In de Wildeman che è uno dei vicoli che partono dal Niuewezijds kolk e che sarebbe stato, a saperlo prima, la location ideale per la lezione sulle birre fatta con luisito per L'AIS lunedi scorso. Fresca di lezione ho deciso di provare una di quelle birre belghe a fermentazione selvaggia, una gueuze non filtrata ed è stata un'esperienza talmente interessante che adesso che l'ho fatta posso morire felice di non essermi mai fatta mancare niente, ma per quanto mi riguarda, va bene così, non ho più bisogno di riprovarci.

Poi proprio mentre stavamo cominciando, come da anni non ci capita che non abbiamo mai tempo, a raccontarci della nostra gioventù pre- e post Amsterdam, che pare che tutti, da giovani, facevamo chi più chi meno radio o teatro o musica, poi chissà perché smetti e fai dell'altro e poi per caso ricominci e ti chiedi: ma dove sono stato tutto questo tempo? e ti dici boh, e pensi di essere fortunato ad aver ricominciato seriamente, e ad avere gente che fa sul serio con te, ecco, lì con mezza pinta di sidro e la geuze dietro le ganasce mi sono alzata, ho dovuto salutare ed abbandonare, che sabato mattina toccava alzarsi presto per raggiungere i colleghi del capo al complesso olimpico di Papendal vicino Arnhem per il weekend colleghi e partner.

Che bello e faticoso come sempre (ma già che spendono dei soldi, invitarci a un weekend di svacco e basta no, tocca sempre faticare?) e io dopo i primi 10 km. in bici per i boschi mi sono arresa, sono tornata indietro perdendomi per i boschi e se dio e la funzione mappe dell'ahi-fone mi hanno salvata dal vagare per dei giorni, vuol dire che forse almeno un 25-30 km. buoni in bici me li sono fatta, e poi entrare in una stanza d'hotel che l'ho vista e mi sono detta: adesso il maschio non scappa più, questa gli spiega come voglio sistemare il futuro bagno delle femmine sfondando la parete con camera nostra, e gliel'ha spiegato, solo che è rientrato mentre pisolavo saporitamente e poi se ne è riandato a fare cose, mannaggia alla commissione organizzatrice che deve per forza fare i segreti, che a sapere che tiravano con l;'arco nn andavo in bici e mi univo, prendendomi per buona anche la partita di calcio e il resto, ma no, sono andata ad Arnhem a strafocarmi di sushi all you can eat,a girare per negozi e spender soldi da Cora Kemperman (ben spesi però) e rientrare in tempo per la cena, che si ritrovano sempre gli stessi amici simpatici a queste riunioni dei colleghi con partner, quelli con cui sto veramente bene insieme, che mi sembra dica parecchio su questa ditta e l'atmosfera che ci regna (a volte invitano gli ex-colleghi che si sono messi in proprio o sono andati a lavorare altrove, pur di rivederci).

Per fortuna dopocena, il DJ Eugene ha messo tanta di quella musica che non ci piaceva che prima abbiamo ciondolato un po'al bar e dopo ce ne siamo bellamente andati a dormire. Il lavoro che mi ero portata manco l'ho visto, mi sono svegliata la mattina troppo più presto di quanto avrei voluto per il letto troppo morbido, sono scappata a far colazione senza capo, poi rientrata, pisolato, docciato, fatto i bagagli tenendo conto che io rientravo in treno ad amsterdam per girare un filmino con una serie di sciamannati che conosco (prossimamente su youtube pure lui, se si spicciano con il montaggio, oh, ragazzi, due telecamere mica son bruscolini. Avevamo pure la tavolatta per le scene e le riprese e un'autentica ex-produttrice passata al catering che si diverte un sacco di più mi sa.)

Il capo in macchina, dopo che abbiamo cercato per 3/4 d'ora le chiavi della macchina che mi ero persa nei meandri della borsa, rifacendo e disfando i bagagli, spostando i letti ecc. è andato dai suoi a lavorare, cenare e riportarsi le belve, che mi mancano un sacco ma avessi fatto la mossa di telefonargli da giovedì.

Domani all'amica agopunturista che la volta scorsa mi trovava parecchio giù (non ti sento per niente il polso, mi dici come fai a muoverti e a respirare, per cortesia?) che le racconto?

E pensare che era l'ultimo weekend rilassante fino a novembre dal prossimo in poi, comunque la giro, ogni weekend lavoro. Ma la gente normale nel weekend cosa fa?

2 commenti:

barbara ha detto...

Beh, quelle che si stanno separando e hanno un marito str... per esempio passano il weekend ad aspettare la misericordia celeste che venga a prendere i bambini (visto che vuole stare con loro) senza sapere in che giorno e a che ora arriverà. Poi aspettano la misericordia celesta che venga a riportarli a casa, senza sapere a che ora e se deve preparare la cena. Quasi tutto il tempo speso nell'attesa e nell'impossibilità di organizzarsi (perché ci sono 400.000 cose da fare e non sai quanti giorni o quante ore hai per farle e non sai da dove incominciare e intanto giri a vuoto) è impiegato a imprecare mentalmente contro il suddetto.
Se ti può consolare.
E scusa lo sfogo.

cristina ha detto...

io sono già innamorata del signore in rosso che canta!