Oggi toccata e fuga ad Ofena per una questione amministrativa alla posta, accompagnata da Vic e lo Spinacino bimestrale. Sono entrata in casa, mi sono fatta un giretto per le varie stanze, poi ho richiuso, sono passata da Giacinta a prendermi una forma di pane da tre kg., di quello che dura una settimana da riportarmi (io non so cosa pensano di me i doganieri che scannerizzano i bagagli, ma non lo metterò nel bagaglio a mano, almeno quello), un attimo al cimitero e siamo ritornate all' AQ.
In tutto ciò Spinacino ha dormito come un angelo nel MaxiCosi per tutto il tempo, svegliandosi subito prima di pranzo, farsi un pranzetto di mamma, per poi permetterci di pranzare al Monteselva, sulla strada subito prima di Poggio Picenze. L' idea era di pranzare alla Locanda della Posta di Poggio, ma non ci siamo arrivate. Il Monteselva è stato una sorpresa piacevolissima, per la prima volta nell' Abruzzo interno vedo servire piatti con un minimo di decorazione, e pure fatta bene. Madò, dove non arriva la civiltà.
Io ogni volta che torno in Italia a Ofena ci passerei un po' di giorni, ma ci vuole la compagnia, o un progettino. Intanto ci sono andata, e già solo quello mi arricchisce, non so come spiegarlo.
Tutte le piane e il vallone erano coperti di mandorli fioriti. Fra un po', prima di Pasqua, fioriranno anche gli alberi di Giuda, con i loro mazzetti di fiorellini fuxia che spuntano persino dal tronco. Appena torno a casa riesumo una foto dei mandorli fioriti che Stefania mi mandò un po' di anni fa e vi faccio vedere.
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