" Sbrigati con il pigiama e io intanto comincio. C' era una volta un bambino carinissimo, buono e simpatico. Ma quando si arrabbiava..."
" Aspetta, Ennio non c' è" .
" Ma Ennio il primo pezzo lo Sa" alzo la voce verso l' altra camera " Ennio è vero che la sai?"
" Si" lo sentiamo ridere sotto i baffi.
" Insomma, questo bambino quando si arrabbiava, urlava, picchiava per terra, sbatteva i piedi, faceva tre scorreggie di seguito, si voleva ammazzare. La mamma non sapeva mai cosa fare, diceva: ma perchè si arrabbia? Ma io gli voglio bene e poi invece mi arrabbio pure io e io n voglio arrabbiarmi" .
Mi ascolta attentissimo, a volte ridacchia.
" E questo povero bambino, neanche lui si voleva arrabbiare, ogni volta diceva no io non mi arrabbio. Pero la rabbia che era nella sua pancia comicniava a srotolarsi, così" gli tocco la pancia e gliela massaggio in modo circolare.
" E la rabbia cominciava a salire e lui si diceva NO, stavolta non mi arrabbio, ma poi la rabbia usciva, e lui urlava, pestava i piedi, faceva i rutti"
" I rutti" ripete deliziato.
" E insomma, tutti erano un pochino scontenti, perchè questo bambino era veramente buonissimo e simpatico, ma quando gli saliva la rabbia. La mamma gli diceva/; vestiti, svegliati, mangia, mettiti la giacca, e lui NO e si arrabbiava e allora si arrabbiava anche la mamma, ma poi le dispiaceva. Poi la mamma ha pensato che il problema è che i grandi non si ricordano bene cosa pensano i bambini e allora è andata a chiederlo a un altro bambino" ma secondo te perchè si arrabbia. secondo te, Orso, perchè?"
"Non lo so".
" Ma tu pensi che quando quel bambino si arrabbia gli fa piacere se gli danno un bacetto?"
" Si" .
" E allora questo è il trucco che hanno pensato a casa: quando quel bambino sentiva la rabbia che gli saliva nella pancia andava subito a farsi dare un bacio, dalla, mamma, dal papà, dal fratellino. Si metteva a urlare: presto, presto, un bacio, prima che mi arrabbio, e glielo davano e così la rabbia non gli usciva più dalla pancia. E così erano tutti contenti e lui non si arrabbiava più e neanche la mamma" .
Bacio.
"Lo vogliamo fare anche noi?"
"Si".
"Allora adesso dormi" .
Stamattina me l' hanno ricordato al momento di baciarci prima di uscire.
" Mamma, ma Ennio dice che quel bambino sono io" .
" No, come ti viene in mente? Quello `e il bambino della storia".
" Oh, fa Ennio, ma io avevo capito che..."
Gli accarezzo il braccio, gli strizzo l' occhio, lo bacio.
Oggi siamo convocati dalla maestra di Orso che si sta preoccupando per lui, speriamo bene. perchè queste convocazioni laconiche senza dirti di che si tratta a me mettono l' ansia.
E questi due testoni di figli che da alcune sere fanno le 10 prima di addormentarsi, me la fanno venire ancora di più.
2 commenti:
E' pesante pensarci, è una situazione che prende motlo spazio nel personale di ognuno di noi, si rivivono momenti angoscianti, ma poi mi chiedo, ninete c'è poco da dire, è un vecchio porco. PUNTO E BASTA!
ehhhhhhhhh hai voglia....aspetta a vedere quando cominciano ad arrivare brutti voti, note e castighi x il comportamento, l'espulsione dalla gita.......che fatica con questi ragazzi!!!
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