lunedì 3 dicembre 2007

Sinterklaas preview


È solo il 3 dicembre, Sinterklaas arriva il 5 a portare regali ai bambini e io ne ho già fin sopra ai capelli. Sabato festa con le due amichette preferite e rispettivi 4 genitori. Tre madri straniere che facevano del proprio meglio per integrarsi ed integrare i figli. La mamma polacca niente di che, san Nicola lo festeggiano anche loro. Ma la più convinta era la mamma iraniana. Lei, se le avesssimo dato retta era pronta ad affittare un costume e metter di mezzo qualcuno che si prestasse a fare il Sinterklaas con il librone dei buoni e dei cattivi. L'abbiamo ignorata finché non ci ha ripensato.

Il pomeriggio ho spedito i maschi di casa a fare la spesa (con la lista scritta da me, che a che serve una donna per una volta che non ci va lei?) così ho potuto impacchettare tutti i regali, precedentemente sempre da me comprati. E sono orgogliosa di me stessa perché ho pure scritto le rime in olandese per tutti, compresi i parenti che invece sono venuti domenica.

Perché quella di Sinterklaas, prima che il serpente si mangiasse la cosa e il marketing und consumismo prendessero il sopravvento, era la festa con cui gli olandesi hanno inventato il marketing. Famiglie povere che una volta l'anno volevano fare qualcosa di bello per i bambini con i mezzi che avevano e molta fantasia nel presentarli.

La cosa funziona così: il regalo vero e proprio costa poco, però va presentato con la cosiddetta surprise che non è una sorpresa. È una specie di conto profitti e perdite dell'anno passato. La susprise e relativa rima devono riferirsi ad alcuni aspetti del ricevente, con cui lo si vuole prendere in giro bonariamente (!) e/o fargli notare aspetti del suo comportamento, fisico, modo di fare ecc. suscettibili di revisione. Che dirvi, noi cattolici la confessione la facciamo in privato, qui gli sputtanamenti sono pubblici. O altrimenti a cosa credete che tutte quelle case olandesi con finestre enormi e senza tende a che servissero?

Insomma hai un nasone? Il regalo te lo avvolgono nel depliant di un chirurgo plastico e lo impacchettano in un nasone di cartapesta (e magari già che ci siamo ti regalano direttamente un Pinocchio o un elefante di marzapane) e ti scriveranno una rima otorinolaringoiatrica. Tanto per dare un'idea. Che tu magari abbia già per fatti tuoi il complesso del nasone e che avrebbero fatto meglio a farti la colletta per il terapeuta non conta, tanto è Sinterklaas.

Devo dire che le rime più perfine mi sono venute per i due padri. Quello in dolce attesa ha ricevuto un coniglio di marzapane, l'altro che è stato a sbronzarsi a Barcellona con gli amici una bottiglia di Martini, che era l'unica bottiglia intonsa che avevo in casa. Cose così.

Sul Sinterklaas con i parenti mi dilungherò un'altra volta.

1 commento:

MarinaV ha detto...

Wow, una foto! ma che meraviglia!