mercoledì 23 febbraio 2011

One horse open sleigh


Prima esperienza sciistica della famiglia Diga, e ci è venuta voglia a tutti di ripeterla seriamente il prossimo anno. pure il capo, che non ha mai sciato, e io che ho preso un paio di lezionib 28 ani fa.

Ieri abbiamo fatto la gitona in slitta a cavallo, the one horse open sleigh con il capo che reggeva le torce.

Il cavallaro mi ha raccontato di aver fatto per quattro anni la stagione in Italia, tanto tempo fa, con un tale Marini che reclutava tagliaboschi, li faceva arrivare a Civitvecchia e poi sulle montagne
" Erano monti vulcanici" mi raccontava lui.

E poi? Mah, poi Marini che era vecchio è morto e uno giovane che a volte an=dava da lui, non gli dava affidamento e non sono pi`¨tornati. Quello giovane era avvocato ma pensava pi`¨alle ragazze che al lavoro.

Arrivati a destinazione, dopo esserci fatti la pista p[arallela al fiume e tra gli alberi, c' erano due fuochi accesi e i bambini se ne sono presi manu militari uno. Su quello poi abbiamo arrostito le fette di pane, mentre sull' altro arrostivano salsicce e li di pollo. Il padrone ha tirato fuori una bottigliona di wodka aromatica fatta in casa e ci passavamo il bicchierino come dei cospiratori(tanto l' alcol disinfetta).

Il nostro slittarolo si è messo a cantare accompagnato da una signora, e poi a raccontare storielle che magari non sono granchè come umorismo, ma il dialetto fa tanto, sempre, per queste storielle. Qualche canzone la sapevano anche i bambini. Gli ho chiesto di cantare l' unica canzone gorala che mi veniva in mente, " Montanaro, finchè la nostalgia", che insieme ai suoi racconti mi ha fatto capire meglio quanto anche queste zone fossero estremamente povere fino a poco tempo fa. Va bene la roba, va bene la terra, va bene le bestie, ma questi contadini polacchim, specie quelli che non stanno in montagna e non hanno 3/4 dei paesani in america, sono davvero arretrati, ignoranti, manipolati dai preti e fanno un figlio dopo l' altro.

Mi raccontava un' amica che anni fa, ala fermata dell' autobus, ha visto la vecchietta che gestiva il chiosco accanto forare con l' agop tutti i pacchetti di profilattici che aveva in bottega perchè il parroco aveva detto che `e peccato.

In quest' ottica, anche se adesso con gli impianti da sci tutti lavorano e bene con l' indotto turistico in estate e in inverno, con le colonie di bambini e tutto il resto, la base è sempre quella. Lo dimostra la figlia dei miei padroni di casa, una ragazza intelligente, laureata, che avora bene e da matti, ma no trova un cencio di uomo da sposarsi perch`' nessuno è al suo livello e non sa assolutamente di cosa parlare con i ragazzi di qui che si ubriacano come i loro nonni e bisnonni e questa è tutta la grande soddisfazione che hanno dalla vita. Non hanno di pi`¨perch`' no lo cercano.

Ora senza fare della sociologia da mercatino dell' usato, so che questo non `e solo un problema polacco o dei montanari. Solo che mi piace sapere sempre chi siamo e da dove veniamo e anche se adesso qui c' è un gran benessere e grande imprenditorialità, se i ragazzi semplicemente non danno retta al prete e scopano e fanno i figli che vogliono loro (quante coppie della nostra età vedo a colazione con dei ragazzoni di figli e figlie, perchè contrariamente a noi li hanno fatti a vent' anni, grazie a certe vercchiette del chiosco, magari) nonn camboiano le finalità e kle esigenze che hai dalla vita. E questo mi sembra un grosso spreco umano.

comunque ieri poi al ritorno il nostro lanciava proposte ai compari perchè cantassero Sokoly e questa la so anch' io e persino il capo sa il ritornello e faceva ' hej, hej' al momento giusto come un vero montanaro, e pi¨`intonato del nostro.

Allora ho proposto io Sla dzieweczka do laseczka, il cavallaro mi ha seguirta e questa la sapevano anche i bambini.

Mi mancavano solo le cantate intorno al fuoco? Le ho avute in slitaa.

Adesso aspettiamo l' ultima lezione dei bambini, Bogdan si ricordava benissimo orso e gli ha detto immediatamente: se a me no mi ascolti come facevi con Ewa, col cavolo che andiamo col la seggiovia.

Dopo ci ha aggiunto una botta di learning by challenging: sulla risalita lo sfidava a fare tutte le cretinate e [eggio che `orso faceva di suo invece di guardare in alto e andar dritto: lo chiamava e alzava unio sci per fargli vedere che si poteva fare anche cos`^. Orso l' ha imitato con entusiasmo, si è schiantato quel paio di volte, si è divertito e ha capito quando è meglio dar retta al maestro e quando no.


Decisamente c' è della pedagogia anche dietro i maschi cazzoni, quando si ritrovano tra di loro e si riconoscono.

1 commento:

luby ha detto...

ho quasi 33 anni,a giugno matrimonio,forse figli per il prossimo anno...e mi domando a volte se essere "montanari" sia un pregio...
vado a giornate,oggi vorrei essere ignorante,fare come lo struzzo,domani no,vorrei essere tuttologa,pormi domande improbabili e cercare ovunque le risposte.
questa mia vita è bella,ma a volte mi chiedo...a che costo?
perchè per avere tutto quello che ho,per essere tutto quello che sono non ho più tempo?
ecco,in quei momenti vorrei essere la moglie di un montanaro,pensare ai miei tanti figli e a far trovare a tutti un bel pasto decente e non rabbattarmi per creare una cena in 15 minuti e solo per due persone pergiunta!
per fotuna ho la mia amata pentola a pressione,ma a volte vorrei fare anche io un pasto impiegando 3 ore di cottura,così,solo per il gusto di farlo,di godermi una ricetta che mia nonna faceva così!"che così va fatto" diceva...e la ricordo sempre calma e serena lei...
sono in una fase di svolta della mia vita,oggi mi becchi out...il mio lui stà decidendo due cose che ci cambieranno la vita...e sciare come cucinare,mi rilassa,mi fa riflettere.
mi ricarica mentalmente!
ecco,ora vorrei stare sulla neve,con il mio caschetto nuovo fiammante,dove ho attaccato due orecchie rosa(che infantile è?),con il vento freddo che mi spacca la faccia ed il cervello al caldo del casco in cui riflettere e allo stesso tempo pensare al niente!