mercoledì 9 marzo 2011

Classe 2002: richiamo



Con la precisione di un' operazione militare oggi pomeriggio nelle Sporthallen Zuid sono stati chiamati per in giro di vaccinazioni 11.500 novenni.
"Cavolo, Gerard, sono rimasta impressionatissima da questo sfoggio di efficienza olandese".
" È per via del passato coloniale", mi fa imperturbabile.
No, dico, guardate le diverse file, con ognuna all' inizio la capofila che ti faceva segno di passare e a ogni postazione un addetta con la paletta rossa o verde che indicava se avevano finito.

Dal parcheggio alle sale sportive l' avevo sentito dire da alcune persone, quelle con la radio in macchina:
"Ma sai che siamo nel notiziario? Tangenziale sud di Amsterdam bloccata a causa delle vaccinazioni".

Confermo. Per fare il curvone all' uscita 108 ci abbiamo messo mezz' ora e pensavo di avercela fatta, poi la combinazione di semafori e traffico per andare a destra e passare sotto il viadotto dell' autostrada stessa, ci ha preso altri 20 minuti. In macchina con noi un' amica di Antonella, a cui avevamo lasciato i figli piccoli, lei con le due grandi, una coetanea di Ennio, l' altra che era voluta venire per guardar soffrire la sorella. Cara.

"l' amica di mamma quando da piccole l' hanno fatta loro è svenuta" informa Ennio le ragazze.

Vero, me l' ha chiesto per strada a conferma, in quanto una delle infinite volte di: mi racconti una storia che ancora non conosco, gli avevo raccontato di quella volta che ci fecero uscire da scuola. attraversare piazza Matteotti e andare in comune per una bolgia infernale di madri e figli da vaccinare, e secondo mia madre io tutta sicura e sorridente le ho lasciato la mano e sono andata da sole a farmi scorticare la spalla, mentre gli altri piangevano e lei era stata così orgogliosa di me.


Istruzione privata per la mia mamma

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La mia amica Franca invece era svenuta, cosa per cui l' ho invidiata per anni, perchè all' epoca svenire a proposito e a sproposito era il sintomo incontrovertibile della VERA principessa. Cavolo, io non sono mai svenuta.

Se lo è ricordato e io che non voglio dargli il patema che la sua mamma non aveva paura di niente, mentre lui magari un po' preoccupato lo è, gli racconto di quando una volta con Daniela abbiamo portato Dario unemmezzenne a vaccinare o fare un test allergie, una cosa del genere, che poi si è scoperto che era il coniglio, e lei è la madre romagnola spaventosamente viscerale ed emotiva, piangeva, tremava e le veniva a lei da svenire per interposta persona, per cui io che all' epoca di bambini non sapevo nulla e per questo ero serena come un Buddha, le ho preso Dario in braccio distraendolo e raccontandogli storie mentre lei era fuori a star male, e il disgraziato rideva e manco si è accorto di niente.

" E perchè lei piangeva?"
"Perchè quando pensano che i figli soffrono, le madri piangono" .
"Allora ti metti a piangere anche tu per piacere?"
Gliel' ho promesso solennemente.

Poi le bimbe, la bolgia infernale, mentre pagavo il parcheggio li ho spediti avanti e abbiamo fatto bene, perchè già fuori c' erano un 150 metri di fila, che all' interno, fatta serpeggiare con abilità ne facevano altrettanti per i corridoio e ancora un bel po' nel capannone. tutto transennato e indirizzato da un' addetto con la maglia gialla della ASL a ogni incrocio difficile.

Noi ovviamente non avevamo la busta con il foglio giallo e siamo andati ai banconi appositi dell' amministrazione (stamattina mi chiama il capo: oggi Ennio ha la vaccinazione ma non so dove sono le carte, cercale. Poi chiamo il GG & GD che sarebbe la ASL e chiedo lumi e mi dicono: porti un documento d' identità o il libretto vaccini e l' ho fatto. E adesso vado a chiedere il duplicato, nessun problema, ecco qua.

Poi tutte le file con i tavolini sono coprete da un grosso paravento ed è un' ottima idea, perchè come lo superiamo e aspettiamo che si liberi uno dei tavoli vedo Ennio guardare attentamente una serie di bambini piangenti, sofferenti e incerottati che si alzano. Non so più cosa dirgli.

