mercoledì 21 settembre 2011

Analyse this e il concetto di racchia e non-racchia

Avvertenza: questo è un altro post compulsivo di Mammamsterdam di cui forse si poteva fare a meno

Alle citazioni citabili di cui nessuno di noi può fare a meno nella vita se ne è aggiunta una di cui proprio sentivamo la mancanza: le racchie devono stare a casa, di cui aggiungo una pratica traduzione dialettale: s' ì brutte statte a la case.

Ci stavo pensando bene: ma come la definiamo una racchia? Secondo me anche qui vale: Racchiness is in the eye of the beholder.

O meglio, visto che proprio stamattina si disquisiva delle coppie di opposti, ma una non racchia, cosa fa per non esserlo (non racchia, intendo).

Sembra facile, ma provateci voi. Per facilitare l' impresa ho predisposto una piccola check list di me medesima, voi se volete rifarla ci metterete le vostre risposte. Mi limito ai punti salienti, o facciamo notte, le chiamrò le UMT, unità minime di trasformazione. Per bonus tempo intendo il tempo che si risparmia non facendo una cosa inutile, tempo che si può usare benissimo per cazzeggiare su Facebook, per esempio o stare per blog.

Guardatevi allo specchio e ditevi: sono racchia? No, ma lo sono stata perchè ho incontrato i beholder sbagliati.
Sono bella? Si.
Ho i capelli appena lavati? No (bonus tempo: 10 minuti)
Ho i capelli asciugati col phon? No (bonus tempo, 15 minuti)
Ho i capelli stirati e modellati? No (bonus tempo 30 minuti)
Ho i capelli acconciati? Mai, solo ai matrimoni e quando sono troppo sporchi, non ho tempo di lavarmeli e incombe un evento social-mondano (bonus: non pervenuto).
Cara grazia se mi lavo regolarmente e giusto perchè a fare l' interprete in cabina si respirano per otto ore di seguito i soliti due metriquadri di aria condivisa con la collega. Insomma, per dovere d' ufficio meglio non puzzare.

E siamo ancora ai capelli e all' igiene. Rimango per contiguità in tema di bulbi piliferi:
Quanto spesso ti depili e come: ceretta 1-2 volte l' anno, Silkepil in versione strappo quando ho due minuti, versione rasoio quando non li ho o mi sento meno masochista del solito (solo in caso di necessità). E se vi scegliete come noi per le vacanze spiagge solitarie e poco tempo, si salta pure la ceretta e si guadagna mezzo pomeriggio in più di spiaggia, che con le carenze di vitamina D che mi procura il vivere a nord, buttatela via, la vitamina D.

Sono truccata? No, ma lo farò a breve, prima di uscire.
Qual è l' unità minima di trucco che usi per produrre l' effetto curato nel tuo aspetto?
Ecco, per me è il rossetto rosso rosso mat consigliato lo scorso anno dalla Spora, l' ho trovato, ci ho speso € 30 ma ancora lo uso e l' effetto è talmente eclatante che faccio a meno di qualsiasi altro cosmetico, risparmiando.

Per Chiara, che oltretutto dopo una carriera nell' e-marketing è passata al sogno della sua infanzia, la scuola per visagista, l' UMT fondamentale è la base: se hai una base levigata quello che ci aggiungi o meno dopo va sempre bene.

Per altre amiche è il mascara e la matita, basta quello e via. Per altre ancora, ma secondo me questo è psicologico, tocca fare una passatina di tutto, poco ma buono e ti senti subioto una bonazza. Insomma, ognuno esperimenta e verso i 30 anni ha trovato quello che le funziona.

Questo discorso vale anche per una cosa fondamentale, perchè il fashion-vittimismo e l' autocompiacimento estetico può prendere tante strade e c' è chi non scende mai dai tacchi e chi non ci sale mai e chi indossa solo vestitini e chi solo gonne lunghe (che, permettetemelo, risolve di botto il discorso ceretta) ma una delle scelte fondamentali della maturità estetica raggiunta da una donna è quando impara a scegliersi il reggiseno.

Perchè è il reggiseno la pietra angolare che tiene su tutto. E su come sceglierlo farò un giorno o l' altro un post, se non l' ho già fatto.

Quello che mi da da pensare è che le maîtresses a penser del solo se sei bona hai successo possono essere identificate da una serie di elementi unificatori, il che mi suggerisce che ci deve essere una morale in tutto questo e ve la espongo alla fine.

