sabato 24 aprile 2010

Lezioni di nuoto e di galleggiamento

Primo pomeriggio
"Orso, oggi hai la prima lezione di nuoto così il maestro può capire in che gruppo devi andare. Mi raccomando, fai del tuo meglio".

Pomeriggio avanzato
"Mamma, mamma, guarda c'è Orso, lì nell'angolo".

Lo vedo al volo da dietro al finestrone del bar, è il più bianco di tutti. Ce n'è anche un'altro, ma è biondo. saltella nell'acqua che gli arriva al petto. Si vede che lo hanno tolto dalla piscina piccola e l'hanno fatto venire in quella grande.

Sera
"E allora com'è andata la prima lezione di Orso?"
"Ha deciso di fare del suo peggio e ci è riuscito benissimo".

Ragazzi, non so voi, a me sta per venire il complesso delle lezioni di nuoto. Che qui ci sono prima i tre livelli di sopravvivenza A, B, C, con liste d'attesa strapiene e io ancora non capisco il meccanismo.

Per fortuna santasuocera si è autonominata custode della sopravvivenza da affogamento dei nipoti e durante le vacanze che trascorrevano da lei ha organizzato lezioni di nuoto che hanno portato Ennio al B e adesso tutti i giovedì va alla piscina vicino casa con enorme gioia per seguire il C. In genere arriviamo sempre di corsa e affannati e all'ultimo minuto, ma va.

Però adesso che è bel tempo usciamo prima, attraversiamo il parco in bici e ci fermiamo a giocare. E una volta Ennio ci è andato da solo, sempre costeggiando il parco, che è una via tranquillissima e con il limite a 30 e non deve attraversare neanche una volta. E a me fanno bene questi piccoli esercizi di indipendenza anche se 10 minuti dopo siamo arrivati pure noi e sono scappata subito a vedere se era in acqua, c'era.

Lui arriva, si tuffa, raggiunge in men che non si dica il resto del gruppo che sta già oltre la metà della vasca e al ritorno è il secondo e si rigira e torna indietro finché il maestro non gli dà altro da fare.

Orso, invece. A lui piacerebbe pure andare in piscina, e ci va. Ma gli piace giocare in quella piccola e calda, andare sott'acqua e attraversare gli archetti, raccogliere oggetti dal fondo e riportarteli su. Fare qualche tuffetto cauto dal bordo, volendo anche dove non si tocca, ma se lo teniamo per mano meglio. Discipina, lezioni, dare retta al maestro? Ma quando mai.

E poi ha deciso che a lui piace andare in piscina dalla nonna e che questa piscina qui è troppo grande per i suoi gusti. Quindi.

"Ma lei non mi ha detto che non ha il diploma A, non sa fare nulla" fa il cordinatore severo.
"Cosa devo dirle, sta a metà, ha preso un diploma in Italia, poi ha fatto lezioni private in Drenthe, con la sua collega si era detto apposta che oggi provava così potevate dirci a che livello sta".
"Non ha il diploma e non ha la tessera, e comunque non sa fare niente".

Quanto antipatico ti può stare uno così, core di mamma? Mai quanto il figlio reprobo.

"Si signora", mi fa la tipa arcigno-gentile alla cassa, "si potrebbe anche farlo testare e metterlo a uno dei livelli più avnzati dell'A fino a che non fa l'esame, ma non sono sicura di volerlo fare per lei, con tutti questi trucchetti che sta provando".
"Quali trucchetti scusi?"
"Lei lo ha iscritto al B prima ancora che avesse l'A".
(Ma non ne abbiamo parlato con lei o la sua collega? perché io in queste situazioni mi impappino e mi faccio venire il dubbio che è colpa mia? Faccio trucchetti, sono una persona ignobile in effetti).

No, non ci reisco più a ricordarmelo il cavolo che avevo discusso con la collega, che sembra oltretutto la sua sorella gemella e ci ho messo un po' a capire che era un'altra, e la gente dietro di me che sta portando ragazzini per la lezione successiva.

