sabato 20 marzo 2010
Teatro: le ragazze di Mussolini
Stavolta non vi dico che M.E.L.M.A. ieri è stata replicata per la quinta volta e che andremo avanti fino ad abbatterci, come dicono gli olandesi, perché devo annunciarvi tutt'altro: Beppe Costa ha colpito ancora.
E lo ha fatto con la compagnia con cui lavora da anni, Orkater con una piece sulle ragazze di Mussolini, ovvero il Trio Lescano.
Il trio Lescano io manco sapevo cosa fosse fino a che un annetto fa il mio settimanale Vrij Nederland ha pubblicato un pezzo su queste tre sorelle ebree olandesi, di una famiglia circense che ha viaggiato in tutta Europa, padre acrobata/cascatore, madre cantante di operetta, che a un certo punto arrivano in Italia come artiste di varietà e in men che non si dica vengono scoperte, ribattezzate e diventano delle star.
Come, manco lo sapevo? Lo sapevo benissimo perché giovedì, alla prima dello spettacolo De meisjes van Mussolini tutte, ma proprio tutte le canzoni del trio mi sono accorta di conoscerle benissimo. E Maramao perché sei morto, e La gelosia non è più di moda e tutto il resto, e se ve lo cercate su youtube ne trovate tante altre, Ciribiribin, per dire.
E questo significa solo una cosa, che queste tre sorelle olandesi, Judith, Sandra en Katrintje Leschan, ribattezzate Giuditta, Alessandra e Caterinetta Lescano davvero hanno segnato un'epoca, davvero hanno avuto uno status di star che manco ce lo immaginiamo e che ha impresso nella memoria collettiva tutte le loro canzoni più famose. Sennò non si spiega perché noi, adesso, di mezza età, conosciamo così tante canzoni dell'epoca delle nostre nonne.
Adesso vengono riscoperte, non solo dalla fiction italiana di Raiuno Le ragazze dello swing cui ha partecpato anche Eva Schaap, ma anche in questo bellissimo ed equilibratissimo spettacolo di Orkater.
Andate a vedervelo. Andate a vedervelo anche se non conoscete bene l'olandese e vi manca il teatro che vedevate in Italia. Guardate che si capisce tutto. Si capisce la tensione che sottende a tutta l'esistenza di chi è ebreo nell'Italia della dittatura e delle leggi razziali. L'insicurezza per il proprio futuro nella madre che portava sempre con sé nella borsetta le enormi somme guadagnate dalle figlie ("Ma perché non li mettiamo in Banca?" "Gli italiani vanno alla banca, noi non siamo italiane").
Poteva diventare un musical bellino e leggerino. Poteva diventare un pippone sul fascismo. È diventato uno spettacolo che parla di cose serie con una leggerezza meravigliosa, grazie anche alle tre attrici Bodil de la Parra, Eva van der Gucht e Elise Schaap, alle loro voci bellissime e soprattutto al divertimento e la gioia di vivere che sprizzano da tutti i pori quando cantano.
Uno spettacolo che ti ricorda molto bene come la politica possa epurare anche i beniamini del pubblico, come ci ricorda il triplice ruolo di narratrice, madre del trio e segretaria della radio sostenuto con enorme energia e mestiere da Wimie Wilhelm. Che quando scende dalle scale con quel suo portamento da sergente maggiore fa paura persino a me, e quando coccola la figlia nelle sue insicurezza bambine ti fa capire come grazie alla sua lungimiranza siano riusciti a sopravvivere alla guerra.
Uno spettacolo dai ritmi perfetti: non solo nell'accompagnamento musicale di Beppe musicista eclettico Costa himself al contrabbasso, mandolino, batteria e varie, insieme a Reint van den Brink (chitarre), Dionys Breukers (tastiera e percussioni) e Christof May (fiati vari). Ma anche nelle scene, come quella dell'interrogatorio, che si regge tutta sul ritmo delle domande e risposte in olandese e in tedesco, perché Maramao è morto, chi è Maramao, a chi sono dirette le vostre canzoni, spionaggio musicale, ecco cos'è.
Davvero, andatevelo a vedere anche se non conoscete bene l'olandese, perché è uno spettacolo che riesce a soddisfare tutti: gli amanti del musical, gli amanti del teatro sociale, gli amanti del buon teatro e basta, noi italiani nostalgici (grazie anche a scelte registiche molto precise, come la recitazione frontale tipicamente italiana, che infatti agli olandesi mancava a volte di profondità, ma che ci stava tutta, e vogliamo ricordare la regista Lidwien Roothaan?)
Fino al 1 giugno potrete vederli in tutta Olanda, qui la lista delle date e dei teatri.
E anche il CD con le canzoni del trio e quelle scritte appositamente da Beppe in olandese per i momenti riflessivi è bellissimo.
Insomma, andateci, che le cose fatte bene con cuore e mestiere vanno godute e curate.
E inoltre potrete ascoltare le interviste di Roberto Bacchilega e Nello Allocca per Radio Onda Italiana martedì 23 marzo, dalle 20 alle 22 ne corso della trasmissione Pitagora (cliccando sul link troverete come ascoltarla via internet).
De meisjes van Mussolini
Een muzikale vertelling geïnspireerd op het leven van de Nederlandse zusjes Leschan
www.orkater.nl
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4 commenti:
Grazie Barbara. Confermo l'entusiasmo per un grande spettacolo. Altrettanto entusiasmanti sono le interviste con Beppe Costa in italiano martedì 23 dalle 20.00 alle 21.00 e con la regista Lidwien Roothan in olandese dalle 21.00 alle 22.00. Naturalmente tutto su Radio Onda Italiana
http://www.ondaitaliana.org/Italiano/site/RadioIT.htm
andate a vederlo. ecco. io andrei. ma cavolo-non volo.
cerco in rete. mi hai messo il pepe.
ma come non sapevi del trio Lescano, ma dai! Mi viene in mente la mia mamma e la sua bellissima voce cantarci Il pinguino innamorato, o Maramao, con la mano a coppa di lato alla bocca, prima destra poi sinistra, Maramao, Maramao, fanno i mici in coro... :-)
Il Trio Lescano lo conosco, come conosco QUASI tutte le loro numerosissime canzoni, ma non avevo idea delle loro origini, grazie per avermi fatto scoprire un pezzettino di storia davvero afascinante. Un baciotto a te e ai tuoi maschi;)
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