Per fortuna i mostri domani tornano a scuola, perchè come tutte le madri di figli in vacanza sanno, intrattenere la prole per 14 giorni di seguito da sola è una di quelle cose che dopo mi ci vorrebbe una settimana alle terme per riprendermi, invece no, mi aspetta la solita routine.
Saremmo dovuti andare in Abruzzo in spiaggia, cosa che, adesso lo posso dire, fortunatamente è saltata, dato il maltempo e l' insana idea di andare in campeggio. Il capo per motivi di lavoro e deadline, che sono quelli appunto responsabili del saltovacanza, in questi giorni lo si è visto poco e quel poco era preoccupante.
Io ho fatto avanti e indrè tra casa nostra e quella di santasuocera, visto che ho colto al volo l' occasione per far finire a Orso il corso di nuoto e prendere il maledetto diploma A che non se ne può più e non lo posso iscrivere a un corso regolare sotto casa fino a che non ce l' ha. Bene, abbiamo con l' occasione scoperto definitivamente che il ragazzo soffre di ansia da prestazione, non mettetelo a fare un esame che da il peggio di sè.
Ennio oscillava tra il martellamento continuo: "Posso andare da un mio amico? Posso giocare con X, Y o Z", quando tutti quanti, X, Y e Z figli di genitori olandesi che col cavolo che cambiano piani all' ultimo momento, erano già incastrati in piani vacanza inderogabili. La nostra salvezza sono stati l' amico N di madre neozelandese che abitano pure vicino casa e che siccome almeno quest' anno la megavacanza se la fanno in Nuova Zelanda in estatem erano anche loro qui in cerca di intrattenimento. E l' amico J di Orso, la cui madre oppressa tra sensi di colpa e sfrantecamento di maroni anche lei gradisce la presenza di un amichetto che distragga il pargolo dal fuoco di fila di domande e richieste permettendole, che so, di leggersi un libro mentre li controlla giocare.
Li ho portati al museo, allo zoo, all' Ikea (santa Ikea). A mangiare fuori. Sempre con lo sfrantecamento da esci, alzati, vestiti, mettiti le scarpe, sto uscendo, chi viene con me e la voglia di abbandonarli a se stessi, chiudersi in camera con un libro, un computer e gli auricolari e al diavolo l' esigenza tutta materna di portarli fuori a prender aria e scrollarsi di dosso le pulci la volta che sembra primavera ed esce un raggio di sole.
Trascinarsi due reprobi in giro quando hai l' emicrania pulsante e gli zuccheri a zero mentre litigano, si scocciano, si offendono, ti chiedono di giudicare e punire mentre tu vorresti solo deviare per la discarica comunale e depositarli el cassonetto rifiuti organici per quel paio d' pre di silenzio.
Quando vorresti approfittre delle vacanze e del primo sole per risistemare il giardino e cominciare a mangiar fuori, risistemare qualcosa per l' irrigazione orto, mentre il tuo secondogenito si appropria di mazzuolo e decide di fare a pezzi le piastrellone 60x60 avanzate dalla cucina e ccatastate in un angolo discreto del giardino, per ritrovarmi l' orto pavimentato a schiazze che mi schiacciano le cime di rapa e i pepoeroni proprio l' anno che ho protetto, non si sa bene in quale momento morto, le fragole e finalmente se ne mangia qualcuna senza che le facciano fuori le lumache come sempre.
Il tutto con due maschi giovani che remano contro e il maschio alfa che non c' è quando occorre ma che a programmi fatti avrebbe voluto aver qualcosa da dire in proposito e tocca andare di diplomazia, e non puoi neanche imitare l' amica preferita che il suo, di maschio, lo diplomatizza promettendogli a complete blow job per la qualunque, che poi non l' ho capito bene se sono promesse vane o no, visto che il figlio di 4 anni dorme appiccicato a cozza in mezzo al lettone e ogni proposta velata di dormire nel suo lettino appositamente montato a 50 cm (di più non ce ne sono) dal lettone suscita patemi vari e un aggravio di cozzaggine. Non la puoi imitare perchè la sola idea di dover promettere ancora qualcosa a qualcuno pur di veder accadere il minimo indispensabile quotidiano, no, non ce la posso fare.
Che a una certa età vorresti che certa gente si infilasse le scarpe da sè, desse retta, mangiasse quando una cosa gliela metti davanti e non sei ore dopo quando ormai se l' è bella che mangiata qualcun altro. che questo non è un ristorante à la carte, non è un giardino d' infanzia, non è l' ONU e signore ti ringrazio che domani mi si tolgono tutti di torno per quelle 3 ore e mezzo prima di doverli andare a riprendere a scuola e dare una mano alla suddivisione dei pacchetti delle foto scolastiche ordinate tempo fa e adesso mi ricordo che il modulo per figlio 1 io proprio non l' ho mai visto e le foto non gliele ho ordinate, meno male che ne ha un paio tra quelle in coppia con il fratello.
È la prima volta che non rimpiango che quest' anno le vacanze lunghe ce le danno a fine luglio. Mi serviranno tutte queste settimane per rirpendermi dalla vacanza breve di giugno. E così spero anche di voi, madri martiri italiane che invece avete appena iniziato.
