martedì 9 novembre 2010

Miserie umane

A voi sembra che i soliti disastri naturali di cui l'Italia è ricca siano un castigo di dio? Pure quelle volte, come nel caso di alluvioni e esondazioni e frane è chiarissimo che certe zone a notorio rischio idrogeologico potrebbero venir protette meglio con i semplici investimenti e politiche che tutti predicano da anni ma nessuno adotta se non in pochi e sporadici casi? It ain't rocket science, o no?

A me in questi giorni sta sul cuore il Veneto, come lo è la Liguria tutte le volte che anche lì viene giù tutto, come lo è la Sicilia, come lo sono tutti i posti e tutte le persone che vengono colpite nel proprio quotidiano ogni volta che le cateratte si aprono e la terra trema o i boschi bruciano.

Abbiamo una protezione Civile per questo e quello che vale lo sappiamo. In genere basta dare degli angeli ai pompieri, i militari e i volontari che rischiano in proprio, senza poi chiederci se ce l'hanno un contratto decente, un organico sufficiente, la benzina per i mezzi, le attrezzature.

Lo sapete, vero, che i VVFF in tutta Italia sono quanto quelli della sola Parigi? cioè, ci salvano la pelle tutte le volte - e spesso - che serve e non gli pagano gli straordinari, non gli pagano da mangiare se non mesi dopo e se li devono anticipare loro, li trattano a pezze da piedi. Lo sapete questo vero? Io l'ho imparato con il terremoto.

Chi ci lascia la pelle sono anche loro. Li avete mai visti i funerali di stato con le TV in prima fila per un pompiere?

Ogni volta saltano fori le promesse di soldi per l'emergenza, distribuiti con i criteri oscuri che sappiamo. Perché se invece di farlo dopo, i soldi si investissero prima per prevenirli, questi disastri, non c'è gusto. Un disastro evitato, non se ne accorge nessuno, non fa titoli, non fa figo.

La gente soffre, perde casa, spesso lavoro, quello che ha perso (macchine, attrezzature, suppellettili) se le ricomprano e vivaddio.

A me sembrerebbe abbastanza brutto questo.

Poi però adesso la cosa più eclatante che sento in commenti e in giro per blog, e scusatemi se magari dipende da me che sento spesso questo, evidentemente ci faccio caso, è che bravi i veneti, loro si che si rimboccano le maniche, loro si che non hanno bisogno di nessuno, loro si che spalano il fango. Mica come quelli del sud.

Beh, a Tortoreto qualche anno fa è esondato un laghetto sulle colline che si è portato giù un mare di fango, ci sono ancora le tracce sui muri non ridipinti a un metro di altezza. E meno male che è successo di notte mentre tutti dormivano e non, ne dico una, mentre i bambini entravano a scuola in piazza matteotti, che le foto che ho visto, i bambini più piccoli se li risucchiava il fango immediatamente.

E anche lì la gente si è presa le pale, ha spalato, ricomprato macchine magari apena consegnate, ricomprato una tipografia, un bar, quello che serviva. Forse nel lavorio l'unica differenza è che non ho sentito nessuno dire: visto come ci arrangiamo, mica come quelli del nord, che quando c'e da prendere contributi a pioggia per risistemare il Po li prendono e ogni anno poi stiamo daccapo.

Scusate, le miserie umane sono tante ma a me oggi sta sullo stomaco questa. E ci sta di brutto. E io ho un bruttissimo carattere.

Allora, miseria per miseria lo dico qui, che stavo per dirlo nel blog di un'amica e mi sono trattenuta. Ehi, voialtri del nord che siete così bravi e ce l'avete con noi profittatori del sud: comincia per V, la indovinate?

Certe volte il federalismo mi sembra auspicabile solo perché certa gente tocchi con mano le cazzate che dice. So che dovrei vergognarmi per quello che ho appena scritto, ma qui abbiamo tutti la faccia come il culo. pure io.

16 commenti:

barbara ha detto...

