martedì 22 aprile 2008

La vita è bastarda

Uno dei miei traumi storici ereditari è quello delle giovani vedove. Nella mia famiglia ce ne sono state un paio, con bambini piccoli, che se la sono cavata egregiamente dal punto di vista pratico, ma sanno solo loro e i loro figli il prezzo pagato.

Oggi, passando a prendere Ennio al doposcuola la maestra Bianca dell'asilo si affaccia alla finestra per fare lo coccole a Orso. Poi abbassa la voce:

"Hai sentito del papà che è morto?"

Oddio, chi? Che qui ci conosciamo quasi tutti.

"Il papà dei gemelli X e Y del gruppo 5".
"Il marito di C?"

Proprio lei. La nostra carissima logopedista e vicina. Rientrata a casa dal lavoro per trovare i gemelli a letto a dormire e lui sul divano. Così.

Quelle cose che non auguri a nessuno. Che speri non succedano davvero, che siano solo parte dei tuoi brutti sogni.

Ho solo voglia di starmene a letto a piangere.

Giovedi la cremazione e dalle 14 alle 16 ci si può fare le condoglianze al caffé vicino al cimitero. A me invece viene solo voglia di farle un pentolone di minestra e andare a casa sua a farle il caffé. Ho bisogno di rituali atavici.

A me per favore, quando sarà ora, fatemi la veglia in casa e venite a cucinare, mangiare, e farvi due risate alla faccia del mondo dopo il funerale. Laico.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

ok per cucinare, forse anche mangiare, sul farsi due risate forse pretendi un po' troppo...
Comunque si, la vita E' bastarda

Mammamsterdam ha detto...

Mai porre limiti alla provvidenza, io mi ricordo che all'after funeral di mio padre alla fine abbiamo anche riso tanto, rievocato cose belle ecc.

Chiara ha detto...

Lo stesso è successo dopo il funerale di mio padre. Abbiamo pranzato a casa con tutte le sorelle e tutti quelli che si sono trovati lì e lo ricordo come un momento gioioso, in cui si è riso eccome.

Anonimo ha detto...

anche dopo il funerale di mio zio non abbiamo potuto fare a meno di scambiarci battute ricordando le sue, che ha continuato a fare fino all'ultimo. ci sono persone che quando se ne vanno si lasciano dietro una scia luminosa che continua a brillare.

il pentolone di minestra mi sembra un'idea splendida.

Anonimo ha detto...

è bello, questo conforto finale per chi resta. chi va via, che vuoi, se ne è andato. poi, se va via all'improvviso, è stao fortunato, in fondo, ha vissuto fino alla fine senza rendersi conto che andava via... il brutto è per chi resta, ed è lì che è bello avere amici...