Katyn è stata una delle pagine recentemente scoperte della storia polacca. Cioè, in Polonia si è sempre saputo e sussurrato, perché non fai sparire lo stato maggiore dell'esercito di un paese in guerra senza che nessuno noti la differenza, ma non si poteva dire.
Non si poteva dire perché la nostra grande nazione sorella negava in tutti i toni. Ed essendo la cosa successa sul loro territorio, non è che uno poteva andar lì e mettersi a scavare, metterli di fronte all'evidenza e fargli: no, scusate, vi siete sbagliati, ce li avete proprio fatti fuori voi, ammettetelo e chiudiamo il discorso. Eh, no, non si poteva.
Poi il nuovo corso e la perestroika e impariamo dai nostri errori e insomma si, si ammise, si scavò, si onorarono i morti. E tanto per imparare dai nostri errori in Polonia si è passato da un integralismo all'altro, da Radio Mosca a Radio Maria, tanto entrambe ce l'hanno con gli ebrei, con i gay e con tutti quelli che rivendicano il diritto a decidere da soli come vivere e cosa pensare, invece di avere chi glielo suggerisce.
No, decisamente, a me il rifiorito integralismo cattolico della Polonia, iniziato sicuramente con l'elezione a papa di Woityla non mi ha mai convinto. Ma è con i gemelli Kaczynski che mi si sono confuse definitivamente le idee. Tutte le storie su un premier omofobo che vive con mammà che gli amministra lo stipendio e gli passa la paghetta per le piccole spese, e che passa più tempo a genuflettersi che a governare, sono anni che le conosco.
Poi ieri mi manda un sms l'amica Mishka, tutta sconvolta. Siamo senza governo.
Dico la verità, a me è quasi sembrato un thriller di quelli di fantapolitica. Il gemello malvagio, la commemorazione di Katyn finita in tragedia, le ricerche affidate a Putin, la scatola nera che in primo luogo si ritrova quella sui movimenti e non quella con le registrazioni vocali (che si saranno detti: presidente, è impossibile atterrare, tocca deviare su Minsk, e lui no, no, no, dobbiamo atterrare a tutti i costi, dio è con noi, ipotizzo ovviamente perché nei thriller si ipotizza e basta).
Lessi una volta di Czeslaw Milosz che uno dei grossi problemi dei polacchi nella storia non è stata la mancanza di coraggio, ma questa incrollabile certezza che in qualunque impresa eroica si gettassero, anche la più disastrosa, loro lo facevano con la serena certezza di essere nel giusto e che dio li guardava e che quindi doveva andar bene per forza. Poi finivano in un disastro dopo l'altro.
Perché eroici lo sono sempre stati: quando i turchi arrivarono sotto Vienna furono respinti alla fine dalle truppe polacche soprattutto, comandate dal re Jan Sobieski durante la battaglia di Vienna. Il tutto l'11 e 12 settembre 1683. Sennò a quest'ora il problema se i minareti facciano o meno parte del paesaggio europeo manco si poneva.
E nel 1944, la spallata decisiva dell'assedio di Montecassino la diedero sempre i polacchi, per scacciare i tedeschi. Scelti apposta perché estremamente motivati contro quel loro nemico storico. Il cimitero di guerra polacco a Montecassino (e anche quello di Loreto) hanno tutte queste date sulle lapidi: tutti ragazzi di 18 e 19 anni, non di più.
Insomma, noi come Europa abbiamo salvato il culo almeno un paio di volte grazie ai polacchi, e loro stessi, anche durante il socialismo, non hanno mai smesso di sentirsi parte integrante dell'Europa Occidentale. Nell'interbello Varsavia veniva paragonata a Parigi (uno può dire che lo fanno peraltro anche i baresi, ma sorvoliamo che mi rovina il discorso).
E quindi ritrovarsi al governo per parecchio tempo due antieuropeisti convinti proprio adesso che la Polonia sta in Europa, cosa che vedono come il proprio destino storico che si compie, non lo so, a me qualche dubbio lo farebbe venire. Infatti la prima domanda che mi sono posta è stata: ma è stato terrorismo?
Per il resto, è un vero peccato che io non abbia la benché minima vocazione come autore di thriller.
6 commenti:
Ma quale terrorismo! Ho proprio idea che sia stata una cosa del tipo: lei pilota faccia come dico io se no son guai! Ti ci vedi il B. nazionale in questo quadro?
E veramente, un pio desiderio l'ho avuto, ma per tutto il top politico italiano in un aereo. Piazza pulita. Ricominciamo da capo. Senza la protezione dei grandi puzzoni, cosa farebbero i mafiosi?
Ba, ma lo vogliamo scrivere un thriller di fantapolitica? :D
Confesso che l'ho pensato anch'io. Quando ho sentito che oltre al presidente era sparito dalla circolazione un buon 60% del governo m'è scappato un "che culo, sempre agli altri ste fortune".
E se posso essere sincera non mi sento neanche molto in colpa.
Francesca
No, no, scrivetevelo senza di me che io ho altro da fare che augurarmi che dio punti il dito contro i cattivi, sono mezza polacca ma non fino a questo punto.
E non ci avevo pensato al parallelo, sono troppo superstiziosa forse.
Eh si anch'io l'ho pensato subito che avevano voluto atterrare a tutti i costi... moh ke santo subito è passato a miglio vita....
non hanno più protettori... Io non sapevo neanche chi era sto gemello sfascista, eppure ho subito pensato alla loro cocciutaggine... Voi mi avete poi edotto e deliziato... brave ragazze... noi stoe kiappe non ce l'abbiamo....
Sì, ma i turchi li aveva già stancati il mio (celebre?) conterraneo Raimondo Montecuccoli, per quello dopo hanno perso a Vienna :-D
Curioso però, tra tutti coloro che ho sentito commentare la sciagura aerea, ce ne fosse uno che non fosse profondamente invidioso!
Ma dico io, è tanto amico di Putin, speriamo che gli regali un bel Tupolev la prossima volta.
Sentite, non diciamole neanche per scherzo queste cose che è troppo brutto, anche se capisco che uno per sdrammatizzare la battuta di humor nero gli venga.
Sul tuo conterraneo, caro Byte, concordo, erano stancucci.
Il punto è che vorrei tanto capire com'è andata la cosa e a chi farebbe comodo, ammesso che si voglia ipotizzare una malizia nell'incidente. Ma concordo che possa essere stato soprattutto l'errore umano, la voglia enorme di atterrare in tempo e la nebbia.
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