Innanzitutto, non sembra, ma per essere bella in quel modo lì che dicono loro ci vuole un mucchio di lavoro, se stiamo a guardare i canoni del sistema. Non tanto la materia prima, che pure ci si può lavorare e parecchio, ma proprio la manutenzione.

Tocca sterminare i follicoli, non c' è verso. E mica quelle cerette di buona creanza che faccio io quando proprio devo, no, qui si va di brasiliana e basta, dal mento in giù il pelo va stanato e sterminato con i mezzi che ti pare. Delle giornate dall' estetista o sotto il laser, o se sei bruna, sotto la luce proiettata a fasci. non so se capita anche a voi, strappare peli a me fa un gran male.

Gli altri follicoli, invece, quelli sulla testa, vanno rinforzati, moltiplicati e asserviti e anche lì ci può voler tanto, ma tanto tempo. O come diceva Pinuccia all' epoca delle foto della Noemi con la mamma, che Pinuccia signore mie si che cià occhio per queste cose: "tsk tsk, quelle pieghe lì non te le fa mica il parrucchiere sotto casa, sai quanto avranno speso" (il che dimostra che sul follicolo come sono poco ferrata, signore mie, io non vedrei la differenza).

La tetta, naturale o rinforzata va comunque a prescindere strizzata in reggiseni rigorosamente di due misure più piccole, che nelle combinazioni più infelici fanno la cosiddetta monotetta carenata, una specie di blocco a punta stondata strizzato verso l' alto che ricorda di profilo il muso della cernia.

Il labbrone a gommone lo salto che ne hanno parlato meglio di me tanti altri, sempre utile se si frequentano yacht di lusso.

La parte del corpo che queste bellezze trascurano potentemente è la schiena, ma tanto pare che la maggior parte del tempo ci si stia sdraiate sopra e quindi magari non si vede, però con quei tacchi improbabili (e per chi invece voglia coltivarsi il tacco 12 probabile e senza morire, rimando sempre alla Spora) e le borsone firmate che ti inclinano di lato, l' osteopata di fiducia sarebbe più importante della manicure di fiducia.

Che adesso ci arriviamo, c' è ancora il capitolo manicure e pedicure, che la bella di professione per una scheggiatina allo smalto si rovina la reputazione, cosa credete? Soprattutto se gli smalti sono in colori eclatanti che come sulle calze nere, la smagliatura se c' è si vede subito.

Oltre all' osteopata prima o poi e facciamo le corna ci sarà lavoro anche gran lavoro per l' oncologo, perchè a essere perennemente straabbronzate e lampadate, con tutte queste vacanze in barca e nei posti caldi la tentazione dell' ustione incombe. Perchè giusto le fotomodelle che con il loro aspetto ci lavorano seriamente, vanno di fattore 60 e fondotinta, quando gli tocca stare immobile sotto l' obiettivo per ore ai Caraibi. Ma quella è una professione seria.

La cosa seria sono i vestiti e ci vorrebbe qui una discussione di genere sul fatto perchè tutto quello che passa per bello ed elegante fondamentalmente è tutta roba che immobilizza le donne. Fateci caso: se vuoi scappare, correre, fuggire se necessario, non è che il tailleur con la giacchina a spalle strette che per forza che mangi come si deve il gomito non lo puoi assolutamente staccare dalla costola manco se volessi, la gona stretta e i tacchi facilitino la questione. Il doppiopetto antracite in lana fredda e le scarpe fatte a mano stringate invece non solo evitano che ti prenda una pleurite in quelle sale riunioni con l' aria condizionata stile Polo, ma se si infilza l' aereo dei terroristi nel palazzone da uffici in cui lavori non perdi le scarpe scappando. Le foto dell' 11 settembre le avete viste, chi stava a piedi nudi in mezzo ai vetri? (Scusate il paragone veramente di pessimo gusto, ma lo dico in senso buono).

Cosa ci sembra bello quindi? Una donna immobilizzata come una concubina cinese nei vestiti e un uomo che con la massima souplesse salta dal laptop al dorso del mammuth, quando questo gli si presenta davanti inaspettatamente.

