Non ci credo nemmeno io, ma ieri mi sono srotolata una ad una le vertebre lombari fino al coccige e me le sono sentite tutte. Ora, capisco che ad altra gente possa sembrare una stupidaggine, ma io le ho sempre avute formato obelisco di Trafalgar Square. Tutte d'un pezzo, per dire. E francamente, fin da quando ero giovane ed andavo regolarmente in palestra, era per me un mistero di come certa gente riuscisse a srotolarsi tutta, tipo pitone che fa i gargarismi. Io ho sempre avuto l'intima certezza che sarei andata a pezzi se ci avessi provato. Un po' come fare la spaccata, mai riuscita.
Le mie vertebre lombari e la loro mancanza di attività autonoma è il motivo fondamentale del perché non sia mai riuscita a ballare la Lambada, non perché zia Vittoria mi aveva fatto promettere di non farlo. Ora, cosa ne sapeva zia Vittoria della Lambada? Beh, che quando ero giovane il parroco una domenica dal pulpito ha fulminato contro certe pratiche e quindi lei si è tanto impressionata e mi ha fatto giurare che. Un giuramento che peraltro non mi era costato la minima fatica.
Invece adesso mi ha presa in mano Margherita, che mi fa fare tanti esercizi massacranti e carini. Ma oltre a quello, mi sono presa in mano io, che è ora che faccia qualcosa per la carrozzeria, rpima di ridurmi come mia madre. Vabbé, come mia madre non mi riduco, perché i genitori per certe cose sono i migliori deterrenti. Però bisogna tenersi su.
E devo dire, che se fare ginnastica è una cosa profondamente noiosa, avere un personal trainer è una figata. Non solo perchè ti monitora ogni millimetro del corpo che non sta in asse, "scoop your belly", mi rocorda di respirare, che è una cosa che delle volte mi sfugge, ecc. ma perché da una soddisfazione enorme. Il tono vittorioso con cui mi fa: "si, così", quando per un secondo tutto va, mi danno la sensazione di essere riuscita a scalare l'Everest senza bombole di ossigeno. Mentre magari mi sono solo riuscita a spingere l'ombelico verso le vertebre. Ma anche questa è un'impresa che va festeggiata.
In fondo è come la teoria dei baby steps. Fare le grandi rivoluzioni siamo capaci tutti, tanto poi torna tutto come prima per pura forza d'inerzia. Ma i veri cambiamenti uno riesce a farli se sa trionfare di ogni singolo piccolo passo che ce l'ha portato.
Allora, un peana alle mie vertebre lombari. Se poi qalcuno vuole invitarmi per una Lambada, riesumerò il mio carnet da ballo.
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