In macchina con Orso, l'amichetto e la sua mamma. Noi madri che tentiamo di fare conversazione nonostante il casino dietro.
"La mia mamma è buona" fa Orso non ricordo più a che proposito.
"La mia mamma è la più buona del mondo" fa l'amichetto.
La madre mi guarda un po' stranita.
"È la prima volta che me lo dice", fa sottovoce.
Questa mamma la conosco da pochissimo ma a pelle mi fa una gran simpatia. Ha gli occhi di chi ha sofferto, e i brani di storia che mi ha raccontato dopo, a pezzi e bocconi, a volte piccole frasi messe lì, me lo confermano tutto.
A settembre è tornata ad Amsterdam con il bambino, anche lei ha passato delle settimane a dipingersi un appartamentino carinissimo. L'ultimo anno si era trasferita nella casetta in giardino di quella che dato il nome paese e la megavolvo del papà di cui ci parla l'anima innocente, posso solo immaginare come una delle tante villone dei cagoni batavi.
"La prima volta che sono andata a fare la spesa, con il mercato e tutti i negozietti etnici, ecco la prima volta dopo tanti anni che potevo fare la spesa da sola e decidere io cosa comprare", mi fa una volta che parlavamo di quanto mi piace la sua zona per il mercato che ha e tutti i negozi. Aveva già accennato che trasferendosi da Amsterdam nel paesone di ricconi era stata isolata da tutte le sue amicizie, ma poteva essere una frase generica.
Mi ha scritto che nonostante ami il suo bambino con tutta sé stessa, negli ultimi anni era più orientata a sopravvivere. Che ci ha messo una vita a dire a sua madre come stavano davvero le cose e che questo le ha avvicinate, e che poi alcuni mesi sono stati da lei, all'estero, fino a che non ha trovato casa. Che nell'ultimo anno di matrimonio aveva sempre paura e per questo si era trasferita in giardino.
Che adesso il bambino delle volte è difficile, pretende un'attenzione totale anche in modo negativo, la picchia, la insulta con quelle parole terribili da bambino tipo puzzona, e che lei ci patisce, ma ha deciso di applicare il sistema degli adesivi e del premietto finale e che sta funzionando benissimo. Funziona spesso, con i bambini che ti stanno chiedendo di dargli dei limiti e lei non abdica a questa richiesta tacita.
Che finalmente se lo può godere davvero questo suo bambino e cominicare a reagire anche a lui, a non farsi passare tutto sopra, a spiegargli cosa è giusto e cosa no.
Il papà, quello ancora dice delle cose giudicando alla cavolo, tipo discriminando l'amichetto di colore perché non è un bravo bambino e non mi sembra la compagnia adatta a mio figlio, "ma non può fare diversamente, proprio non se ne rende conto".
Ma il bambino no, adesso lei ci sta attenta.
Un po' alla volta, mezze frasi generiche quando parliamo e altre un pochino più chiare quando mi scrive ("per favore, mantieni il mio indirizzo e-mail confidenziale, non voglio che il mio ex lo venga a conoscere") mi rendo conto di una cosa.
Che è davvero la mamma più buona del mondo. Io non lo so se senza il suo bambino ce l'avrebbe fatta ad andarsene. E ammiro il suo modo di non giudicare, piuttosto di compatire.
Comunque una gran cara ragazza coraggiosa. Le devo suggerire di farsi un blog, anonimo.
3 commenti:
o un bel diario e nasconderlo ...
e dille che io lo leggerei!
un bacio alle mamme più buone del mondo che da qualche parte siamo tutte noi...
No, il blog no. La conoscevi Ganja? Ha dovuto chiudere il suo per l'ex l'aveva scoperto e lo leggeva di nascosto.
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