Clap. Clap. Clap.

Andrea ha detto...

Purtroppo non sei l' unica che lo dice: stesse considerazioni in vari forum che frequento.
Credo che adesso i veneti abbiano compreso come questa Italia li consideri.

Se il nord si deve arrangiare da solo, allora perche' sopportare questa cosa chiamata Italia ?

stefafra ha detto...

Mah, gli stereotipi sono duri a morire. Chi vive in zone golenali scommette su tante cose, che la piena non arrivi, che se arriva l'argine tenga e che se proprio va male ci siano aiuti dalla regione, dal governo e magari dall'Europa, che fa sempre comodo.
Conosco quelle zone, soprattutto attorno al Piave, in tanti hanno costruito dove non si dovrebbe, magari trasformando un capannone agricolo in casetta, poi villetta, etc etc. La furbizia non ha indicazione geografica protetta. Basta passeggiare lungo il fiume dopo una piena anche modesta per rendersi conto di come non sia una buona idea, le borsine di plastica e altre schifezze che penzonano lassú dai rami dei salici uso decorazione natalizia non le ha portate il vento.
E agli argini bisogna voler bene, controllarli, far fuori le nutrie scavatrici, non aspettare che ci sia il solito disastro annunciato per chiedere fondi, magari da spendere da qualche altra parte.

Mammamsterdam ha detto...

Andrea, secondo me non ci siamo proprio capiti. Io dico che tutte le catastrofi dovute a incuria, investimenti sbagliati, clientelismo e furbiziette varie sono un disastro che pagano in prima persona le vittime. i questo mi allineo a Stefafra, quanta gente costruisce alla cavolo fuori dai piani regolatori, tanto c'è il condono? Ecco.

Quello che mi fa male dei commenti è che adesso che il disastro sta in Veneto c'è gente che si spiega di tutto con il fatto che il sud è approfittatore e il nord laborioso e capace. E questo mi fa ancora più male, perché a parte l'umanissimo istinto delle guerre tra poveri e l'escalation a chi è più sfigato, su internet si vedono di continuo queste cose, mi sa spiegare qualcuno perché pure in caso di disgrazia tocca buttarla da questo lato?

Perché invece di dirci: però, dal punto di vista infrastrutturale, come mai il Veneto sta messo così male e cosa si può fare per migliorare e costringere le amministrazioni responsabili a fare qualcosa, la gente fa prima a dire che il sud fa schifo a prescindere. Va a finire che sono state le immondizie di Napoli a far venire l'alluvione, adesso.

Ecco, quella gente lì stamattina mi veniva da insultarla, a te no? O e più facile fraintendere quello che, di corsa, male e avrei fatto meglio a lasciar perdere, ho scritto?

stefafra ha detto...

