domenica 14 marzo 2010

Un anno in più

Questa settimana trafficatissima, non tanto per il lavoro in sé, quanto per la logistica dello stesso (figli da piazzare, treni strani, orario modificato last-minute con conseguente notte insonne (riuscirà la nostra eroina domattina nelle pause a sistemare telefonicamente i figli prima delle 12?) e corsa folle per prendere al volo la lezione di nuoto ormai data per perduta ("non facciamo a tempo a tornare a casa, che mutande hai? Scure, bene, vai a nuotare con le mutande e vedi che non ci fa caso nessuno mentre io scappo a casa a prenderti tessera e asciugamano") robe del genere.

Io li avevo avvertiti: ragazzi, la mattina datevi da fare, vestitevi da soli mentre vi preparo da mangiare perché devo uscire prima di voi e preparare anche me. Una mattina, con gli orari dei treni in mano e in preda allo conforto ho dato a Ennio il biglietto del bus dicendogli che se vedevo che andava male avrei chiamato i maestri del doposcuola, i due che ho accompagnato una volta in stazione, per chiedergli se per caso non potevano portarseli dietro fino alla stazione e io avrei aspettato alla fermata, perché rischiavo per 5 minuti 5 di ritardare di un quarto d'ora. E lui si è impressionato da matti e non voleva, ma, ho capito dopo, perché credeva di doverlo prendere da solo con il fratello il bus per la stazione.

"Ma stiamo scherzando? Certo che non ti mando da solo in bus, non esiste, non ancora".
Poi la cosa è finita due ore prima del previsto e siamo persino riusciti ad andare in piscina. Uno stress che vi risparmio.

I risultati di tanta responsabilizzazione sono stati strabilianti. Non tanto Ennio che pur di giocare con il computer da alcune settimane prima delle sette sguscia giù perfettamente vestito (e si vede che le giornate si stanno allungando e al mattino c'è luce.

No, la sorpresa è Orso. Che ci è voluto un inverno ma ha smesso di litigare tutte le sante mattine con le scarpe (la sua idea, visto che se le toglie allacciate, era che per mettersele bastasse guardarle intensamente e aspettare che spontaneamente gli si avvolgessero ai piedi. E se non lo facevano o io mi azzardavo a dirgli di slacciarle prima, si incazzava come una biscia. Un affronto personale, queste scarpe, mamma mettimele tu). Ho tenuto duro alcuni mesi, anche se si faceva tardi, anche se partivano le scene madri e adesso se le mette e pure relativamente in fretta.

Orso che l'altra mattina mentre mi precipitavo sotto la doccia e credevo di doverlo ancora tirar fuori dal letto con la gru stava nudo davanti al suo cassettone a cercarsi le mutande.

Mangiano dalle 2 alle 3 tazze di cereali al mattino, mentre prima era una, e delle volte se le fanno da soli basta che gli scaldi il latte. Ennio un paio di volte mi ha preparato la macchinetta del caffé pronta da essere messa sul fuoco, la prima volta non ha messo l'acqua perché io ci metto sempre quella bollente del serbatoio del Qooker (mia innovazione geniale al progetto della cucina, acqua bollente al momento) e gli fa paura, visto che hanno la proibizione di toccarlo. Poi il padre gli ha spiegato che ci si può mettere anche quella fredda del rubinetto normale et voilà.

Così ieri mattina, in un momento di coccola a colazione, con Ennio che si era già defilato e Orso in grembo a strofinarsi e darci i bacetti gliel'ho proprio dovuto dire:

"Orso, questa settimana mi hai aiutato tanto e sei stato bravissimo, ti sei vestito da solo, sei stato bravo, veramente sono orgogliosissima di te, sei proprio un bambino grande".

"Certo", rincara la dose il capo, "e poi da domani sei davvero più grande, compi sei anni, adesso sei grande Orso".

Ci pensa su:
"Si, ma anche se ho un anno in più io rimango sempre il più piccolo eh?"

Poi scappa su per unirsi al computer.
"Un bacetto no?"
Torna indietro, ci bacia e specifica:
"A me piace tanto dare i bacetti, però qualche volta no".
chiariamolo subito che non sono una macchina di bacetti a comando eh? I maschi che crescono, che delizia.

