domenica 27 luglio 2008

La dura vita delle madri al mare

Uno pensa: beate le madri di bambini piccoli che vanno al mare mentre il padre lavora duramente per raggiungerli solo quando ha le ferie. E non si rende conto che andare al mare da sole con i bambini è come stare in miniera. E poi non hai le tue cose, le comodità, la lavatrice, a volte neanche l'auto, i bambini si straniscono, non mangiano, non dormono, rompono ecc.

Però si divertono tanto, ad intrattenerli come si deve. e il mare gli fa tanto bene. A volte una fa l'errore di portarsi la madre, pensando di avere un aiuto, o almeno qualcuno che ti dia un cambio per fare, che ne so, una spesa con calma al supermercato, vedersi con un'amica, un pisolo in santa pace. Macché.

Poi il caldo rimbecillisce e i neuroni materni funzionano a mezza velocità. E le tentazioni sono tante e bisogna arginare tutte le erbavoglio dei figli, che costa tanta fatica.

E il peggio cominicia quando cerchi di organizare qualcosa di carino per i figli. Tipo andare al circo.

Allora, l'altra sera ho avuto l'idea di portarli al circo insieme all'amichetto Leo, che è un bimbo, per ia fortuna, dolce e tranquillo. Prima, recuperarli per vari punti dell'albergo (Leo stava seduto nella hall in paziente attesa, dio lo benedica).

Trascinarli al parcheggio ("Mamma, ho paura, qui è buio, c'è il mostro"), caricarli in macchina. Colta da pensiero improvviso.
"Bambini scendete, andiamo prima a fare tutti la pipì" e meno male che me ne sono ricordata adesso.

Risalirli in macchina dopo la pipì. Partire, cercando di non ammazzare i gitanti sul lungomare. Arrivati al circo, presa visione della coda kilometrica alle casse, cercare un parcheggio. Trovatolo, lontano, si cammina verso le casse. Si parcheggiano i figli nell'angolo a fianco delle casse, tenendoli d'occhio a distanza mentre si intrattengono per conto loro. Nessuno scappa, per fortuna.

La coda si muove, la palma sta di mezzo, inciampo in una signora per cercare di vedere oltre la palma come va, mi scuso e mi raddrizzo, attraversiamo un buo tra palma e pitosforo e inciampo di nuovo, sbregandomi contro gli spuntoni della palma, mi scuso.

Perdo di vista Leo.
"Signora, mi tiene il posto per favore, non vedo giusto quello che non è mio?"

Mi avvicino, Leo rientra nel campo visivo (era coperto da qualcuno). Mi rimetto in fila, reinciampando nella radice di pitosforo.

"Vuoi che ti prenda io i biglietti, così li guardi con calma?" offre la vicina pietosa.

Il complesso di Superwondermamma che si annida in me vorrebbe ringraziare dicendo che me la cavo da sola. Ma le vacanze servono anche a rinsavire. Ci penso, sarei per un si, ma devo giustificarmi mentalmente.
"Ma si, grazie, che stasera mia mare è uscita con le sorelle e quindi sono da sola".

Le reazioni che una frase innocente può scatenare nei soggetti predisposti!

Si volta di colpo un'altra signora davanti a me:
"Hai perfettamente ragione, anch'io ho portato mia madre con l'idea che mi potesse aiutare, ma ha 70 anni, non se la sente, e così devo fare tutto da sola e in più occuparmi di lei".

Come la capisco.
L'altra vicina accompagnata si rallegra che almeno lei ha qualcuno che le controlla i figli durante la coda. Io decido di accettare l'aiuto, apro il portafoglio, e scopro di non avere soldi. Porc. Li ho nei pantaloni. Che sono in albergo. tutta copa del fatto che in estate preferisco non portar borse ovunque e avere le mani libere. Ben mi sta.

Esco dalla fila, recupero i bambini, ricamminiamo verso il parcheggio e per fortuna ho l'ispirazione di proporre una gara e tutti corrono alla macchina invece di trascinarsi. Poi Orso piange perché è arrivato ultimo, Ennio perché si è fatto male e ha dovuto interrompere. Dichiaro tutti vincitori a pari merito: Leo per meriti sportivi, Ennio per infortunio, e Orso per carità cristiana.

Partiamo, abbandoniamo il lungomare, trovo subito un bancomat, faccio rifornimento, torniamo di gran carriera al circo sperando di ritrovare il nostro parcheggio. Invece no, meglio, ne troviamo uno liberatosi di fronte alle casse. Le casse sono vuote. Corriamo a far biglietti, paghiamo la metà di quello che pensavo, entriamo che il corpo di ballo sta facendo il balletto di benvenuto, troviamo persino, in un angolo estremo, 4 sedie tutte accanto e per quasi due ore ci divertiamo da matti.

E memori delle istruzioni ricevute, i bambini non mi chiedono niente. Né le lucine, né i regali, un tentativo di zucchero filato viene stroncato ricordandogli che se si comportano bene gli si compra il gelato buonissimo alla fine. Beviamo acqua, rientriamo stanchi ma felici, e anche questa serata è andata. Domani sveglia alle 6:45.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

sei il mio mito! grande mammamsterdam!

Anonimo ha detto...

Ho sempre pensato che fare la mamma sia dura, tu me lo confermi...... però sei troppo divertente!
Niki

Costanza ha detto...

io sono una di quelle che al mare sono da sole, senza madre al seguito. ma, nonostante le difficoltà organizzative, dico che è meglio così. i pochi tempi morti, quelli in cui per miracolo si addormentano presto alla sera, sono tutti miei, per godermi il silenzio, un film o un libro. e dopo una settimana solo con i figli, mi sono sentita rigenerata.

Mammamsterdam ha detto...

@Italianmom: che bello sentirti, allora sei rientrata? e poi scusa, sai, ma tu sei il mio modello di madre eroica, mi sa che non conti come madre tipo al mare :-);
@niki: è dura come lo sono tutte le cose appassionati della vita. Però ci si diverte anche tnto. Scialmente adesso che i miei bambini sono sempre più interattivi, pensa che mi sfottono pure.
@wwm: grazie ma stiamo attenti a non creare un culto della personalità? Che io ono tanto vanitosa...

Chantilly ha detto...

sei assolutamente geniale.
ho letto tutto senza prendere fiato, (mo mi accascio) scrivi benissimo e rendi l'idea. merito a tutte le mamme sole con bimbi al mare. ora vado a dare a tutte un bacino sulla fronte (che mi prendano per maniaca?) a te, un bacione, visto che oltre che fare la mamma al mare, hai trovato il tempo di scriverci un reso conto memorabile. BRAVISSIMA!!

Chantilly ha detto...

ciao,
mi parte il computer mentre scrivo, percui magari ricevi due commenti da parte mia.
complimenti, sai che ho letto il tuo post tutto di un fiato, sei geniale nella scrittura, e complimenti per il tuo sangue freddo davanti alle situazioni marinare-circense con bimbi. sei assolutamente geniale!

Burde.it ha detto...

ehi ba, tu sei al mare in italia mentre io ho spedito mia moglie in germania dai suoceri sul mare del nord. adesso gli invio il tuo post così si tira su di morale...