Mia mamma è giovane, ma negli anni in cui i miei bambini erano piccoli e lei era appena andata in pensione, tutte le volte che veniva da me, riuscivamo a stroncarla.
Un po' stavo pazza e stanca io, un po' lei, per quanto le facesse piacere stare da noi ed iutarmi (perché veniva sempre in quei periodi da impazzimento) era sempre un po' accampata senza un buco suo, e dopo un paio di mesi la cosa si faceva dura. Un po' il tempo infame olandese me la stroncava alla seconda uscita e mi si ammalava, o le scale le facevano fuori le ginocchia, o gli Gnorpoli in braccio, magari sulle scale, le facevano fuori la schiena.
Diventare madre sicuramente mi ha permesso di dare una nuova dimensione al nostro rapporto, permettendomi anche di tirare fuori cose seppellite per cui io a torto magari le ho portato rancore, e chiarirmele. A me, prima che a lei.
Insomma, io sono una di quelle donne fortunate che dall'adolescenza in poi ha sempre avuto un rapporto bellissimo con sua madre per quanto riguarda il discorso da donna a donna. Forse anche il fatto di lavorare insieme ha aiutato. Forse, si rammaricava lei, il fatto di non aver mai avuto una vera amica del cuore in quei suoi 40 e più anni di Italia l'ha portata, sbagliando, a dirmi troppe cose quando ero adolescente, che magari mi hanno dato una certa visione del mondo sui rapporti uomo donna.
Che si sa, con le amiche si fa prima a lamentarsi dei mariti, che ad esaltarli.
Insomma, il vizio di darmi la colpa di tutto sui figli, sappiamo adesso da chi l'ho preso.
Mi considero fortunata anche per potermi permettere di tirar fuori il peggio di me con mia madre. Quando avevo i rancori irrisolti, quante volte, secondo il nostro collaudato schema familiare (collaudato da mio padre che l'ha passato a me e mio fratello) le urlavo contro. Una cosa che mia suocera, che con sua figlia ha anche un bel rapporto, ma diverso, trovava sinceramente orripilante.
L'unico cruccio di questa frequentazione di aiuto con i bambini era che non riuscivamo mai a farci due chiacchiere profonde insieme, sempre comunicazioni di servizio. I momenti belli e tutti nostri erano sempre un po' risicati.
Per questo invece sono contenta che stia per arrivare per le feste, perché nel frattempo qualcosa è cambiato. Mia mamma ha scoperto Internet.
Io ci avevo provato tante volte e lei lo aveva detto tante volte di voler imparare, ma non ci stavamo con la testa nessuna delle due. Troppo lavoro, troppe cose da fare, troppa stanchezza, troppo gli Gnorpoli che ci risucchiavano.
Poi l'anno scorso è andata a lezione e quest'anno si è fatta installare una connessione. Che dire, quasi non ci telefoniamo più. Mi manda delle mail. Se ci chiamiamo mi fa: non stare lì a dirmelo due volte, poi tanto lo leggo nel blog. Si sta leggendo tutti gli arretrati e si diverte, dice.
Mia madre è la mia fan numero 1: mi scrive per farmi i complimenti quando scrivo qualcosa che le piace. Mi dice che è orgogliosa di me. Mi ha fatto gli auguri di santa Barbara per e-mail, perché sa che io al telefono ho sempre fretta, mentre le mail me le leggo nei momenti di calma. E anche perché lo ha letto sul blog.
Il bello è che io nn mi sento per niente inibita da questo, quando scrivo qualcosa di generico neanche ci penso che anche mia madre lo legge e si regola di conseguenza. E per e-mail mi dice tante cose belle.
Poi la gente che non sa quello che dice, sostiene che Internet è un mezzo per chi non sa avere veri contatti umani. Ma de che?
Internet fa lo stesso effetto sciogli inibizioni di un bicchiere di vino: ti si scioglie la lingua, prendi coraggio, hai modo di pensar bene a dire cose che dal vivo magari uno fa fatica, si impaccia. Butti fuori tutto, nel bene e nel male, perché l'interlocutore è in differita.
Cavolo, ne parliamo tanto, ma mi sa che la vera mamma 2.0 ce l'ho io.
12 commenti:
e' vero, e' una cosa molto bella, e sei tanto fortunata. Per internet e per tutto il resto.
Finalmente leggo di una mamma che impara ad usare internet e il pc! La mia avrà provato almeno 5 volte e tutte le volte ha disimparato. Evidentemente la tua ha una forte motivazione: leggere di voi!
