sabato 15 gennaio 2011

Get a life

Avvertenza: questo è un post autoreferenziale. Molto autoreferenziale. Ma contiene istruzioni utili a tutti.

Come tutte le persone che girano, di su, di giù, fanno cose, vedono gente (e si divertono, eh, mica mi lamento) capita che conosca persone che magari vogliono fare due chiacchiere o darmi e chiedermi informazioni e voi tutti, cari lettori del blog che mi avete scritto, sapete che dal vivo sono meno stronza di quello che sembra da certi post esasperati che a volte sfuggono pure a me (vedi alla voce: sono una donna non sono una santa).

I peggiori sono gli amici degli amici che non mi capitano tramite blog, perché
questa è gente di me in genere non sa niente, tranne che deve chiedermi del tempo e della fatica senza la certezza che si rivelino conoscenze piacevoli e istruttive.

Perché io in genere, perché è così che si conosce gente caruccia che ti fa poi piacere frequentare, amo conoscerli, chiacchierarci, ospitarli per periodi più o meno indefiniti, spargere la voce perché trovino casa e mi si tolgano di torno due mesi dopo, cerchino lavori belli o brutti, si licenzino dai lavori sfigati eccetera.

Lo facevano i miei genitori in modi ancora più estremi, lo facciamo io e il capo e ringrazio dio che lui da questo punto di vista la pensa come me. Se facessimo il conto degli sconosciuti che abbiamo ospitato senza saperne nulla, in certi periodi questi hanno superato gli amici che ospitavamo, perché poi è così che gli amici li vedi sempre troppo poco, se sei sparso ai 4 venti.

Allora, giusto perché tutto il lavoro faticoso che ho fatto su me stessa nel 2010 per stabilire dei confini mi venga semplificato, perché continuo a far fatica a dire di no, ecco i miei propositi che vi elenco qui davanti a voi come testimoni per evitare di cascarci di nuovo alla prossima e per ricordarvi di stare attenti a chi mi raccomandate, perché in questi casi tendo a dire di si a tutti per poi mordermi le mani.

- Sono una libera professionista, il che vuol dire che vendo il mio tempo lavorativo. Il mio tempo quindi costa soldi per tutto quelle attività che non mi arricchiscono di loro e diversamente (una serata di chiacchiere piacevoli non ha prezzo ed è la cosa più bella che mi danno gli amici).
- Già non ho tempo di vedere gli amici cari che mi vivono nel raggio della tangenziale di Amsterdam.
- Se mi dite: vogliamo prenderci un caffé e vi rispondo: perché non vieni invece stasera a cena, sul presto mi raccomando, sappiate che davvero mi fa piacere e mi costa un decimo dello sforzo organizzativo per venirmi a prendere il caffé da qualche parte. Non cominciate a formalizzarvi o a fare complimenti, ma sappiate che you get what you see, non necessariamente riesco a sgombrare il divano ma possiamo stare seduti a tavola fino alle 3 di notte dopo che ho fatto mangiare e messo a letto i figli.
- La mia vita non prevede sere libere o weekend, perché o lavoro tutta la notte o schianto a orario da neonati. Gli inviti a cena estemporanei invece mi permettono di andare a dormire a orario adulto, cosa che fa un gran bene al mio bioritmo.
- Nei giorni settimanali dalle 18 alle 21 non ci sono per nessuno a meno che non siano cose bellissime e creative e interessanti, o fatturabili. Meglio se entrambe.
- Il giovedì pomeriggio dalle 14 al momento in cui metto a letto i figli siamo presi dal coro, ma se siete ad Amsterdam Zuid un caffé o altre piacevolezze ci scappano sempre. Altrimenti mi trovate da Cristina (indirizzo: Overtoom 303) a bere te e sgranocchiar biscotti, che anche lei è una che va presa nei momenti di buco andandola a stanare.
- Il venerdì se non sto lavorando mi trovate tra Conservatorio e Biblioteca centrale tra le 16 e le 18. Vediamoci lì vicino.
- Nel weekend prendo solo impegni di lavoro o di famiglia (o volontariato che già ho), perché mi serve un momento non pianificato per lavarmi i capelli, fare la spesa, fare i bucati che non sono riuscita a buttare in lavatrice in settimana, godermi i figli nei modi che possiamo, preparare il lavoro per la domenica o la settimana successiva. In questi momenti in genere mio marito ha del lavoro anche lui o mi sta guardando i bambini se faccio dell'altro. per fortuna il supermerfcto davanti casa è aperto anche di domenica.
- Non costringetemi a pianificare anche le cose piacevoli: se volete invitarmi a cena dio ve ne renda merito ma vengo con tre maschi di cui uno non mangia carne e tre non bevono alcol. Tenetene conto.
- Se mi chiedete dei favori li faccio sempre volentieri purché non debba perdere tempo nella manutenzione: a casa mia gli ospiti ricevono una chiave, prendono e fanno e vanno e vengono come vogliono e dove posso li accompagno e li spupazzo nei buchi tra gli orari, ma non si offendano per le lenzuola plissé fresche di bucato perché qui non si stira. Il bagno lo laviamo quando possiamo o quando viene l'aiuto di casa. Se decidono di cucinarci loro qualcosa o rendersi diversamente utili, tipo aiutando con i bambini, non è richiesto ma graditissimo.

