è il "lappenmarkt" , ovvero mercato degli scampoli del lunedì mattina intorno alla Noorderkerk. Vicino c'è un altro mercato, anche quello me lo percorro tutto. È pieno di vestiti nuovi e usati, scarpe, bigiotteria, robivecchi che passano per antiquari, e di cui uno ha grandi mucchi ordinati di posate vecchie che sono una meraviglia.
Farmici un giretto in cerca del grande affare della mia vita (finora limitati a un paio di zatteroni viola e lilla, un paio di pantaloni bianchi e un gilet di pelle nera, il tutto in due anni) è la mia forma di sport preferita. Di solito mi ci incontro con Cinzia che abita lì vicino e ci facciamo uno spuntino in uno dei caffé carini nei paraggi. C'è da dire che se non fosse per gli spuntini, una sessione di mercato varrebbe in calorie una seduta di palestra, visto lo sbattimento in bici per arrivarci. Perché arrivarci con i mezzi è praticamente impossibile, e anche se è relativamente vicino alla stazione, se metto in conto la somma delle scarpinate per arrivarci, per girarlo e per riandarmene, madò, già mi viene il fiatone. Vado in bici, quindi.
Diciamo che è il posto ideale per il trovarobato dei nostri spettacoli. Da lì viene la parrucca RaffaellaCarrà di Gino in "Vizio di famiglia" e un paio di accessori contenitivi di biancheria intima che per discrezione non dirò a chi erano destinati. Però potrei sempre riciclarmeli io, se non dimagrisco.
L'altro mio mercato preferito è, con tutti i suoi limiti, l'Albert Cuyp, Non sempre, ma quasi, ci si trova del pesce commestibile. A Marta fa impressione, hanno troppi pesci con gli occhi che la guardano. Lei ha preso questo dagli olandesi, le piace solo il pesce già sfilettato. Vabbé, come diceva mia nonna: dobbiamo compatirli.
Al Ten Cate sono stata un paio di volte, caruccio. Quello che invece è una perdita di tempo, per me, è il Dappermarkt, che purtroppo è il più vicino a casa. Quel paio di bancarelle di verdura, boh, chi me lo fa fare? Solo il patataro si salva, ha un sacco di tipi di patate e mi sa persino consigliare. Il grande fantasma dell'opera del Dappermarkt è invece una bancarella di cose bellissime per bambini, che compare e scompare a intermittenza. Ha di buono che sta vicino alla Javastraat, che è una via con un sacco di negozi utili e alimentari e panettieri etnici di varie razze, tutti pieni di robine buone da mangiare.
Qualche fan del Dappermarkt lo conosco: Latanga, che ha una scarpa 36 e ci trova tutti i modelli costosissimi che si era in precedenza tnuta d'occhio nelle vetrine. Bow, che ci trova le cose più stupende per sé e i figli, lei lo adora, e ci va regolarmente nel giorno libero come passeggiata tenera con i bambini, compra il pollo arrosto e si risolve pure la cena. Marta invece la pensa come me. Però a furia di sentire i resoconti entusiastici di un paio di persone, alla fine aveva trovato anche lei una bancarella meravigliosa, si è ricreduta ed ha cominciato ad andarci regolarmente. Inutile: la bancarella meravigliosa non ci si è mai più vista.
1 commento:
Si, gli orari mi puzzano di oltreoceno. Comunque non darti arie, che lo so che anche tu fai le ore piccole dietro al computer.
Posta un commento