martedì 10 novembre 2009

Sto sbagliando qualcosa o sono un genio? O dell'onfalocentrismo materno

Ennio sta uscendo dal periodo insicuro nel senso che non è più incontinente (tranne quando sta per arrivare al settimo livello e non c'è modo di spiccicarlo dal computer), non viene più ogni notte nel lettone ma si accontenta della compagnia del fratello per dormire e sembra generalmente felice.

Questo perché a un certo punto mi è venuto il dubbio che forse ero io ad avere paura della sua nuova autonomia di bimbo grande, che ero io che facevo fatica a staccarmi dal cucciolo che non è quasi più, che ero io perché sono sempre io, sono la madre e quindi tutti i meriti e tutte le colpe sono mie, di chi altro sennò?

E mi sono detta: OK, esco da un priodo di merda e prendo atto di aver avuto un periodo di merda, non ho lavoro e ho il capo che sclera perché ne ha troppo lui e si è stufano, ma non può cambiare per la crisi, il mutuo, l'incertezza le spese di casa.

Ma io sto bene, sono felice, mi sento rinata, propositiva, piena di voglia di fare, piena di casalinghitudine e invece di farmi le pippe mentali faccio del mio meglio ma non mi stresso e cerco di godermi i momenti morti.

Invece uuno strascichino Ennio deve ancora averlo, se stamattina a colazione mi ha ribadito:
"Mamma, io resto sempre a vivere con voi, non me ne voglio andare" e io avendo imparato la mia lezione, di non emanciparlo a tutti i costi solo perché tranquillizza me, che lo assecondo, ma con i paletti perché sono pur sempre sua madre:

"Va benissimo amore, vuol dire che ti trovi un lavoro e contribuisci alle spese di casa anche tu".
"No, io i soldi li dò a voi".
"Come vuoi".

"No, anzi, io voglio fare l'uomo di casa, fare le cose per voi".
"Va bene amore, ma perché, ti piace tanto?"
"Si". Ci pensa. "Però così i soldi non devo darveli, vero?"

Io davvero non so se ci abbiamo capito tutto, se stiamo sbagliando qualcosa di fondamentale o se quello del casalingo è uno dei discorsi usciti a scuola.

Ma che dire, sono molto orgogliosa di mio figlio. Che dopo aver captato il mio disagio di questi mesi forse adesso sta elaborando quello del padre, che per anni diceva che se mi trovavo io uno stipendio sufficiente lui avrebbe ben volentieri voluto fare il casalingo. così passava le giornate a farsi i tornei al computer con il cugino.

Oppure forse è solo ora di mettere un megapaletto ai giochi al computer e vedere se cambi qualcosa.

Comunque il 17 ho il colloquio da 10 minuti con le maestre, spero mi illumini.

3 commenti:

bacco1977 ha detto...

>Ma io sto bene, sono felice, mi sento >rinata, propositiva, piena di voglia di >fare, piena di casalinghitudine

Io odio le donne con la casalinghitudine....
La mia ragazza ne e' affetta da sempre.
Vui sentire l'ultima? ieri sera prendo un biccheire d'acqua e lei mi fa :" MI HAI SCHIZZATO L'ACQUA SUL LAVELLO?"

:(

cosa ho fatto di male epr meritarmi questo. Lavoro tutto il giorno come un toro da monta e manco un bicchiere d'acqua posso prendere..

Elena Galli ha detto...

beh io invece sono contenta che tu stia bene. E che viva con serenità la casalinghitudine.

E tuo figlio è un grande osservatore, secondo me. Ha già capito tutto..

mammaemigrata ha detto...

anche Pisolo mi dice sempre che il suo scopo nella vita è fare il mantenuto, aspetta solo che guadagni abbastanza io per poter restare in casa...solo che per lui restare a casa vuol dire "essere in vacanza perenne"... me lo immagino il disastro ... :-D