mercoledì 5 agosto 2009

Conflitti

Un pomeriggio in spiaggia, con mia madre che sclera da un mese e ormai sto cercando di spiegarle cos' è la sindrome da stress posttraumatico da dopo terremoto ma non mi dà retta, e i bambini che superano sé stessi in stronzaggine, perché quando hanno qualcuno che si agita e iperventila qualsiasi mossa facciano, ovviamente ne fanno tante e tutte sbagliate. E guardano per vedere l' effetto che fa.

E pensare che ero appena tornata da una toccata e fuga da Roma con termometro a 42 gradi e l' unica cosa di cui avevo bisogno era un tuffo al mare, che però giusto quel giorno lì era rosso di mucillagine, a causa delle alte temperature (il giorno dopo era passato tutto).

Finiamo con una sfuriata, tripla doccia fredda alle varie impanature di sabbia (tu li docci e loro si rotolano subito per terra) e un Orso furibondo trascinato per mano alla macchina.

"Stronsa", mi urla. Che come imparano le lingue i bambini, nessuno. Proprio nel tragitto alla spiaggia spiegavo a mia madre una situazione che mi aveva inferocita e da dietro Orso mi ricordava: mamma, hai detto cazzo.

"Senti, io adesso non ti parlo più per un pò, se devi fare così".

Camminiamo in silenzio a grandi passi incazzati.
"IO non ti parlo piu, parlo solo con Berend", continua.

Io taccio e continuo a camminare.
"E poi ti picchiamo. Ti stringo la gola e ti picchio".

Taccio, ma mi chiedo se non debba preoccuparmi. Quel dettaglio della gola è talmente plastico.

Poi a voce un pelo più bassa:
"Però non ti stringiamo troppo forte, e non ti picchiamo neanche tanto".

Non so se mi viene più da ridere o se mi fa tenerezza. Lo sollevo e lo9 metto in piedi sul muretto così ci guardiamo negli occhi, lo abbraccio, gli dico che sono stufa di essere arrabbiata e che preferisco che ci v0ogliamo bene, ci baciamo, e la giornata prosegue come devono proseguire le giornate di vacanza. un mucchio di stress e stanchezza, ma siamo insieme ed è questo che conta.

La sera dormiamo in un lettone nuovo nel B&B di Eliana, ultima tappa di questi giorni, e mi fa:
"Però mi devi toccare".

Poi si volta, sospira e si addormenta.

4 commenti:

lorenza ha detto...

:-) memento per la giornata di oggi. Grazie!

supermambanana ha detto...

ah, che conforto sapere che la stronzaggine vacanziera e' una patologia diffusa. Ora che ci penso pure io che ero una gatta morta per 11 mesi all'anno quando ero in vacanza rispondevo male ai miei...

Elena Galli ha detto...

aaaah sì le parole più importanti le imparano subito.
cmq mi ha fatto tenerezza.

godetevi il resto della vacanza!!

Byte64 ha detto...

In effetti è un attimo passare dalla tragedia alla commedia.
Però il giorno che diedi della "stronsa" a mia madre, arrivò mia zia con uno smataflone sui denti da farmi fare la capriola due volte.

Altri tempi.

O no?

Ciao!
Tlaz