Poi siamo andati a fare la spesa (sotto casa tua Giulia, ti ho pensata eh) a comprare le robine per la festa a scuola mercoledì e il suo regalo di compleanno, la barca dei pompieri lego. E i costumi da bagno nuovi che quello di Orso aveva le pezze al culo e quello di Ennio è scomparso insieme alla busta di emergenza che alla fine gli ho portato in piscina e non si è più ritrovata.

E si sono comprati un altro lego con i loro soldi, Ennio che tentava di convincere Orso a unire le risorse per prendere una cosa che piaceva a lui, poi il capo ci ha aggiunto 90 centesimi che gli ha fatto riguadagnare subito spedendoli in giardino col secchio a raccogliere le cartacce volanti.

Adesso sono in piscina con il capo, io finisco la torta e verso le 13 arrivano i nonni in treno per festeggiare. Che volevamo andare allo zoo ma abbiamo due invalidi (nonna mentre giocava a hockey si è presa una palla sul piede, la cosiddetta pallaalpiede, il capo che ha l'articolazione instabile si è appena mostruosamente storto la caviglia).

Cavolo, è così grande che non riesco nemmeno ad intenerirmi ripensando a quando è nato, che è stato un parto bellissimo che auguro a chiunque. Non ci rieso perché il lui di adesso mi riempie tutta, non ho spazio in questo momento per rievocarlo com'era prima.

Ed è così autonomo in testa, che mi passa persino la nostalgia per il terzo figlio che volevo per me, ma anche per dare un più piccolo a lui. Mi sa che non serve più, ci siamo scesi a patti con il suo essere il più piccolo. Ora bisognerà dirlo a Ennio e vedere se può scendere a patti lui con la realtà del suo piccolo fratellino grande.

10 commenti:

MarinaV ha detto...

Vedi che finalmente ci sei riuscita a farti preparare il caffè dai figli? Tanto la calma per fartelo portare a letto la mattina non credo che ce l'hai, quindi alziamo le bandiere!
Esser fratelli piccoli secondo me deve essere una gran rottura, ma esser sorelle/fratelli maggiori è una responsabilità enorme che ti porti dietro per tutta la vita.
Dall'alto della mia esperienza, compatisco più Ennio che Orso, che se vorrà avrà una vita più facile solo guardando Ennio.
6 baci al piccolo mostro!

Mammamsterdam ha detto...

Gurda, da figlia maggiore sottoscrivo quello che dici, ma se vedessi come Ennio se lo mette sotto per preoccupazione, prepotenza e perché ci è abituato, io avrei fatto una strage e quindi incoraggio ed approvo le azioni di emancipazione di Orso, quando non siamo noi a mettere regole di par condicio (le quote baby, per capirci).

Poi ovvio che l'emancipazione e il diritto di promogenitura si pagano, fosse solo a piatti di lenticchie cucinate a mammà che così la pianta di star sempre da sola dietro ai fornelli.

LGO ha detto...

Però anche essere i piccoli è vantaggioso, io il piccolo do casa l'ho sempre invidiato un sacco ;-)
Auguri!

Unknown ha detto...

Beh, anche io oggi ho un anno in più..auguroni :)

supermambanana ha detto...

e tanti auguri allora, dolcissimo orso smack

Anonimo ha detto...

brava, brava. non ti stressare troppo e auguri di compleanno a te, il merito è tutto tuo.
vic

Mammagiramondo. ha detto...

Buon compleanno Orso!
Tu Barbara sei dolcissima... mi sono commossa ;)

italo ha detto...

brava sasà, cercherò di esserci anke io alla presentazione se nn starò in PL. baci ed auguri, e saluta la cuginetta coraggiosa appena la vedi.

silvia ha detto...

ahhh io mi sono commossa! che i maschi che crescono son davvero incredibili. e l'età dei tuoi è ancora bellina. e siete bravi e siete in due a governare. il conflitto primo, secondo resta sospeso. che per tutta la vita ci accompagnera con i suoi belli e i suoi brutti. e forse un terzo lo dovresti fare. proprio per te. anche se non sarà mai solo per te. anche se per te sarebbe una fatica nuova. proprio ieri parlavo di fratelli e di mancanze
ps
ti lascio questo link, prova a dare un'occhiata.
http://ilseniomormora.blogspot.com/2010/03/agli-angeli-del-terremoto-la-medaglia.html

mamikazen ha detto...

Auguri grand'uomo :)***