Ecco, io me lo dico sempre che dovrei darmi una mossa e connettere la mia, di madre, che usa il pc solo per scrivere. Solo, poi ho paura che le passi la voglia di stare coi nipoti ;-)
anche io ho il papà così.
lui legge entrambi i miei blog quotidianamente, e zitto zitto, senza mai commentare, ha imparato a conoscere quella figlia con cui magari un vero dialogo non è mai riuscito a costruire. Ma grazie al blog io mi espongo, parlo e racconto, e fra i miei fan c'è lui in prima fila: io lo so ma è come essere dietro una maschera, dalla quale prendi il coraggio di dire cose che a quattr'occhi non diresti mai.
Anch'io sono cresciuta in una famiglia di "macachi urlatori", in cui si alzava la voce già quando ci si infervorava (anche senza rancore) su un argomento, figurati quando si era nervosi/incazzati/incompresi. Certo, tanto affetto, tanto ammore, tanta sincerità, tanto (troppo?) attaccamento, ma con mia mamma poca "tattilità" (e di questo ho sofferto) ma tanti urli (e porte sbattute e musi lunghi). Ho scoperto che non tutte le famiglie sono così solo da quando vivo con G. Che non solo non urla e a casa non ha mai urlato, ma non alza neanche la voce quand'è incazzato per conto suo. E quando lo faccio io mi guarda come se fossi una belva feroce e interrompe la comunicazione (se ho alzato la voce contro di lui) finchè non torno a parlare normale (non come da me, che diventava una gara a chi urla di più per imporsi). Così sto imparando ad abbassare i toni - anche perché siamo in condominio- e gliene sono grata, perché questa dimensione in cui non si urla è tutto un altro mondo.
Anche con mia mamma, comunque, tutto è migliorato da quando sono andata via di casa. Occhio non vede, cuore non duole e non si urla più. Internet però la intimorisce ancora e io sono ancora troppo "figlia" e paurosa del suo giudizio per sopportare l'idea che legga il mio blog. Andrebbe a finire che mi censurerei.
Supermambanana: grazie, per fortuna me ne rendo conto e apprezzo
MdiMS e LGO: oltre alla motivazione secondo me arriva a un certo punto il momento giusto. Persino io prima di capire l'utilità di Internet ci ho messo anni, e si che il capo da studente è stato uno dei pionieri (infatti all'epoca in rete c'erano poche risorse, poi si andava di modem a manovella), insomma a ognuno il suo momento.
Lisa, abbiamo davvero un gran culo in effetti e hai pienamente ragione sulla maschera. Più che maschera è il ruolo, mentre ci leggono non sono i nostri genitori ma dei lettori.
PianoB me la segno l'espressione macachi urlatori, e se posso la riciclo.
E' sempre un piacere leggere questo blog!
Son contento per tua madre che finalmente accede alla rete, non come la mia che dopo un corso è stata capace di dimenticare TUTTO :-D
Ora sto per partire, destinazione Olanda e cercherò di rimanerci per un pò...chissà che mia madre non impari a connettersi per sentirmi!
Che bello!
Bello sapere che c'è qualcuno che ti ama sempre e ovunque tu sia...
Anch'io con mia mamma, quando ero a Genova, avevo un rapporto via mail: lei è un tecnico informatico, proprio è il suo pane. Il blog, invece, preferisce non leggerlo, per una forma di pudore.
Lo legge invece mio suocero, insieme a tutta la famiglia di Luca, e a volte commentano.
buon onomastico!
Anch'io ho una mamma super, con cui siamo amiche da una vita (la mia) nonostante ci siano quarantun anni di differenza... ma lei è una donna fuori dal tempo, intelligente, curiosa, sensibile, una grandissima lettrice e... una pessima scrittrice. Il computer non lo sa nemmeno accendere, e non la convinco! Viva le mamme, tutte quante. Oggi sono stata al funerale di una mamma e non mi sono ancora ripresa: le mamme non dovrebbero morire mai, neppure quelle anzianissime, dovrebbero finire su un'isola favolosa come quella per cui parte Frodo Baggins all fine del Signore degli Anelli...
Io ho provato personalmente a spiegare un po' "il computer" a mia mamma.. ma con scarsissimi risultati! Pero' siamo arrivate ad un buon uso di skype, e per ora è un buon risultato!
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