"Senta, come ne possiamo parlare con calma? Lei adesso ha gente ma mica posso continuare a farlo diplomare in un'altra provincia tra una vacanza e l'altra, l'ideale sarebbe che lo prendesse qui il diploma, ma farlo ricominciare da capo?"

"Ne parlo internamente e la chiamiamo lunedi sera".

Pure il capo, a ragione, dice che in effetti non è che io abbia comunicato al meglio in questa situazione. Però io con figlio uno ho fatto uguale e ha funzionato.

Ovvero: iscritti entrambi al gruppo A da quasi un anno, poi Ennio lo chiamano per il corso B quando il diploma lo aveva già, passato d'ufficio al C e quindi con fratello appresso spostato da A a B. Io tra maggio e giugno ero quasi sicura che di weekend lungo in weekend tra un po' 'sto A lo prendeva.

Ma mi arriva la convocazione per il B adesso. E ci sono andata a parlare, perché che fai, dopo tutti questi mesi butti via un posto? Non sia mai. E si è deciso di farlo provare.

"Io materialmente il diploma A non posso darglielo, ha solo quello italiano, cosa faccio, aspettiamo che lo prenda?"
"Ma senta, facciamolo decidere al maestro, magari ce la fa, lei intanto lo porti la settimana prossima per la prima lezione".

E ce l'ho portato. Ma dove lo porti Orso, quando lui ha deciso che da qualche parte non ci vuole andare? Intanto mi arrendo, adesso è tutto in sospeso, alla prossima che mi fa lo affogo con queste mani.

Io mi sento spaventosamente cretina per la figura in piscina, ma anche incazzata con questi che non mi stanno a sentie, anche se poi sono io che comunico male, vallo a sapere.

Però intanto ieri mi sono decisa e sono andata a parlare con la psicologa, italiana oltretutto che secondo me mi semplifica la vita, e che ho conosciuto 15 anni fa ma ci siamo frequentate sempre poco. Ho buttato fuori di tutto e anche questo senso di sentirmi cretina e attaccata e infelice mi sembra un ottimo punto di partenza.

Poi che si nuoti o meno, l'importante è galleggiare sulla vita, che io mi senta un po' più in pace con il mondo, via. La mia teoria è che se sto bene io stanno meglio tutti in famiglia. Chissà, magari Orso si mette persino magicamente a nuotare.

A me però un salvagente non farebbe male.

5 commenti:

graz ha detto...

Ecco, se c'è una ragione per non vivere in Olanda, questa (per me) sta nella passione per la regola. Fine a se stessa o quasi. Il problema sembra non essere più se e quanto sa nuotare quanto se ha il brevetto o non ce l'ha o ce l'ha italiano e tu l'hai iscritto al B e quello non aveva l'A etc etc etc ... guardare cosa sa fare e metterlo nella condizione di far qualcosa, no??? Che palle ...


/graz

Mammamsterdam ha detto...

graz, concordo, ma in questo caso è andata diversamente. Io forse ho messo Orso troppo sotto pressione, lui ha deciso di sottrarsi alla gara non facendo niente e dicendolo - trucco che applica abbastanza spesso da farsi sospettare di averlo fatto anche questa volta - e oggettivamente lui è un po' sotto il livello richiesto, ma non so di quanto e non so cosa esigano in questa piscina qui.

Comunque loro avrebbero pure voluto valutarlo se lui si fosse prestato. Il povero maestro che si ritrova un bambino che nn fa niente e dice di non essere capace mica se la può inventare la valutazione?

In questo caso davvero però è un problema mio e di batavitudine e ci siamo incartati.

graz ha detto...