9 commenti:
"la sola idea di dover promettere ancora qualcosa a qualcuno pur di veder accadere il minimo indispensabile quotidiano, no, non ce la posso fare"
questa me la segno...
MAQ
Inizierei con un bel
Amen per le mamme italiane...
e poi questa tua amica che svende blow job(s) mi fa proprio ridere,
ma proemtte e non mantiene o è pure onesta???
cmq ti capisco perfettamente :)
soprattutto la storia di portarli fuori che poi ti si ritorce contro!
e vogliamo aggiungere che e' saltata anche l'annuale (vabe mettiamola come tradizione anche se solo da 2 anni?) cenetta mammamsterdamsupermambanana, che mi han detto che la prox volta che torno ad amsterdam sara' next may? :-(
Ohhh come me lo ricordo ohhh si che me lo ricordo .... i figli crescono e le madri imbiancano in fondo è una bella prospettiva!!!
:-)))
Un abbraccio molto molto molto empatico!!
/graz
PS: cominciavo a preoccuparmi del tuo silenzio, vedo che ne avevo ben donde!! :-)
MAQ, me la devo segnare pure io, qui sto cominicando a fare liste delle cose che devono succedere e visto che fra un po' mi tocca leggere e sottoscrivere con i mostri l' impgno per il coro (fanno le cose in grande per responsabilizzarli) mi sa che ne faccio una pure io: mettere le scarpe nella scarpiera per non cercarle per 3 piani di casa tutte le volte che dobbiamo uscire, sparecchiare il proprio piatto, apparecchiare senza protestare, non rompete le scatole per cose che sapete che devono succedere e nons tiamo ogni volta a cercare il pelo nell' uovo, addormentatevi schiantando come me invece di correre e fare casino per due ore che poi la mattina no vi svegliano manco le cannonate eccetera.
Io me le scrivo.
@extramamma: ho assistito solo alla cosa confermata da un' altra amica, adesso alla prima occasione glielo chiedo.
@supermambanana: ci rifaremo, pare che i miei suoceri abbiao imnparato ;la strada di casa tua perchè ci abita una amica di liceo di mia suocera, sono andati a trovarli e pare che si fossero lasciate il giorno prima, con questa scusa ci facciamo anche noi il weekend lassù.
@grtaz, questa sensazione ce l' ho io ultimamente ogni volta che vedo una madre con figlio piccolo sotto i 4 anni, evidentemente certi traumi giacciono in profodnità.
Mammaamsterdam,non c'entra nulla ma un'amica mi ha linkato questo sito. Magari non lo conosci e puoi contribuire con foto e ricordi:
http://www.noilaquila.com/
Adesso che ho più tempo entro nel merito. Ammetto che i problemi citati nel post "qui"non si presentano da quando "l'estremo unico fior" ha 4 anni. Mangia quando deve, si veste da sola e pure rapidamente (Che se no non so come avrei gestito la cosa). Ma come dire,"ad altiora nati sumus" e i genitori hanno la fissa di migliorare il migliorabile. Adesso, 6 anni esatti, siamo al galateo. Tagliare la pera col coltello. Scherzo! Cose banali, No ai gomiti sul tavolo; aspettare che tutti abbiano finito prima di alzarsi; Niente parole a bocca piena; tovagliolo mon amour. E la pargola è insofferente assai. ...Però io ricordo che a 6 anni andavo a messa e "stavo" accanto a mio padre la mia oretta annoiandomi a morte,ma non l'ho mai ritenuta una crudeltà soverchia. E se si mangiava coi grandi,anche lì si "stava" a tavola fino alla fine. Persino la nanna al pomeriggio dalla nonna mi sparavo. Voglio dire, erano scocciature, certo, ma non missions impossibles! Di contro mi/ci lasciavano giocare sole nel bosco anche per ore. Una libertà che noi non concederemmo più tanto volentieri.Io credo che dopo i 5anni i bimbi possano imparare le regole dei grandi. E prima le imparano meglio è per loro,che mica c'è sempre una mamma o un papà accoglienti e giustificanti. Il mondo crudo e sbrigativo nei giudizi è e sarà implacabile.Con noi come con loro. Solo, se lo è con loro,"noi" soffriamo di più!
Quoto combat cow, decisamente.
Da quando lavoro come baby-sitter, come nel resto delle situazioni quotidiane, sono estremamente tollerante e paziente, mi piace esserlo, ma perdo la brocca quando Ale se ne esce con: "E allora facciamo così: io sarò più concentrato quando facciamo i compiti, ma tu ogni giorno mi compri le goleador!".
A bello, nun c'hai popo capito na ...!
Amedeo, diciamo che tu ti godi meglio il bello del tirare su un bambino perchè non essendone il genitore non sei sommerso dal senso di colpa di averlo messo al mondo senza chiedergli il permesso.
Lo so che così uno ha la posizione privilegiata per mostrargli la vita e il mondo e le regole senza l' ansia da prestazione che ho io e secondo me fai benissimo (non lo scocciare troppo con l' indottrinamento sennò rischi che ti si rivolti contro e ti diventa un fascistone maschilista e omofobo e poi fra trent' anni potrà raccontare allo psi che era tutta colpa tua:-0)
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