Il nord non si deve arrangiare da solo, Andrea, da nordica purosangue ti dico solo che il magna magna non é esclusiva del sud.
Quanta gente si é costruita villette e casette coi fondi del dopo terremoto del Friuli, pure in zone che erano a km e km dall'epicentro? Tanti, case ristrutturate, tetti rifatti, crepe che erano lí da anni rivisitate in chiave sismica.
La mentalitá "io faccio da solo e mi arrangio" ha i suoi vantaggi, ma anche problemi, certe cose non le puoi risolvere da solo, gli argini dei fiumi in malora, le aree golenali usate come campi, vigneti, parcheggi, se non addirittura edificate e condonate allegramente, quando c'é una piena seria si allagano. E le piene ci sono, anche perché a monte c'é chi autonomamente e allegramente ha trasformato i torrenti di montagna in canaloni di cemento, wuush, scende l'acqua a valle, e dove va? Nelle aree di espansione, che non ci sono...
E per le opere di contenimento, la pianificazione a lungo termine, le mappe di dissesto idrogeologico, hai bisogno della collettivitá, non puoi fare come ti pare che tanto va bene comunque.
La gente del Veneto e zone limitrofe si incazza perché nessuno si é accorto del casino in cui stavano, visto che la piena é arrivata pian piano, é una settimana che l'acqua sale e non si é visto quasi niente sui giornali, sommersi da bunga bunga, discariche e altre notizie piú spettacolari, fino al punto in cui nessuno, governo incluso, poteva piú far finta di niente. Una settimana fa mia cugina metteva foto su FB di mezzo paese, quello dalla parte sbagliata dell'argine, sott'acqua, vigne, campi, case, tutto coperto di fango, e non era solo il suo paesello, era tutta l'area attorno al Piave.
Ma visto qualcosa in prima pagina?
La gente del resto d'Italia peró si incazza pure lei, e non a tutti i torti, perché é come vedere il parente ricco e avaro che non ti prestava mai un centesimo andare improvvisamente in malora e venirti a chiedere soldi, e tu gli risponderesti volentieri "Arrangiati, hai voluto la bicicletta dell'autonomia? Fai sempre le prediche virtuose al prossimo? Pedala". Si parla di politici e si generalizza, capitemi.
E di chi é la colpa, della Lega.
La Lega ha un grossissimo peso in tutto questo, un partito populista tutto retorica e distintivino col sole delle alpi che serve da catalizzatore ai bassi istindi dei padroncini del nord.
Un partito che predica l'autonomia poi mette un minus habens come il trotello bossi a fare il governatore di non so cosa a spese dei contribuenti italiani tutti.
E chiede immediatamente soldi a "Roma Ladrona" appena gli fa comodo. E che per mantenere il cadreghino a Roma, dove si stá tanto bene, é disponibile a regger bordone a una oligarchia di puttanieri marci patocchi.
Predicare bene, razzolare malissimo, e rendere un terzo dell'Italia odioso al resto.
Diciamo che visto da un abruzzese come la nostra ospite una certa incazzatura viene molto spontanea.
E scusate per la mia, di incazzatura, vengo in parte da quelle parti, quelle allagate, l'altra parte é emiliana, e ci stó male.
Mammasterdam, scusa per l'occupazione del blog ;-)

Mammamsterdam ha detto...

Guarda su una cosa non sono d'accordo, il Veneto i fondi e gli aiuti deve chiederli e riceverli perché ne ha il diritto. Come tutti, a parte poi la cruda realtà del fatto che i fondi non ci sono e si scambino contro promesse elettorali come è successo da noi. Quello è un errore da non rifare.

Però basta con le divisioni, basta con i paternalismi, basta con gli egoismi locali perché è di quelli che non se ne può più.

Mi sono appena vista Vieni via con me in streaming, (perché la diretta la Rai non ce la dà), e tutto quello che ha detto Saviano sull'unità d'Italia è pura poesia.

I Bossi di questo mondo fanno ancora a tempo a dimostrare di essere capaci di guadagnarsi da vivere facendo un lavoro onesto come tutti. poi ecco, se capissimo tutti quanti a cosa serve cercare di pagarle tutti le tasse, poche ma tutti, i soldi per rimettere a posto le cose ci sarebbero pure.

stefafra ha detto...

Certo che li deve richiedere, ne ha diritto come tutti gli altri, ne piú ne meno. E ha pure diritto di incazzarsi col "suo" governo, che ha ignorato la faccenda per giorni.
Senza scambi e favoritismi, e tutto il sottobosco di amici degli amici che esiste ovunque in Italia, non solo al Sud.

Chiara ha detto...

