Oggi festina estemporanea in giardino per festeggiare l'ultimo giorno di scuola, così Orso, che ultimamente i miei figli si sono appassionati alla mia scatola delle perline e hanno cominciato ad infilare collane, potrà regalare a Lotte quella che spontaneamente ha deciso di farle, inserendoci il grosso Di-amante, uno strass di plastica ovale, e altre cose. Dolce e fedele nelle amicizie, questo mio figlio.
Domani piscina all'aperto a Flevobad, c'è bel tempo e per fortuna ci godremo questo acconto di vacanze.
Con il fatto che sono cresciuta al mare, le mie vere autentiche vacanze erano le estati a Cracovia dai miei nonni, e a un certo punto si partiva la mattina un gruppone di bambini dei palazzi circostanti, quelli soliti con cui giocavamo dalla mattina alla sera fuori, armati di panini, asciugamano, un paio di zloty per ingresso, pepsi (in Polonia si trovava solo la Pepsi, sarà per questo imprinting che la preferiscco tutt'ora a quell'altra) e ciambelletta.
Partivamo insieme, tornavamo insieme facendo un percorso lunghissimo a piedi, i maschi a volte ti buttavano in acqua se non volevi, ci scorticavamo sedere e costume sullo scivolo di cemento e rientravamo rossi, stanchi morti e felici.
Qualcuno si meraviglia che ancora oggi amo le piscine di città (poi se mi regalate un bel mare caldo da starci sparapanzata tutto il giorno a mollo, scoglio o sabbia per me pari sono).
La piscina in Flevopark, comunque, è al capolinea dei tram 7 e 14, e nei giorni particolarmente caldi chiude alle 19, negli altri alle 17. C'è un baretto che fa patatine e schifezze varie, ma io mi porto coperta, libri e panini e ci facciamo un grasso picnic.
PS abbiamo poi torvato un kucchio di amici e compagni di scuola, abbiamo fatto insieme il picniccone sotto l'albro, poi si è scatenato un temporale, che dopo un'ora è pure finito, ma a quel punto eravamo già a casa e le patatine ce le siamo mangiate da Manneken Pis sul Damrak, a trecento metri dalla stazione verso il Dam.
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