Tra i corti presentati questo weekend alla rassegna CortibenCotti, quello che mi è piaciuto di più è stato Il supplente, del torinese (mi dicono) Andrea Jublin. si tratta di un corto nominato per gli Academy Awards, le statuette di zio Oscar, e non voglio sapere chi altri erano i corti in concorso, che questo è bellissimo.
Consiglio caldamente a Pythya, Profe e Sciura Pina di farlo vedere alle proprie classi, ma soprattutto ai propri colleghi.
Perché una classe scolastica, riproduce in piccolo le dinamiche di gruppo, i rapporti di potere e le frustrazioni o al contrario le piccole prese di posizione in nome del proprio orgoglio, che tutti ci ritroviamo tra i piedi nella vita, in famiglia, al lavoro, con i potenti.
Insomma, io non dico di più, voi andatevelo a cercare. Perché come ci ha ricordato Frans Weisz (mostro sacro della regia olandese, ma che nel 1960-61 ha studiato un anno al centro di cinematografia di Roma, in classe con Silvano Agosti e Marco Bellocchio tra gli altri, che comparivano giovanissimi nel suo corto) ieri all'apertura del festival, fare film brevi è difficilissimo. In un film lungo c'è sempre qualcosa di bello o che comunque può piacerti: un personaggio, una scena, l'apertura, la chiusura. Un film breve funziona o non funziona.
Di quelli di ieri, funzionavano quasi tutti. Andatevi a cercare su youtube "Le avventure di Bistecca" di Albert Figurt, e ne riparliamo.
Ma Il supplente a me, insegnante per fortuna mancata, è piaciuto un sacco. E non so ste sta su youtube.
2 commenti:
Ciao! Da me ci sono i risultati del concorso :)
forse non è stato colto un messaggio essenziale di questo corto ossia che la scuola, il mondo dei ragazzi è ancora un luogo in cui si può sognare, si puo sentirsi fanciulli sempre, infatti il finto supplente altro non è che un uomo d'affari che dal suo ufficio spia la scuola ed è talmante forte il desiderio di entrare o rientrare in quel mondo che lo spinge a fingersi un supplente. Io che sono insegnante affermo che stare con i ragazzi è un'esperienza bellissima anche se può esser difficile ed è comunque un mestiere che dà molto in cambio....
Posta un commento