sabato 5 marzo 2011

In biblioteca


Orso ha pubblicato nel suo blog un video di cosa hanno fatto ieri in biblioteca loro.

Da quando Ennio il venerdì ha le prove del coro in conservatorio, sarebbe, mi dico ogni volta, una splendida occasione per passare con Orso un pomeriggio nella biblioteca centrale che gli sta a fianco. Poi il tempo, la logistica, vado a prenderli da scuola, in macchina, non ho pi`¨la bicicarro per caricarne due in una volta, che vi devo dire? Ci riusciamo poco.

Questa settimana ci sono stata due volte, giovedì mattina con la classe di Ennio a vedere uno spettacolo teatrale BELLISSIMO di pirati e cacciatori degli stessi (e di cui non so nulla, titolo, compagnia boh, perchè è stata una di quelle cose last-minute, manco avevo capito che ci si andava per il teatro. Ci siamo andati passando per questa stradina sconosciuta lungo il cab=nale con alcune abitazioni galleggianti creative a fianco e un ufficio tecnico del comune imboscato in fondo. con vista sul New Metropolis di Renzo Piano.

Ieri avevo l' amante virtuale in visita per il weekend e pover' uomo lo abbandoniamo sabato e domenica, mi sembrava carino proporgli un caffè in biblioteca, che è un posto che piace da matti anche a lui.

"Ci vediamo ai traghetti, così con due bici riprendiamo i bambini, ce ne portiamo uno a testa dietro" .

Mah, gli ospiti. all' ora dell' appuntamento era in muesumplein, alle 15 era a farsi una birra e mi ha comunicato che col cavolo che veniva a scuola, troppo lontano, al massimo ci raggiungeva in biblioteca. Gli ho dato il rompete le righe, noi ci organizzaziamo per conto nostro e tu goditi la città senza far conto di noi, il tutto per resistere alla tentazione di sfancularlo.

Se diovuole dopo aver giocato congelandoci davanti a scuola, a piedi, di corsa, strani e stracarichi arriviamo in biblioteca, consegnamo Ennio al coro e con Orso ce ne andiamo in biblioteca, al caffè del 6 piano, godendomi piano per piano la splendida vista della città dalle vetrate enormi, con il sole che splendeva e una strana foschia che lo velava, da schiantare su una delle poltrone messe lì e guardare fuori fino all' ora di chiusura.

Al caffè Orso ha voluto una sessione di bacetti, poi ho incontrato due figuri che si stanno preparando all' esame da sommelier lumando le pupe l`^e nel terrore da esame (questo lunedi) mi chiedevano come orocedesse, come fosse il commissario ecc, e uno nella confusione mi fa:
" Ma esattamente cosa chiedono all' esame anale"
e a quel punto ho capito che conta che gli vada di culo, quell' esame lì (ho tanto riso, ma dopo, non davanti a lui. Anche perchè costui è il tipico galletto italiano sempre a far battute sulle donne eccetera, mentre sia io che l' amichecca - quella che da qualche mese mi ha preso in simpati a e mi racconta di tutti gli uccelli che sa succhiato in vita sua, non che io ci tenga a saperlo, ma so che alla gente faccio spesso di queste simpatie a pelle e mi raccontanto quello che NON voglio sapere) ecco, sia io che l' amichecca siamo fermamente convinti che si tratti del tipico macho che all' occasione un giro di giostra altrove se lo fa pure e, aggiunge l' amichecca che di queste cose se ne intende, pare, comunque se ne intende più di me:
"è il classico tipo che alla fine te lo succhia pure" elemento su cui sospendo il giudizio, ma vabbè. ecco, con un tipo così il lapsus mi sembra rivelatore), ma sono comunque ragazzi simpaticissimi e carini e mentre Orso scompare chiacchierano un attimo.