Tipo don Stalin che ho conosciuto e praticato per e-mail e il giorno che è venuto a trovarci l'ho scaricato in macchina dalla logopedista chiedendogli di riportarmi Ennio a casa alla fine e dandogli indicazioni sommarie su dove prendere l'autobus perché io dovevo lavorare fino alle 21, però poi doveva raggiungermi in centro e ce la siamo spassata fino alle 2 in un caffé con gli amici. Da allora deve solo dirmi: Transavia ha rimesso le offerte speciali che comincio a preparargli il letto, e proprio perché è lui gli stiro le federe.

Potrei aggiungerne altre, ma in realtà basta dire che se volete beccarmi il modo migliore è farlo quando sono già in missione perché non mi costa organizzazione extra e anche se da quanto detto sopra non sembra, in genere mi fa piacere.

Ma se state in giro, vi annoiate, non sapete cosa volete dalla vita ma basta che ci pensi qualcun altro, volete qualcosa da me ma alle vostre condizioni, io non ce la faccio.

Nello specifico se vuoi che ti sistemo la vita perché ti annoi e ti devi riorganizzare la tua e tendi a lamentarti o a sfruttare bellamente gli altri, e se dico che sto da una settimana chiusa in fiera, che mio marito sta facendo i salti mortali con i bambini, che sabato mattina sono a casa ma sono presa dal fornire letti rifatti e mutande pulite al gruppo, che la settimana prossima lavoro tutte le mattine e i pomeriggi ho i figli e perché non vieni il 28 a teatro che ci sono un sacco di altre persone che potrebbe farti piacere conoscere visto che sei appena arrivata e non hai altro da fare e vorresti conoscere gente, quello che non devi dirmi è:

"ma io sono un tipo all'antica e vorrei conoscerti prima di persona, e perché non ci vediamo sabato per un caffé, e secondo te come devo fare per riprendere la mia attività ad Amsterdam (impara l'olandese e fatti un corso di specializzazione da due anni, è la risposta, poi se ne riparla) e perché non mi hai mandato la mail con gli indirizzi dei colleghi che hai detto di conoscere (perché sono rientrata stanotte al'una, mi sono svegliata alle 7 per preparare Ennio per il calcio, mi ha risvegliato il capo 20 minuti dopo per chiedermi le tessere dello zoo, poi Orso che aveva freddo è venuto a scaldarsi e farmi le coccole, ho fatto i lavori di cui sopra e preparato il pranzo e davvero dovevo uscire mezz'ora fa ma volevo lavarmi i capelli prima e rientro stasera già mangiata con Orso a cui devo anche sistemare un appuntamento domani perché io e il capo lavoriamo entrambi, e la mail ancora non la voglio leggere ma intanto meglio che scriva questo post)"

Ecco, cara amica della conoscente che non vedo da 12 anni e non sento a parte la mail in cui annunciava la tua esistenza e mannaggia a me che ti ho scritto, non inchiodarmi al telefono mentre sto in fiera e già non sento nulla ma dovrei lavorare, non mandarmi 3000 sms e richiamami quando ti sei rifatta una vita e mi vuoi invitare a cena un giorno che non ho voglia di cucinare, perché dalle premesse mi stai di un antipatico che è meglio se non ci conosciamo.

Poi mi passa, ma intanto l'ho detto.

Che poi in questo paio di mesi se proprio devo perdere del tempo a fare la manutenzione a qualcuno, meglio che sia il capo, che ne ha un gran bisogno.

14 commenti:

emily ha detto...

uauuauauau mi sono fatta due risate...e che ne dici degli ospiti che arrivano la sera di capodanno ahahhaha????
e io che stavo x mandarti mia suocera xkè vorrei che trovasse qualcun altro a ui rompere le palle, che ne dici posso mandartela? le insegni la lingua, le trovi casa e lavoro? insomma che ci vuole? tanto tu nn hai niente da fare!
povera barbarella, sei circondata da gente maleducata ma sei anche tu che devi assolutamente imparare a dire di no, mettere i paletti e a considerare preziosissimo il tuo tempo!
un abbraccio

Anonimo ha detto...

Evvai!!!! hai trovato la cozza vedo!! Congratulescions ho la sensazione che capiti a tutti prima o poi ... hai TUTTA la mia simpatia, giuro!

:-) /graz

Pythya ha detto...