Il tuo post mi gira in testa da ore: prima una sorta di fastidio e instinto di auto-protezione mi hanno impedito di commentare. Abito a pochi chilometri dal disastro e la partecipazione "fisica" alla tragedia di quelle persone che hanno perso tutto mi ha fatto capire che tu dicevi "cazzi vostri adesso arrangiatevi". Ti chiedo scusa (anche se tu non sai niente di tutte le mie pippe mentali pomeridiane!) per averti dato della stronza insensibile. Ora che ho digerito post e commenti non posso che condividere le tue parole (e ogni singola lettera di quello che ha scritto Ste).
Spero che chi oggi si rallegrava della visita del nano si ricordi che ha promesso aiuti "consistenti e immediati" quando questi non arriveranno e quando il suddetto gli richiederà il voto. Minchia, l'ho buttata ancora in politica...

cristina ha detto...

ecco appunto, sono dell'opione di mammamsterdam, i fondi non ci sono per nessuno e se ci sono son quattro spiccioli che servono a mettere due pezze; e se questo gioco delle differenze lo cavalcassero alla fine proprio quelli che dovrebbero amministrare i fondi/aiuti? al veneto non gli do una mazza che i veneti si sa son " faso tuto mì" e al meridionale non gli do nulla chè si sa son buoni solo a lamentarsi e i soldi li fan sparire!!!
belle scuse per non avere il coraggio di venir fuori a dire che soldi non ce ne sono per nessuno e le tasse versate DA TUTTI ce le stiamo fottendo (talvolta e taluni letteralmente).

Anonimo ha detto...

Scrivo dal Friuli - no, niente alluvione dove sto io. Volevo puntualizzare che non mi risulta che la gente qui dopo il 76 si sia costruita "villette e casette" con soldi dati a pioggia: piuttosto c'è stato il sacrosanto adeguamento sismico ovunque, in modo che le case di segatura non potessero più essere costruite. Inoltre non si vede più una sola casa cadente e sgarrupata, è stato tutto rinnovato nel senso della sicurezza innanzitutto. Vi segnalo anche, a margine,che la scuola media di qui (Cividale del Friuli) è stata donata dal governo degli Stati Uniti: ebbene, non hanno dato il denaro a nessun ente o istituzione (già sapendolo..? era il 1981), ma all'ANPI, agli alpini. Scuola costruita e consegnata a tempo di record.
saluti cari a tutti, grazie Barbara
Paola

Anonimo ha detto...

Il problema di questo paese, al di là della guerra nord-sud, che fa anche un po' ridere in un mondo globalizzato, è che negli anni di prosperità non è stato investito niente, ma proprio niente nel territorio e nella civitas. Ed ora, in anni di vacche magre, il nord, come il sud, si ritrovano nella merda!E scusate il francesismo.
Avete mai visto la viabilità veneta? Fa pena. Il traffico cittadino? Lasciamo stare. Ed ora il veneto si ritrova ad affrontare problemi che lo attanagliavano quando, non tanto tempo fa, era una zona economicamente depressa. Ognun per sè, alla fine non paga.
Una veneta

Mammamsterdam ha detto...

A me del Friuli un annetto e mezzo fa hanno raccontto un bell'aneddoto: che quando c'è stato il terremoto gli emigrati sono ritornati in massa per ricostruire. (E il cielo sa quante volte quest'anno ho represso lo stesso istinto, io, ve lo dico, se avessi avuto la casa entro il giugno 2009 li iscrivevo a scuola a Capestrano, non ci sono storie. Magari per questo mi piace riferirvi l'aneddoto).

come quest'anno ho avuto il periodo Piemonte esattamente prima del terremoto ho avuto il periodo Veneto, in pochi mesi ci sono andata un paio di volte a trovare amici e cazzeggiare e questo discorso della viabilità, infrastrutture, trasporti pubblici, è quello che mi aveva colpito più di tutto. Hai la macchina e ti arrangi se ti vuoi muovere 9il rovescio della medaglia dell'onguno fa da sé). mi ha colpito perché appunto, dal motore industriale del paese non me l'aspettavo.

Pythya ha detto...

