mercoledì 6 gennaio 2010
Orso e la poesia della neve
"Mamma, il cielo ci ha fatto un regalo".
"Ah si?"
"Si, la neve".
Mia madre si sdilinquisce subito manco la nonna di Giacomo Leopardi. Anche perché a noi la neve piace, specie a vederla cadere da dietro un vetro.
Mai come oggi però. Mentre riportavamo Ada a casa ha iniziato a nevicare. Il tempo di arrivarci, 10 minuti e stavamo messi così:
.
Il tempo di deviare per lo zoo, perché la fila si era bloccata e stavamo messi così:
Un'ora e mezzo per fare 500 mt. in una strada stramega secondaria e tranquilla, e forse un po'troppa gente ha pensato la stessa cosa, devio per la strada tranquilla.
A quel punto orso si è addormentato sul sedile di dietro, la macchina condivisa che non tiene il minimo manco a morire si spegneva di continuo e a me veniva il patema che si scaricasse la batteria. Il vento soffiava, la neve cadeva e i pedoni e ciclisti tentavano ad ogni piè sospinto il suicidio, che sarà una deformazione amitudinaria, non dico di no, ma ciclista benedetto di dio, vuoi scendere e spingertela a mano quella bici che è un'emergenza, tu stai lì lì in equilibrio sui pedali e noi slittiamo come pazzi e non possiamo controllare un bel niente in questa fila a passo d'uomo paralizzato? che se ci finisci sotto ti fai un gran male, a parte che il resto della fila è la volta che ti lincia?
Chiama il capo:
"Stavo per partire ma segnalano 150 km. di code e tutte intorno ad Amsterdam".
"Resta dove sei e mandaci un elicottero per tirarci fuori".
Allora ho fatto molto bene a fare la stradina tranquilla, se non avevo Ada da riportare minimo minimo alle 15.30 salivo sulla tangenziale ed ero rovinata.
Rinnovo almeno due volte l'orario di riconsegna dell'auto, a un certo punto faccio le 19 così sto tranquilla.
Ecco, in un'ora e poco più saranno caduti almeno 15 cm. di neve, nel momento in cui mi appoggio al marciapiede per scaricare i miei, due auto a fianco tamponano e una si spegne e cerchiamo di spingerla sul marciapiede, e sotto è talmente ghiacciato che la povera ragazza cade di culo spaventosamente.
Però, lo ribadisco, la poesia della neve che cade al cader della sera, finché non sono in autostrada, l'apprezzo moltissimo.
Il capo che poi è partito, sta ancora in coda.
Domani speriamo che parta l'aereo di mia madre, ma anche se resta qui un altro paio di giorni non è che mi dispiace, mi sa che però lei ormai ne ha abbastanza e vuole casetta sua.
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10 commenti:
Sono salita in macchina alle 17.25, sono arrivata a casa (4,3 km più in là) alle 20.45: ne vogliamo parlare degli automobilisti idioti che vanno a passo di formica non appena vedono svolazzare un fioccherello di neve e bloccano un'intera nazione?
Grrrr....
miiiiiiiii ancora neve???? ne ho già nostalgia....
dai, vedila cosi, tutto ok, nessun danno e c'é la neve....
Allora anche lì (come in Italia) le gomme da neve vanno poco di moda, a quanto pare...
Vedo che stiamo nella stessa barca, anzi nella stessa bufera :-)
Bloccati due giorni a Bruxelles, sei ore per fare Treviso - Bergamo e altre sei per Bergamo Firenze prima di Natale.
Ma la neve ah quanto la amo!!!
Un abbraccio
stamattina ne avevo uno davanti che andava a 55 su una strada provinciale limitata a 90 PULITISSIMA, SALATISSIMA e NON SCIVOLOSA. E certo, perchè stavano cadendo ALCUNI fiocchi, non si sa mai. Ma perchè non vanno a piedi o restano a casa se hanno così paura?
gia', anche noi, tutti a casa che le scuole sono ancora chiuse, e la settimana di lavoricchio slack per riprendere tempi lavorativi degni la prossima e' andata a farsi benedire, e vabbe
C. e' partito da A'dam Zuid alle 17,30 ed e' arrivato ad Haarlem alle 23,10 (trasporto pubblico), la sera del nostro anniversario, cena pronta e vino da stappare. Tutti quelli "che bella la neve" mentono sapendo di mentire. Oppure abitano a 100 m da un impianto di risalita, e allora non vale: li' piace persino a me.
paola, marò, però è così ale ore di punta di pmeriggio entrare ad Amsterdam è molto più facile che uscirne.
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