È uscita sabato scorso ad Amsterdam una raccolta bilingue di ritratti e ricordi di/sulla mia bellissima città da parte di diversi scrittori italiani. Si tratta di un libro commemorativo dei 30 anni di esisteza della Libreria Bonardi, l'unica, splendida inimitabile libreria italiana.
Bonardi e le sue signore sono un'istituzione. A parte che ci trovo tutti i titoli di cui ho bisogno, ma ho scoperto molti più autori interessanti nella mia vita nei relativamente pochi anni che la frequento, che non nelle più lunghe ed ampie frequentazioni di librerie e biblioteche in Italia.
Un nome per tutti, Paolo Nori. E poi Sandrone Dazieri, che adesso tutte le Feltrinelli te lo buttano dietro, ma quando e davvero uscito, chi se lo filava il Gorilla? Da Bonardi ho intervistato Sandro Veronesi appena uscito da un brutto periodo personale, ho letto i miei primi libelli e venduto ben una copia (o forse due) del mio manuale della perfetta fattucchiera. Che anche queste sono soddisfazioni.
Insomma, dipendesse da me Bonardi potrebbe festeggiare un trentennale l'anno, corredato di relativa pubblicazione. E ne "La mia Olanda" tutti i ritratti della città ne escono fuori leggeri e vaganti, come il riflesso delle nuvole sui canali.
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