lunedì 17 gennaio 2011

Si ricomincia con la sindrome del fighetto

Andare in fiera con tutta una serie di amiche che come te fanno tutti altri mestieri, ma ci siamo andate lo stesso, e che vedi sempre troppo poco è un bel modo di scambiare mezza chiacchiera nel tragitto dalla fiera al treno, forse farci scappare una cenetta tardissima, sicuramente di non arrivare mai a bere qualcosa insieme come nei programmi iniziali.

È un modo per rincontrare un sacco di gente che eoni addietro hai conosciuto di vista per lavoro, è un modo per conoscerne di nuovi e riconoscerne di sconosciuti (il figlio dell' amico di mio padre o il ragazzo della pizzeria dove andavo sempre da studentessa con Vic e il legittimo).

A una fiera del turismo poi è sicuramente un modo per decidere cosa farai queste vacanze (scambio casa con la Sardegna, se la cosa va in porto), per tirar giù dal soffitto un pacco di depliant bellissimi di una vita precedente e un sogno arenatosi (quello dei workshop di cucina in Abruzzo nei quali avevamo investito tanto e poi rinunciato per eccesso di vita e clienti) per renderti conto che quello che non puoi fare da sola forse si può fare in cinque. Sorprendendoti che quei depliant non li hai buttati prima del trasloco come credevi, ma c' è forse un senso nelle cose. (rendendoti anche conto di quanto cavolo fossero belli quei depliant e di quanto, in anni precedenti e prima di rinchiuderti nel tuo guscio, di come avessi un' azienda seria e che te la sei ridimensionata tu con le mani tue per goderti i figli).

Tornare a fare la hostess per pochi giorni, cosa che non facevi da almeno 15 anni, e divertirti, e renderti conto che nella vita si può fare di tutto e il contrario di tutto, basta fatturare e starci bene.

Che andare in fiera il giorno che non ti tocca con tuo figlio e spiegargli che se si fa un giro negli stand italiani e chiede in italiano se gli regalano un palloncino, sicuramente lo trovano adorabile e glielo danno, e vederlo tornare indietro con il megapallone delle sue brame ti spiega che anche lui sta crescendo. Che ci prende gusto a capire che gli offrono il succo di frutta, che le orchidee sono finite ma la signora gliene promette una per l' indomani se passo a prenderla
" Gialla, gialla è il mio colore preferito" e gialla fu.

Che scoprire che per gli amici da multinazionale che in between jobs e per uscire un attimo di casa mi hanno seguita in fiera visto che all' ultimo momento nessuno sapeva dove sbattere la testa per trovar gente e arrivano sempre da me a chiedere lumi, ecco per loro avere una SRL privata fa parte dei fatti della vita, come il mutuo e l' assicurazione sanitaria e scoprire che avrai anche avuto per 12 anni un' azienda seria, ma che inevitabilmente soffri delle stigmate delle piccole aziende che si fanno il culo ma non capiscono come gira il mondo, tipo, a caso, i tuoi.

Riferirlo alle nuove future socie, anche loro sas in due sorelle e constatare tra di voi che c' è sempre da imparare.

Mercoledi chiamo Pronumeris per farmi spiegare se potrò mai farmela anch' io la forma societaria BV come tutti i fighi, perche dopo la bicicarro, l'i-phone, il mac e le scarpe fighe, vuoi che una fashion-victim come me rinunci alla BV? Se poco poco me la posso permettere, peccato che per quelle non ci sono i saldi.

E arrivare a questa conclusione dopo aver detto si per affetto all' Abruzzo a un incarico meno qualificato dei soliti ed essermene pentita per tutta la settimana prima di farlo, dopo aver deciso che chissenefrega, certe fiere sono troppo belle per evitarle, dopo aver concluso che sono vent' anni che ci giro intorno ma che io in una vita precedente sul turismo e in particolare in Abruzzo so già tutto quello che devo sapere e perchè cavolo non ho fatto quello per mestiere (perchè soffro ancora dei traumi dei miei genitori), non so, credo di avere materiale per lavorare su me stessa per almeno altri 9 mesi.

Se non che fra due mesi c' è un' altra fiera e ho giå 3 committenti per quella, quindi per adesso si trotta, poi si rimugina. o meglio il contrario?

2 commenti:

sonia ha detto...

Anche noi, anche se senza fiera, abbiamo parlato di ferie ieri. Pensiamo alla Provenza, o comunque ad un giro in macchina per le statali, col naso all'insù e la sosta decisa dagli occhi.

Mammamsterdam ha detto...

Eh, io le statali le amo. Buon divertimento.