Che brutta roba le alluvioni. Io ne ho vissuta una, nel mio piccolo, coi miei bei danni e con il nostro minisfollamento. Siamo stati fuori casa per 4 giorni, poi finalmente il venerdi hanno cominciato a ripristinare energia elettrica e gas (era passata una settimana) , le idrovore hanno cominciato a funzionare e nel giro di dieci giorni abbiamo spalato tutto il gran fango. Come scriveva Barbara, per fortuna non abbiamo avuto morti, ma tutte le volte che vedo ancora il segno del fango sull'asilo nido (150 cm) mi chiedevo con un brivido quanti bambini sarebbero riusciti a salvarsi in 40 minuti. Tanto è bastato. Il problema è DAVVERO il dissesto idrogeologico italiano. Perché ad ogni pioggia, che sia in qualsiasi parte d'Italia dobbiamo vedere le stesse immagini? Perché sempre per colpa della pioggia crollano le Mura Aureliane (qualche anno fa a Roma) o la palestra a Pompei? Perché oggi a Bologna si è aperta una voragine in pieno centro (lavori per la TAV)? perché la casa dello studente a l'Aquila si è sbriciolata sui corpi dei ragazzi? Questi sono i problemi. Se stiamo a prenderci a schiaffi fra di noi, dichiarandoci migliori degli altri in base alla latitudine, non risolviamo davvero i problemi di quest'italia martoriata nel suo territorio.
Oggi piove. Per sicurezza, come ad ogni temporale notturno, non metto la macchina in garage, da 4 anni a questa parte. altrimenti non dormo. Benvenuti in Italia, paese della pizza, del sole (?) e del mandolino. E noi a vantarci di non lamentarci e tirarci su le maniche. Li dovremmo impalare, tutti coloro che si sono arricchiti sullo scempio del territorio, altro che. Colpevoli di centinaia di omicidi. Di tutti i morti sotto al fango ed alle macerie.
Anche qui i soliti furbetti ne hanno approfittato. Come sempre. Troviamo sempre il solito sciacallo che ride al telefono sulle disgrazie altrui. E noi a menarcela su chi si lamenta di meno. I veri colpevoli andrebbero stanati e processati come nemici del popolo (questa è una citazione dal film Fantozzi, non crediate). Consoliamoci con Saviano, va. Un saluto a tutti. Ah, lo sapete come mi è passata la paranoia dell'alluvione? (in parte, in parte) Mi è passata una notte, il 6 aprile del 2009, alle 3:32. Per la serie, c'è chi ha perso la vita, non c'è mai fine al peggio...

emily ha detto...

volevo solo dire a paola che il friuli lo conosco bene e casette come le descrive barbara ce ne sono più di una.... ma nn è questo il problema, gente che ne approfitta ce ne sono al nord e al sud
quoto tutto quello che hai detto barbara e poi lo so ch elo dici col cuore

stefafra ha detto...

Infatti io parlavo di gente lontana dall'epicentro, addirittura di la dal "confine" regionale, li ho sentiti io vantarsi delle crepe riadattate a "sismiche", gente la cui casa era inclusa nell'area colpita per un paio di metri, invidiati dai vicini che, fuori zona, non potevano chiedere fondi.
Tutta gente che oggi vota lega e se ne vanta.
Resta il fatto che i terremoti non si prevedono, ma le zone di dissesto geomorfologico si sanno, zone franose, zone soggette a allagamenti, zone sismiche, zone vulcaniche, sono note a tutti.
E tutti se ne fregano, a nord come a sud, sperando che vada bene. E che poi arrivi il condono prima, i fondi per ricostruise se va male poi.
Della "res pubblica", del pubblico, se ne fregano tutti, fino a quando ne hanno bisogno.

Neofanta ha detto...

Un commento da una che invece ha sempre le paranoie per una possibile alluvione e che trema come una foglia di fronte alle tragedie liguri, piemontesi, siciliane, carraresi, venete e salernitane (quante, troppe, però): il fiume che sfiora la mia città attraversa altre due province prima della mia (in cui si immette nel mare), per cui è un vero e proprio casino burocratico e politico iniziare opere di prevenzione di eventuali catastrofi. Prevenzione? Zero, diamine. Non oso immaginare le barzellette che i politici raccontano nel resto d'Italia per rimandare i lavori, oltre alla pochezza dei fondi.
Saluti a tutti