Insomma, io trovo che con le mie unghie tenute saggiamente corte e chiare che si facilità non solo la manutenzione ma pure la manualità, il pelo coltivato quel tanto che non diventi vizio, il rossetto d' ordinanza e il capello stropicciato post-gravidico che come dice Miss Sheree, la mia acconciatrice trendy preferita, "i tuoi capelli sono cambiati da così a così da quando ti conosco" e di mezzo ci sono passati due figli, io mi trovo bellissima, veramente. Ci vuole altro per tenermi a casa oimpedirmi di avere successo. E il bonus m,aggiore di tutto ciò non è che mi avanza un mucchio di tempo per fare cose davvero interessanti, il punto è che non devo stare ad annuire alle stronzate di gente noiosa e soprattutto quando faccio sesso mi diverto, anche se si suda, i capelli si scompigliano, le unghie si spezzano e il trucco cola.

Solo per quest' ultimo punto bisognerebbe davvero far intervenire il Telefono Azzurro, queste ragazzine vanno incontro a una vita deprivata emotivamente e sensorialmente e nessuno che glielo dica.

11 commenti:

Pentapata ha detto...

emminchia se hai ragione ( bonus tempo per non aver utilizzato linguaggio forbito nel commento: 20 secondi)
io tengo il piegaciglia in macchina è il corrispettivo del tuo rossetto.

Anonimo ha detto...

Bravaaaa !! applauso, veramente, sottoscrivo ogni parola. L'altro giorno quando ho sentito quell'intervista alla radio mi è venuto un coccolone, e dei nervi che non ti dico.
Ma tutte le schiere di donne normali, cosa ne pensano di questa filosofia di vita? ma comunque, consoliamoci: pure queste dovranno superare i 25 anni e chissà poi che disperazione. E che noia, abbandonata la professione.
un caro saluto,
Paola
ps: a quando il post sul reggiseno pietra angolare?

Mammamsterdam ha detto...

Il mitico piegaciglia, io ho le ciglia cortissime e quindi nisba, ma da bambine con Sara quando costruivamo e arredavamo grandi case di Barbie lo usavamo come seggiolone baby.

Nessuno ne pensa bene, paola, tranne gli utilizzatori finali, evidentemente, e comunque la Terrina nazionale manco tanto ventenne è, pare.

Isabella ha detto...

Se uno ti dice "Sei una p*t*n*", rispondere "Embè?" è sempre una buona strategia. In fondo, è legale tra maggiorenni. E poi, è l'unica maniera per poter continuare sia a fare quello che si è fatto fino a quel momento, sia ad uscire di casa e mostrare la faccia - che si sia racchie o no. Con questo chiuderei il sipario su una donna che a vederla in video/foto non mi pare né giovane né bella - yet I might be a very partial beholder, perché, come diceva Carla Corso, il testosterone conta - e a saperlo sfruttare non è nuova che soldi se ne facciano a pacchi.

Anonimo ha detto...

sono arrivata fino in fondo d'un fiato e ora riprendo la parte dei bonus tempo...
se una riesce a mettersi una (una sola, che basta e avanza) mano di smalto trasparente sulle unghie (corte) ai semafori mentre guida...vale? quanto vale?
..trasparente così non si vede la mancanza di mira e le sbaffate da sterzata brusca ^_^

mamikazen ha detto...

Questo post è imprescindibile, altro che.
AllorA: capelli lavati sì ma sono corti, tempo 60 secondi. no phon, no stir, no acconc. rasoio tutta la vita. no trucco, a parte per i concerti, per il resto al massimo la cipria antilucido e il gloss rosa. d'estate giro in abitino e ciabatte, il resto dell'anno quasi sempre in jeans e maglietta (con felpa quando è freddo), con la scusa che lavoro al museo e sono passata alla cura e gestione del patrimonio adesso mi tocca anche un fichissimo optional: le scarpe antinfortunistica con la punta di metallo. le unghie corte, a volte senza niente a volte coloratissime.
Vedo però che quando ho l'ispirazione giusta riesco a mettermi in tiro bene, ma devo avere due cose: forte motivazione e un minimo di tempo. Altrimenti via di femmina-che-lavora-e-tira-su-una-famiglia. Devo dire che però dalle mie parti gli uomini guardano lo stesso, gliene frega poco se hai gli scarponi e non sei in mood seduttivo, sono carini e ti riconoscono come donna lo stesso. Bravi figliuoli.

