domenica 22 giugno 2008

Pubblicità

La maggior parte delle pubblicità in Olanda ha questo sottotono ironico, sarcastico, che gioca con la doppiezza delle situazioni. Non hanno rispetto e paura di niente, in particolare dei temi politically correct.

E in un paese che si regge su birra, banche ed assicurazioni, chi avrebbe mai potuto pagarsi i migliori spot, se non le società di assicurazioni?

Anni fa ci fu tutta una serie di pubblicità della birra Bavaria: persone impegnate in qualche impresa impossibile, che all'inizio le vedi far qualcosa che sembra normalissimo, poi il campo si allarga e ti rendi conto della titanicità della cosa, e forse a quel punto se ne rendono conto anche loro, che decidono di prendersi una pausa ed ecco che spunta il pay-off: Ecco fatto, e adesso una bella Bavaria.

Questo format venne rilanciato al pubblico con un concorso a cui spedire fotografie che stessero bene con questo motto e con tutta l'idea dell'impresa titanica da risolvere, e ne vennero fuori cose belline, che poi hanno trovato la strada sui media. Sparagn' e cumbarisc', si dice dalle mie parti, fai bella figura e risparmi pure.


Un altro campione è Centraal Beheer, una grossa assicuratrice che ha la sede in the middle of nowhere tra i boschi di Apeldoorn. Da ventitré anni il loro pay-off è: Chiamiamo un attimo Apeldoorn, che è diventato uno di quei posto che nessuno sa di preciso dov'è, tipo Voghera o Domodossola, ma che è sulla bocca di tutti.

E vai allora con film che mostrano o suggeriscono catastrofi epocali, in cui, al momento della realizzazione del dramma in tutte le sue proporzioni, appare il pay-off: Chiamiamo un attimo Apeldoorn e tutti si rilassano, che se ci mette mano Apeldoorn vedrai che finisce bene (questo, ricordiamocelo, è il paese dove le assicurazioni hanno persino le assistenti sociali che vanno a prelevare in paesi lontani quei turisti stressati che lontano da casa danno di testa per le grandi differenze cultural-climatiche, per dire che vanno a Napoli e si seccano perché nessuno fa la fila alla posta, e vanno presi per mano e riportati al sicuro. Più regolare i treni dei gessi, i treni in cui tutti gli sciatori infortunati e ingessati vengono comodamente riportati a casa).

Ultimamente però Apeldoorn ha fatto una cosa meno furba: ha censurato un filmino che nel frattempo su youtube sta facendo furore (e finché non capisco come appiccicarcelo direttamente vi tocca cliccare).

http://nl.youtube.com/watch?v=_phH_-e1jTM

Eva è nell'Eden, si guarda intorno, vede i passerotti che amoreggiano e pensa "anch'io". E a quel punto le arriva Adamo in costume adamitico, lei gli ispeziona il pacco sotto la foglia di fico... e poi, delusione e la povera riesce solo a dirsi che deve assolutamente chiamare l'assicurazione, che così non va proprio. Guardatevelo, tanto non è parlato.

Perché ha fatto scandalo? Non per i contenuti, che ci vuole altro. All'ultimo momento, infatti, un membro della direzione centrale ha frenato dicendo che un film del genere poteva disturbare un paio di categorie, prima fra tutte i protestanti (e che vi credete, perché sta in un paesetto di provincia la sede centrale? Ma Max Weber, L'etica protestante e lo spirito del capitalismo ve lo siete mai letti? Ecco, stanno tutti lì in provincia a farsi i soldi e a scandalizzarsi del malcostume imperante).

Adesso il gran casino. Il film l'hanno visto tutti comunque, l'agenzia pubblicitaria sta facendo un'inchiesta interna per trovare la talpa, il tema del film, si è scoperto che l'aveva inviato un paio di anni fa un informatico di Rotterdam per una gara indetta dalla compagnia e che l'agenzia se l'è riciclata anni dopo paro paro, i consumatori parlano di censura e questa in Olanda è una parola proibita che sta danneggiando l'immagine dell'azienda.

Fossi in loro, quasi quasi, chiamerei l'assicuratore.

PS altri filmini carini su youtube li trovate digitando il nome dell'assicuratore +:
Wesp: la sfortuna della vespa
Skieen: gli sciatori fighi che bevono campari

e comunque sceglietene un po'a caso che sono bellini tutti.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Senti, da quando leggo queste cronache etologiche olandesi non riesco più a salutare il mio amico naturalizzato marchigiano Willem con naturalezza. Quando lo vedo mi vengono in mente le finestrone, il rapporto tormentato con l'esternazione dei sentimenti, il water col gradino e d'ora in poi anche la foglia di fico di Adamo... O___o'

Mammamsterdam ha detto...

Oddio, proprio oggi che mi sono decisa a farne un'etichetta Inter-cool-turalità, tu mi esci con le cronache etologiche che mi piacciono pure assai e ti ruberei.

povero amico Willem, magari conviene anche a lui telefonare un attimino ad Apeldoorn? chiediglielo, magari è ancora assicurato.

Tra parentesi, questo è anche il caso in cui un pay-off di successo oscura l'azienda. A un certo punto tutti lo conoscevano, ma non sapevano esattamente a quale assicuratrice si riferisse di preciso.

Anonimo ha detto...

io ne avevo visto un'altra versione un po' "diversa"...

http://www.youtube.com/watch?v=rU30H0rkymY

Anonimo ha detto...

ah, l'hai ricevuta la mia mail?

Chantilly ha detto...

ciao,
ho sempre trovato terribilmente interessante le pubblicità (quella da tv e soprattutto quella da radio). è molto bello quando si vedono rassegne di pub da tutto il mondo e si vede il modo completamente diverso nel presentare la stessa cosa.
buona settimana.

MarinaV ha detto...

Il link tuo e quello di farouchegrande sono della stessa versione.

Paola ha detto...

Bellissimo il tuo blog. Da brava recente immigrata me lo sto praticamente leggendo tutto :)

Una cara amica, prima che mi trasferissi definitivamente nei Paesi Bassi, tentò di spiegarmi la mancanza di political correctness olandese, dicendomi che qui vige il culto della libertà personale assoluta, quella che mi permette di prendere per il culo qualunque cosa, visto che (o proprio perché) posso. Ti torna il ritratto?