Poi l'ho vista in azione e ho capito, leggendo anche la locandina, che si tratta di una giostra a propulsione parentale.
I genitori prendono posto sul dindalò (non so come lo chiamate voi, ma da me si chiamava così quando ero piccola) e spingendosi, fanno girare la giostra per mezzo di un ingranaggio. Il pianista taciturno accompagna il tutto con un sottofondo adeguato, soprattutto adeguato alla velocità dei genitori. Le musiche sono bellissime, nostalgiche, hanno quel po' del carillon.
Insomma, l'ho visto sabato, me ne sono innamorata (specie dopo averne compreso il funzionamento) e sarà con questo pensiero sotterraneo che domenica, nonostante la pioggia, ci ho trascinato i piccoli, nonché l'improvvido Don Stalin che si è presentato in visita domenicale, e anche se tecnicamente non parente (con questa scusa volevo far pedalare il padre degli altri bambini) si è rifiutato di mollare la presa. Se l'avessero fatto salire sono sicura che si sarebbe seduto sull'elefantino.
Non so, suona familiare a qualcuno?
4 commenti:
suono eccome se suona familiare con 4 figli, a volte c'è come una sottile concorrenza ma è tutto normale, carina la giostra a "propulsione parentale" mi ha divertito molto
:) A me!! Il primo sogna e lagna, mentre la seconda ha già ottenuto il risultato!
Ahahah che bella, io comunque mi sarei divertita di più sull'altalena (il dindalò) che sulla giostra mi sa!
mai visto niente del genere!!!
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