mercoledì 27 maggio 2009

Lo snackbar dietro l'angolo e le prove tecniche di emancipazione


Lo snackbar dietro l'angolo è una delle grandi istituzioni culinarie olandesi in cui cerco di entrare il meno possibile. Ne avevamo persino uno sull'isola fighetta senza mezzo negozio prima di 2 km. vuoi che non lo avessimo qui in pieno quartiere popolare?

Lo snakcbar dietro l'angolo, per semplificare, lo si potrebbe definire una friggitoria, uno di quei distributori all'ingrosso di grassi mono- e plurinsaturi e altre piacevolezze. Solo che dire friggitoria, che ne so, in Sicilia, tra arancini e panelle, è una bestemia se paragonato all'oscenità dello snack-bar medio olandese.

O, io non lo so come sia possibile, con tutte le campagne sul mangiar sano e contro l'obesità, che ancora esistano posti del genere, con un assortimento fisso di roba surgelata da friggereal momnetno, gelati e piacevolezze varie. Inoltri dotati di tavolini, per chi vuole consumare i propri peccati sul posto.

Da quando siamo qui ne abbiamo uno dietro l'angolo, proprio sulla strada dei bambini per andare ai giardini sorvegliati dietro casa, in cui, quando capita e dopo l'ultimo discorsetto serio dopo l'ultima fuga di Orso, adesso possono anche andare da soli e nessuno ha sgarrato più.

Voi mi capite, tornare in autobus dal centro e farsi quel mezzo km. abbondande a piedi dopo una giornata di scuola e doposcuola E DOVERCI PASSARE DAVANTI, di solito è l'ultima goccia di energie della povera madre che viene consumata, il tutto persino prima ancora del tour de force serale cena-lavaggio-letto.

Ora che è estate, che i bambini sono stati recentemente un tot di volte dai nonni e che quindi si sono abituati al dessert fisso che conclude la cena olandese (e che di solito è yogurth, o, appunto, dio mi salvi, gelato) ogi sera c'è la discussione: andiamo a comprare il gelato allo snackbar.

E anche se volessi cedere ai monoinsaturi di turno, perché non comprare un sacchetto di mini-magnum in supermercato? e, ma lo nsackbar all'angolo, vuoi mettere?

Insomma, stasera mi toccava dire di si per tanti motivi: domanisera vanno a dormire da due amichetti perché io parto all'alba e il capo ci accompagna andando al lavoro. Ultimamente li ho visti poco. Sono stati bravi. E mi è sembrata l'occasione per una botta di pedagogia talibana sull'autonomia del bambino.

"Benissimo, spiccicatevi da quel computer se volete il gelato, vi dò i soldi e andate. E ne prendete anche uno per me e papà."
"Ma ti vieni con noi?"
"No, siete grandi, ce la fate benissimo, vi dò i soldi e andate".

Ennio non era troppo convinto ("Ma se costa 10 euro e io gliene dò 12 poi mi devono ridare ... due euro") poi si è ricordato di saper contare e si è tranquillizzato, emntre io su un pezzo di carta recuperato dalla scatola della raccolta differenziata scrivevo stampatello: una vascheta grande di Crunchy Macadamia, e glielo facevo leggere.

Mentre scendono le scale gli faccio tutto un peana sul fatto che sono grandi, bravi e che se che se la caveranno benissimo. Partono.

Il tempo di mettermi le scarpe per seguirli con discrezione a distanza, ed Ennio mi torna indietro di corsa perché si è scordato il foglietto e riparte sgommando.

Li seguo, prima guardandoli un po'da fuori, poi unendomi diretamente alla coda in attesa per vederli da vicino.

Orso si studia il cartellone, ma tanto si sapeva che voleva il ghiacciolino alla pera. Ennio, si scoprirà dopo, ha preso il megacornettone che suo padre gli ha già proibito perché troppo grande e poi a casa si fa cnvincere a metterlo in freezer per finirlo un'altra volta.

La signora prende i soldi, gli mette in mano il sacchetto da sopra la vetrina, lui ringrazia (mio dio che figlio educato che ho!), lei gli dà il resto raccomandandogli di metterlo bene in tasca, lui con le mani piene di busta, foglio degli appunti e soldi passa il resto a fratello che se lo mette in tasca, riscuotendosi per un attimo dall'estatica contemplazione del cartello ed escono salutando, per poi meravigliarsi moltissimo quando mi faccio vedere.

Ma quanto sono bravi i miei figli.

Per festeggiare questa tappa di autonomia io e il capo, contro ogni buonsenso, ci siamo sbafati a letto tutta la vaschetta di Crunchy Mcadamia, mettendola in mezzo e passandocela a turno.

Poi uno dice che mi sveglio all'una di notte sentenomi cme un boa constrictor con problemi di digestione di uno gnu ingoiato intero intero.

Vado a infilarmi nel lettone di Ennio, dove stanno tutti e due, per vedere se l'effetto taumaturgico dello gnorpolo ronfante prima della partenza (mi sono svegliata cominciando a farmi l'elenco delle cose che devo fare domani con un decimo del tempo che mi serve, e poi quello di tutto ciò che può andarmi storto in Italia) funziona anche in casi di indigestione di gelato Australian (a disptto del nome, una marca di gelati e cuocccolatini buonissimi all Dutch).

Ah, già, e ricordarmi di recuperare il resto di 20 euro dai pantaloni di orso nel mucchio del bucato.

7 commenti:

piattinicinesi ha detto...

fammi uno squillo quando arrivi da queste parti l'editing è quasi finito :))

Rabb-it ha detto...

uhhhhhhhh!

Io decenni fa:
"Mamma, ho riempito il salvadanaio posso andare a cambiarli al bar?"

(Bar tabaccheria a trecento metri da casa e senza attraversamenti pedonali)

"Sì va bene. Prendi anche il sale grosso che è finito."

(E a volte si pigliavano pure le sigarette per il babbo, della serie se pigliavo il vizio forse che forse non se ne accorgevano, ma non mi è mai piaciuto)

Responsabilità questa sconosciuta, e quanto mi sentivo grande.
Che poi fino ai dieci anni c'era sempre l'occhio vigile del nonno che guarda caso capitava sempre nei paraggi del bar nello stesso orario in cui vi andavo io, ma era una mera coincidenza!

Ovviamente.
Scusa la papirata, ma mi hai acceso una marea di ricordi, e va bene me lo potrei scrivere a casina mia, ma poi quando passavo a ringraziarti per l'illuminazione!


Buon... tutto!

Chiara Trabella ha detto...

Che tenerezza! :-)

emily ha detto...

misericordia mi hai fatto venir fame!
ghiacciolino alla pera? queste prelibatezze da noi nn esistono!
e che gusto è che vi siete sbafati tu e tuo marito?
bravi ragazzi, se la sono cavata alla grande!

strega reticente valverde ha detto...

che tenerezza...
e che bella famiglia siete!
...pensando al gelatoe al fritto : ringrazio il cielo che non ho nessun snackbar e nenache negosi vicini a casa seno il mio diabete sarebbe ancora più alto! ...che se c'è una cosa alla quale faccio fatica a resistere ...è... o meglio sono...le tentazioni alimentari! ;)))

ZiaCris ha detto...

Il recupero del resto è basilare e fondamentale

Anonimo ha detto...

Beh...l'Australian handmade costa parecchio ma e` veramente buono, poco da dire :P
Il cioccolato tra l;altro e` belga...de lekkerste :P

http://www.australianhomemade.com/