giovedì 23 giugno 2011

Paura di volare

Bene, adesso l' abbiamo capito. Non è lo spirico anarchico e neanche quello di contraddizione, Non è che deve fare tutto a modo suo, non è che non sta a sentire. Orso ha semplicemente paura di sbagliare. Di confrontarsi. Se non ci pensa le cose le fa bene, se ci pensa troppo si spaventa e non si ricorda più come fare, perchè chiude proprio i portelloni hai voglia a guidarlo.

Il diploma di nuoto non l' ha fatto per questo.

Ci ha poi provato in tutti i modi anche con la presentazione orale (volontaria e facoltativa, ha scelto lui) a scuola, che lo abbiamo costretto a tutti i costi noi a prepararsela e la maestra a tutti i costi a tirarla fuori (oh, ragazzi, sa spiegare alla perfezione i 4 tempi del motore a scoppio, mica bruscolini).

Ieri è riuscito a farsi buttare fuori dalla prova generale del concerto del coro di domenica, cosa in sospeso fin dal concerto di Natale, e la maestra soffriva più di noi, con me che trovavo ottimo e giusto che si prendesse la responsabilità delle sue azioni e lui forse sollevato dal pensiero. Gli regalano però un biglietto per vederla.

Niente, Orso ha paura. Non è un sabotatore, o meglio, lo è nel senso che sabota solo sè stesso.

Adesso toccherà lavorarci, però come è bello avere certezze nella vita.

5 commenti:

polepole ha detto...

Ecco. Più o meno sto messa come lui. Bel modo di presentarsi, eh!?
:)

Bentrovata, ti seguo!
polepole

Owl ha detto...

Piacere, vengo da Pentapata e anch'io stp messa come lui :-DDDD

Piacere di conoscerti!

Amedeo ha detto...

Se ti può consolare, ero così anch'io da bambino. In realtà, la mia situazione era più specifica: già consapevole che mi piacessero i maschi - ma non consapevole che questo volesse dire potersi costruire una identità che oggi definiamo gay - cadevo nell'imbarazzo più assoluto quando mi venivano richieste performance universalmente riconosciute come maschili: calcio, botte, robe così. MI impallavo e trovavo le peggiori scuse per evitare, standoci malissimo. Sul resto, invece, ero una scheggia.
Con il tempo, l'esperienza e la cultura sto superando questi blocchi alla grande.
Una cosa, credo, dovrete fare: non fargli mai mancare la voglia di migliorarsi. Il resto lo farà da sé. :)

Anonimo ha detto...

io credo che la tua consapevolezza è un passo, il prossimo sarà farla prendere a lui: poter tirare fuori le paure è la cosa più utile (e difficile) del mondo. per fortuna che orso ha una mamma come te...

Mammamsterdam ha detto...

Cari, secondo me voi avete il grande vantaggio della consapevolezza, e delle volte identificare l' intoppo è la parte più difficile (infatti a questo povero bambino gli abbiamo attribuito le motivazioni sbagliate da una vita, ma adesso che lo sappiamo, andiamo).

E voi siete adulti e quindi in grado non solo di razionalizzare, ma anche cercare soluzioni. Per me è stato illuminante il resoconto di un corso di assertività fatto da una mia amica, mi sono detta: anch' io, anch' io, mi sono torvata una terapeuta in gamba e ci ho lavorato un annetto. Non sono uscita da tutto, ma alcuni strumenti per cavarmela nonostante me li ho trovati.

Spero anche voi troverete al pi`¨presto quelli che funzionano per voi.

Orso è Orso e non è che sia particolarmente fortunato con me come madre, ma con se stesso, perchè ha tante qualità splendide e io questi li vedo come momenti di crescita.

Anche il fratello ha fatto un gran bel lavoro e sviluppo su se stesso, anche se continua a dirmi che lui, contrastare le femmine grandi che lo terrorizzano dicendogli: ciao belle, oppure, come nella mia perfidia gli ho suggerito: ehi, ma hai le tette? dice che non avrà mai il coraggio di farlo.

Io aspetto e glielo dico, poi secondo me un giorno per amore di battuta qualcosa gli uscirà fuori e vedrà da solo quanto è facile, intanto ci stiamo facendo un mucchio di risate.