Anonimo ha detto...

sottoscrivo anche gli spazi, e aggiungo: a parte deformità mostruose, è facile evitare la racchitudine se si hanno soldi a pacchi. Basta guardare le foto delle attrici da struccate per rendersene conto... quindi, che le racchie dovrebbero stare a casa è affermazione non solo sessista, ma ammp pure classista. (che vomito)
Luisa

Mammamsterdam ha detto...

Mamikazen, ma tu sei davvero una delle poche persone che conosco che fa più cose di me e sei pure una bonazza, ho dormito a casa tua e ti ho vista la mattina appena alzata e so quello che dico anche senza interferenze testosteroniche, e si, riconosco benissimo la botta di febre da palcoscenico. Signora mia, quando abbiamo una buona ragione per farlo o quando ci pagano, che non siamo capaci pure noi di renderci irriconoscibili ai pi`¨con trucco e parrucco? E comunque dopo i tuoi sandalini gioiello da coro posso dirlo che le scarpe antinfortunistica sono una meraviglia? LE VOGLIO ANCH' IOOOOO!
Isabella, appunto, io a fare la puttana e dirlo orgogliosamente non ci vedo niente di male, poi ho l' ufficio all' angolo con il quartiere a luci rosse e te lo posso dire: i gusti sono svariati e l' offerta li riflette enormemente, quello che critico io nel post è appunto l' omologazione estetica delle escort nostrane, pure nelle fantasie erotiche gli utilizzatori finali non hanno fantasia e sono tutti omologati anche loro, il che mi sembra la cosa più triste della faccenda.
Madam, la cosa dello smalto adesso che me lo ricordi l' ho fatto pure io e hai ragione, in città funziona benissimo, oltretutto non te lo rovini facendo dell' altro con le mani mentre si asciuga e se il tragitto è lungo quanto basta ti ritrovi una meraviglia. Adesso che ci penso lo devo rifare, quindi oltre al rossetto sulo specchio all' ingresso mi devo mettere anche lo smalto nella custodia della patente.

graz ha detto...

Finalmente riemergo alla vita virtuale ... sulle operazioni di de-racchiamento dico solo che quotidianamente non faccio nulla ed il tempo che risparmio lo accumulo ed uso tutto d'un botto nella Grande Opera di Restauro Una Tantum. Gli apprezzamenti che ne derivano (più per l'effetto prima e dopo la cura che altro per la verità) sono tali da consentire al mio ego di attraversare senza danni un successivo periodo nature ...

Sulla filosofia di vita di costoro, l'ho già scritto altrove, che una che la vende al miglior offerente ragioni in questi termini non mi sorprende affatto, e nemanco i famosi 'utilizzatori finali' mi aspetto che elaborino roba tanto più raffinata.

Altresì non mi parrebbe di per sè indicativo di crollo etico-morale della società.

O non mi parrebbe se poi questi 'valori' non trovassero conferma nei fatti, che gli smanacci di costoro non avessero effettivamente successo, che la disparità sociale non fosse un fatto confermato quotidianamente, che lo stipendio di un manager non fosse irragionevolmente più alto del salario di un operaio, che la ricchezza individuale non fosse più frutto di lavoro ma di magheggi finanziari. Tutto ciò mi sembra che parli di gran lunga di più delle affermazioni deliranti di un'idiota.
Perchè hai un bel da essere retto/a e coltivare animi nobili tutto dove puoi (in famiglia, a scuola etc etc) che se poi lo

graz ha detto...

... ops... mi dev'essere rimasto un pezzo di commento nella tastiera ... ora ci guardo :-))

/graz

Paleomichi ha detto...

post spettacolare.
per quanto riguarda la ilosofia di vita delle signorine sono d'accordo con te. Essere belle è troppo spesso un lavoro, e io di lavoro preferisco il mio. E poi purtroppo la bellezza "canonica" già a 30 anni inizia a sfiorire, e poi che fanno, le mantenute? Sarò snob, ma a me sembrerebbe una vita noiosa.
A proposito delle domande davanti allo specchio anche io tendo a concentrare tutto il lavoro estetico nelle tre ore prima della partenza per andare da Indy, che già ci vediamo una volta al mese, pare brutto presentarsi con la foresta sulle gambe. Comunque ceretta questa sconosciuta, capelli asciugati senza phon, trucco solo due o tre volte l'anno, tacchi solo se devo fare massimo 10 passi.
E in ogni caso sei una grande