Dal sesto piano ritrovo Orso nel seminterrato, sparapanzato a terra con una pila di libri e un giornalino, mentre io mi schianto su una delle bellissime poltrone di Gaetano Pesce (che io ho sempre chiamato, sbagliando, Big Mama, mentre invece è la Up, ma quel bel grembo accogliente che si vende con un puf tondo a cui è collegato da un cordone ombelicale a simboleggiare mamma e bambino, insomma, si capisce perchè un giorno butterò fuori il divano per avere questa unica poltrona in casa?

Recupero Ennio e passiamo il resto del pomeriggio a scialarci in biblioteca, specialmente quando no solo scorpo la sezione riviste, ma mi accorgo che pur essendo due mezzi piani sopra, ho perfettamente in vista i bambini. Li abbandono per godermi una rivista di arredamento casa e una di giardinaggio che mi ha dato due idee meravigliose per il giardino.

Scopro al ritorno che i bambini non li guardavo bene perchè con i cilindri morbidi hanno costruito una megascalinata da cui buttarsi nel cuscinone, che però ha i bordi duri (vedasi film di orso quando ci si schianta sopra di muso).

Poi arriva finalmente anche l' amante virtuale che si carica Ennio, io saluto l' ex-vicina suonatrice di celeste che era in conservatorio per un concorso concertistico e ci riaggiorniamo sulla sua idea di proporre alla nostra scuola di venire a fare qualcosa di musicale con i bambini. Torniamo a casa, ceniamo di corsa con pita e ripienini buonissimi e poi mi prende Antonella, con cui andiamo da Lucia per parlare di affari, la convinciamo a seguirci un attimo in un locale per fare l' analisi organoplettica al nuovo e recente amore di un' amica comune (guardarlo, annusarlo e se lei permette assaggiarlo, non ha permesso), finiamo per una birretta con confidenze al cafè de Ponteneur in Pontanusstraat, vicino al mercato del Dappermarkt, e consiglio anche a voi di passarci una di queste sere.

Decisamente ci dobbiamo andare più spesso in biblioteca. E farci queste uscite a forza tra madri che non escono mai, ma dovrebbero.

7 commenti:

Giorgia ha detto...

Meravigliosa la biblioteca, potrei viverci in quel caffè all'ultimo piano... e si mangia pure bene!
Peccato solo che non sapendo l'olandese non mi posso godere la sua componente principale, i libri!

Mammamsterdam ha detto...

Però al piano con i libri in lingue straniere c'è un intero scaffale di libri in italiano (oltre alle altre lingue che uno potrebbe conoscere) e anche tra le riviste e giornali non c'è solo l'olandese.

Giorgia ha detto...

Aaah ecco, vedi che non avevo guardato accuratamente! Grazie per l'informazione, la prossima volta passo tra i libri stranieri :)

Pentapata ha detto...

porco mondo più leggo le possibilità della città più stramaledico il giorno che sono arrivata qui - qui sarebbe in campagna, alcolica quanto te pare, ma sempre 'na palla!

perdona il momento depressione a casa tua.

Miranda ha detto...

che belle le biblioteche! proprio in questi giorni per invogliare i piccoli lettori la biblioteca di Leiden sta regalando un simpatico cestino con dentro libretto e CD di filastrocche olanndesi ai bambini under 1, ho fatto la tessere alla piccola, e c'è lo spazio con i giochi per i bambini, certo non è una cosa spaziale come quella di Amsterdam, ma ti da l'idea di un posto da "vivere", i libri da toccare, ho intenzione di portarla spesso per farle respirare i libri ed abituarla al calore che trasmettono anche se al momento leggerle le cosine in Olandese non mi viene benissimo, ma va bene uguale...e poi di tanto in tanto faremo anche una puntatina a quella di Amsterdam. Dove si trova esattamente questa cosa fichissima?

Mammamsterdam ha detto...

Sta di fianco alla stazione in direzione del NeMo, dove stanno costruendeo, dietro a quell' orrido ristorante cinese galleggiante. E il conservatorio l`^accanto, anche quello merita che uno entri con aria nonchalante, salga all' ultimo piano e si faccia un giretto circumnavigante tutto intorno sul corridoio con vista sul tutto.

Miranda ha detto...

lo farò presto, grazie!