Ma se il punto è imparare a nuotare e non affogare, e se Orso è un piccino che sta iniziando magari ad alleggerire tutte queste menate dell'alfabeto dei brevetti, la pressione sarebbe stata inferiore e Orso non sarebbe andato in entropia selvaggia. Che se lasci che si rilassi senza dover per forza esaminarlo e catalogarlo magari lui poi magari si distrae persino un attimo dallo sciopero bianco e gli scappa pure di farti anche vedere cosa sa fare, no?

Poi magari io non ho capito bene i tempi ed è due mesi che è bagno a fare il malmostoso e allora fai bene ad affogarlo con le manine tue ...

:-))) /graz

Mammamsterdam ha detto...

Mah, Orso funziona benissimo nelle interazioni faccia a faccia, nei gruppi si perde un po', e per darti retta come insegnante bisogna che ti ami, tutte cose che quella sera lì mancavano, e anche al solito colpa mia che me li trascino di casa all'ultimo momento, d'altronde volevo anche un attimo farli staccare dopo scuola.

Quello che scoccia a me è che per come sono impostate queste lezioni è vero che non costano un tubo (tutte le lezioni private di mia suocera saranno finora tranquillamente costate quei € 1500 tra tutti e due, per questo mi sembra anche il caso di muovere io le chiappe) ma dipendi dalle maledette liste di attesa.

Ora i bambini hanno due pomeriggi alla settimana liberi dal doposcuola, in uno andiamo a calcio che è una cosa fortemente voluta da Ennio e nell'altro andiamo a nuoto con Ennio in attesa del momento di andarci pure con Orso. Per questo motivo quest'anno ho dovuto toglierli da percussioni, dove Ennio ha davvero fatto una scelta consapevole (calcio o percussioni?) ed Orso ha seguito, anche se poi di volta in volta torna su questa cosa che a lui piacerebbe tornare a fare percussioni (dove, peraltro, è stato in prova fino all'ultima lezione visto che faceva talmente a modo suo, quindi non è che sia stato una gioia averlo in classe, ecco, imparare imparava ma distrubando l'universo creato nel frattempo).

Abbiamo tentato di fargli fare danza, che era la cosa voluta da Orso e seguita a ruota dal fratello e anche lì dopo due mesi nisba.

Io non sono per riempire i bambini di attività, ma uno strumento e uno sport, a costo di cambiarli tutti gli anni finché non trovano quello che gli piace veramente mi sembra il minimo umano. E questo nuoto in queste modalità mi sta spaventosamente sulle palle, tutto qui.

Io nuoto glielo farei fare in estate durante le vacanze e via.ma non si può, e mi adeguo, ma non ciò voglia. E poi alla fine si vede.

Comunque a Ennio piace da matti, il che è una soddisfazione e appena esce dal circuito diplomi pensavamo di cercargli un club dove farlo come sport serio, quindi curare anche stile e tecnica, che per ora come vanno vanno.

italo ha detto...

manco mi sò letto il tutto, vivi in un paese del C**** che se nn 6 recchia o sieropositivo nn vali niente, scusa lo sfogo ma io apprezzo i miei nipoti forse più di quanto tu apprezzi i tuoi figli... :-p nel caso di paula, quando la iscrissi alla squadra di nuoto di san benedetto, e lei cominciò a piangere a bordo piscina poichè aveva paura, quindi l'istruttore la piantò nella piscinetta dei neonati, per quieto vivere, ma non fece i conti con la mia determinazione, la lezione successiva, stavo dietro al finestrone x genitori c/o piscina olimpionica di SBT, e l'istruttore ricominciò a fare da checca con paula per farla entrare in acqua, ma! io, eludendo in maniera moooOOOOOoooolto convincente la sicurezza, con far leggermente feroce, mi dirigevo verso l'istruttore (che tra l'altro avevo già cazzìàto la volta precedente per non aver lanciato la cucciola in acqua) e "ops"... manata nella schiena di "puccia" e guarda caso non solo non è affogata, ma ha pure imparato a nuotare in acqua alta alla prima esperienza..... :-p