Poi arriviamo al nostro tavolo, dietro una persona con tutte le borse termiche che prepara le siringhe, davanti tre sedie, quella in mezzo vuota e una signora materna da un lato che spiega a Ennio, che nel frattempo si sta tirando su le maniche, cosa sta per succedere, con tono calmo, mentre l' altra, dall' altro lato, sta sistemando una siringa nel vassoio.

" Dai, ti faccio la foto da far vedere a papå, posso fargli una foto?"
Concedono.

Tre secondi dopo, incerottato e tutto, siamo pronti ad andarcene. Anche la bimba davanti a noi è già pronta. Mentre li dirigiamo verso l' uscita, io sconvolta dall' efficienza di fare due punture contemporaneamente così soffri una volta sola, e dal dispiego di mezzi, uomini - cioè, anche un mucchio di donne - e logistica per vaccinare nel modo più breve ed efficiente possibile tutti questi bambini.

"Ti ha fatto male?" chiede alla bimba. Mi piace sentire che si occupa degli altri, in questo mi ricorda tanto il padre, che senza farsene accorgere sta sempre a preoccuparsi, lenire, prevenire, consolare.

Usciamo in questo pomeriggio di sole, dietro le transenne la fila fuori è uguale a prima, sui marciapiedi si incrociano genitori e figli che vengono e che vanno. Tiro fuori il megasucco di frutta per consolarli, io sono distrutta. Gli ingorghi, le code, lo stress.

Però ho conosciuto Laura con le figlie che mi sembra un bel tipo. recupero Orso a cui avevo lasciato una missione importante prima di lasciarlo:
"Orso, tu lo sai, vero, che Mattia ti vuole tanto bene perchè sei il suo amico grande? tu lo devi difendere e aiutare perchè lui è piccolo", che al piccolo di casa secondo me a volte fa bene ricordargli che la piccolezza non è una qualità assoluta della vita.

E insomma, abbiamo fatto pure questa.

7 commenti:

luby ha detto...

pura curiosità...vaccino per cosa?
io sono contro i vaccini,vorrei sapere se è stato uno di quelli veramente indispensabili.
scusa se m'impiccio...ma vedo queste file anche per il morbillo e mi vien da ridere.

Giorgia ha detto...

Accidenti che super-organizzazione (code a parte)!
@luby: perché ti vien da ridere a vedere le file per il morbillo?

Mammamsterdam ha detto...

Inftti sono morbillo e altre due esantematiche (tanto la varicella l' hanno fatta dal vivo) e poi difterite, tetano e un' altra.

Capisco che le code sono sempre una roba esagerata, come riescono a organizzarsele gli olandesi poi. Io pure ero abbastanza sconvolta, non mi ero resa conto di quanto massale fosse la cosa.

Il punto è che in Olanda ci sono intere zone di protestanti arrabbiati che per motivi religiosi non vaccinano i figli, in genere gli va bene per l' effetto massa, ma ultimamente stanno rispuntando fuori mini-epidemie di roba che non è pi`¨di questi tempi, forse per questo.

graz ha detto...

Tatooooo!! nella prima foto ha l'aria di uno che fa il duro ma non è mica tanto sicuro che non sia invece il caso di cacarsi sotto!! Che carino!

Certo che le sturmtruppen in confronto sono bazzecole ...

'sti olandesi ...

/graz

stefafra ha detto...

Mmm, mi pare di ricordare che proprio in una delle zone piú protestanti-integraliste dell'Olanda ci fu non tanti anni fa uno degli ultimi focolai di polio in Europa.
Altro che essere contro i vaccini...
Luby, di morbillo si puó ancora morire, c'é poco da ridere.

emily ha detto...

ma è incredibile!!!! io nn sono tanto pro vaccini, i miei nn hanno nemmeno tutti quelli obbligatori....ultimo retaggio della scuola steineriana eheheh

ziacris ha detto...

l'organizzazione quasi teutonica, sssspettacolo!
anche io ho la Tata che mi chiede di raccontarle di quando ero piccola io, sua madre, suo nonno, lei...una storia infinita e guai se mi sbaglio!!!