lunedì 19 aprile 2010

Giornata mondiale del libro all'Aquila il 23 aprile 2010

Libri come pietre
Incontro con gli scrittori aquilani del terremoto
Una maratona alla scoperta degli scritti di quest'ultimo anno: scrittori, fotografi e blogger che raccontano la città

L'Aquila, 23 aprile 2010, ore 11-19, Piazza Duomo

GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO: INTERVENTI (in aggiornamento)

AUTORE LIBRO
Angelo De Nicola Il nostro terremoto
Roberto Grillo-Renato Vitturini Terrae motus ore 3:32 L'Aquila 6 aprile 2009
Samanta Di Persio Ju Tarramutu
Giampaolo Giuliani L'Aquila 2009. La mia verità sul terremoto.
Sara Ciambotti Il terremoto di Sara.
Giuseppe Caporale L'Aquila non è Kabul. Cronaca di una tragedia annunciata.
Giustino Parisse Quant'era bella la mia Onna. Cronache dentro il terremoto.
Paola Aromatario Ricomincio da zero anzi da 3e32
De Nicola Raffaella Polvere d'aprile.
Centofanti Errico La Gran Cornata. Il terremoto dell'Aquila: quello del 6 aprile 2009 e quello del dopo.
Giusi Pitari Trentotto secondi
Carlo De Matteis L’Aquila magnifica citade
Patrizia Tocci La città che voleva volare,
Massimo Gallucci La puntura di Atlante
Anna Maria Giancarli La parola che ricostruisce
(A cura di) De Lellis Marianna,
Adriana Iacono e Francesco Gianino Alice nelle città. Per L'Aquila
(a cura di) Paolo Perna 6 aprile 3:30: i borghi dell’Abruzzo aquilano
Barbara Summa STATALE 17 - Storie minime transumanti
Dante Bellini La mia verità sul terremoto
Nimis Scataglini Le formiche sono più forti del terremoto
Emiliano Dante-Massimiliano
Laurenzi-Valentina Nanni, Terremoto zeronove
Associazione Agorà Barete 3.32 EMOZIONI NEL CRATERE"

Non ci sarò di persona, ma ci saranno Orfeo e Maura. Io quest'estate ho letto Terremoto zeronove, e in particolare mi ha colpita la storia del patto di quattro amici bambini, e poi vecchi.

L'Aquila non era Kabul è il più bello di tutti, mi hanno detto (insieme a Statale 17, mi hanno detto anche questo).

Tutti questi libri, non ci inganniamo cercando il solo valore letterario o documentaristico, hanno comunque una ragione di essere, dovevano essere scritti, hanno dato voce a molti, sono strie individuali diventate universali.

E poi, c'e un motivo migliore del piacere della lettura in sé,per occuparsi di libri?

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