martedì 4 dicembre 2007

4 dicembre: santa Barbara

Santa Barbara che va per campi
va cogliendo le rose bianche
chiama Cristo e san Giovanni
che ci scampi dai tuoni e dai lampi


Oggi è santa Barbara, mio onomastico, come mi hanno appena ricordato la mia mamma e mia zia, e dedico questea poesiola che diceva sempre mia nonna Peppina, a tutte le omonime co-festeggianti.

Che con il catechismo preconciliare con cui sono stata cresciuta da nonna e zia Filomena (sono l'ultima della mia generazione, credo, ad aver sempre e regolarmente recitato il rosario in latino dall'età della ragione, e non me ne ricordo quasi nulla, tranne un paio di litanie) e l'accento abruzzese che chi non lo conosce non si perde molto, io capivo sempre Santa Barbara va peccando che foneticamente aveva più senso, e logicamente, forse anche, con tutti quei santi che peccavano, poi fulminati sulla via di Damasco si pentivano e diventavano santi.

Per dire, questo è il mio imprinting sulla santità. Che si fa ancora a tempo a diventarlo, mica ci si deve nascere. E proprio in un paese di calvinisti sono andata a finire. Il mio problema con l'Olanda si gioca tutto sulla predestinazione. Deo gratias.

PS: fiori, cioccolatini, auguri e regalini vari, che la jella di essere quella che fa i regali di Sinterklaas a tutti è che poi nessuno li fa a me, sono ovviamente tanto graditi. Ringrazio commossa per il pensiero.

1 commento:

Andrea Matranga ha detto...

AUGURIIIIIIIIIIIIIII !!!!.Ho visto per caso sul calendario che è santa Barbara e così eccomi quà! Tantissimi Auguri da uno sciagurato chef Palermitano.