Mannaggiasec'hairagggggione. Devo imparare pure io. Hai ragione, hai ragione.
E fai bene
Ciao a presto.
Ho finito di leggere tutti i libri che mi hai lasciato quest'estate, ora in blocco li ho passati a mia madre che se li sta leggendo. Poi fammi sapere dove te li devo scaricare. Scusa se approfitto del tuo blog per i messaggi privati. ma oggi vado di fretta, padre e figlio sono schiantati a letto e io ne approfitto per leggere e fare le cose che non riesco a fare, come leggere il mio quotidiano a cui sono abbonata on line, e apssare velocemente in rassegna il tuo blog
CIAO CIAO

Byte64 ha detto...

A buon intenditor... hahahaha!

Oh, hai fatto passare la voglia anche a me di ospitare l'amica della tua conoscente da manutenzionare!

:-D

Mammamsterdam ha detto...

Byte, attento che te la mando davvero.

Pyth, facciamoci i controlli incrociati quando sembra che stiamo per ricascarci e i libri fanne quello che vuoi, regalali a chi vuoi, magari a Colligere.

Graz è così, se una non si sa fare i fatti suoi per eccesso di simpatia e vitalità poi si ritrova le copie eccedenti del libro dell'amica in casa con l'incarico di riportargliele, gli ospiti nella casa delle vacanze e varie altre robe.

Emily, ma sai, se è una festa programmata, che a casa mia sono sempre affollate, un ospite improvviso non mi sconcerta più di tanto. a tua suocera però preferisco la mia, senza offesa.

Però se non fossi così mica vi avrei conosciuto a voialtri.

Pentapata ha detto...

sei una linguista e lo so, ti invidio la capacità di sviluppare così diffusamente il concetto di 'fanculo. quando uno è un professionista si vede ;-)

mamikazen ha detto...

Un giorno ti racconterò della mia terrificante cozza, che è una cozza molto vicina e viene lanciata all'attacco a intervalli irregolari dalla sua perfida mandante (che NON è mia amica ma che NON posso mandare dove vorrei, anche se prima o poi ce la mando, giuro).
Ma mi chiedo: quelli/e che ti invitano a cose improponibili o cercano di incastrarti in attività o con persone e se non ci riescono cercano di inculcarti dei sensi di colpa da rovina dell'esistenza, loro, non ce l'hanno una famiglia/lavoro/casa/attività intelletual-manuali proprie da mandare avanti? Non si rendono conto di come sia un gioco di prestigio che manco houdinì, riuscire a mandare avanti decentemente la baracca?

Mammamsterdam ha detto...

Comunque ripeto Che tutti i soldi pagati à chi ci insegna à difenderci dai sensi di colpa sono ben spesi

Anonimo ha detto...

Come ti capisco...più che cozza la definerei una patella.
Vedi definizione:
La patella è un mollusco con una sola valva (gasteropode), provvisto di un grosso piede a ventosa che si fissa sul substrato roccioso in maniera talmente salda da risultare praticamente impossibile da strappare.
Esistono in tutti i mari del mondo circa 200 specie distinte di patelle, ma nel Mediterraneo ne sono presenti solo alcune.........

Compiendo piccolissimi spostamenti sulle scogliere in cui vive, “bruca” i microscopici ciuffetti di alghe, (fracassando seriamente i cabasisi di chi è colta da tremenda sciagura di entrare in contatto con tale specie).

Un bacione

Giulia

Costanza ha detto...

credo anche io che imparare a non ascoltare i sensi di colpa sia una delle più grandi conquiste dell'umanità, solo che non è facile da imparare. io però considero il tempo il bene più prezioso che possiedo, e dopo i figli che me ne hanno portato via la maggior parte, quel poco che resta è ancora più prezioso e potrei uccidere se qualcuno vuole ipotecarmelo... dei bei paletti piantati a dovere sono la sola ancora di salvezza.

supermambanana ha detto...

ricevuto forte e chiaro, ma non mi dai direttive sui mercoledi. Attendo, fiduciosa.

ziacris ha detto...

mi sono ribaltata dalle risate...ma sei impegnata come un cesso della stazione!!!!!

distrattamente me ha detto...

ma è assolutamente fantastico il tuo modo di vivere!!!!!!!!
ti leggo da un pò silenziosamente,e oggi volevo dirti che mi piace davvero tanto la vita che fai!!!che bella la tua energia!!!!
come si arriva a condividere cosi tanto la propria vita e la propria casa con altri?questa cosa mi affascina moltissimo...e mi piace un sacco!!!!!
un saluto da una lettrice distratta nonchè ex montanara abruzzese!!!:D

Mammamsterdam ha detto...

l pbello della libera professione è che ci sono settimane così in cui si schianta, e altre in cui si poltrisce e una cerca di riprendersi.

Poi tanto arriva il socio Ruvy che dice che da quando mi conosce è inutile che io cerchi di distoglierlo da un progrestto con la scusa che questo mese sono così impregnata, perché un momento in cui non lo sono lui non mi ha vista.

Il cesso della stazione ziaCris mi ha ribaltata.

Mambanan: io per te ci sono sempre, stai in Outlook. ops, forse mi sono scordata di dirtelo. Sai, è che ho avuto tanto da fare.

(Se non facessi andrei in depressione, ma questo si sapeva, vero?)