mercoledì 23 dicembre 2009
Consuntivo mercatino di Natale
Bancarella in fase di allestimento
Da mezzogiorno alle 3 sono stata a congelarmi, in ottima e abbondante compagnia, ma sempre a congelarmi.
Ora, io odio il freddo. Ma quanto lo odio. E il freddo con il vento gelido che ti attraversa, ancora di più, il che probabilmente è il motivo per cui non mi sono mai data allo sci, e forse, seriamente, neanche alla vela.
Fatemi guardare la neve da dietro i vetri di una casa ben riscaldata, o meglio ancora, dal letto con due piumini addosso, e gioisco. Però finisce lì.
Non mi spiego quindi perché mi sono divertita un sacco e sono contentissima di esserci andata. Non è per il risultato finanziario (30 euro).
Però ho rivisto e fatto gli auguri a diversi amici ed ex-vicini, ho conosciuto due signori delizioni che hanno aperto la liubreria su KNSM-laan, giusto dopo che io me ne sono andata a vivere fuori da quel quartiere (e mi hanno detto di passare e portarglieli i libri, hai visto mai?).
Soprattutto, dopo 5 anni di assenza ho rivisto gli artisti di the Ship of Fools. Che era una barca su cui vivono, recitano e viaggiano un gruppo di artisti, la maggior parte dei quali ricadono forse nella descrizione ex-fricchettoni. Johanna, per dire, sono 17 anni che sta nel gruppo.
Se non che, io prima che partissero per questo giro di 5 anni intorno al mondo (e sono stati in Sicilia e tutte le sue isole, a Palermo hanno lavorato con Alajmo, dalle cui storie tratte dal Repertorio dei pazzi della città di Palermo hanno ricavato uno spettacolo e hanno recitato in grecia e un sacco di altri posti, dicevo, prima che mi partissero, io li ho visti. E sono bravissimi. Li invidio e li ammiro, perché altro che noi Astarottini per cui il teatro e la relativa fondazione e sbattimento sono una scelta di vita. Per loro di più.
Ricordo una loro Cantatrice calva nella stiva, con Irina che aveva un bambino di un paio di mesi che dormiva dietro a un tramezzo e che alla fine non usciva per i ringraziamenti, perché dopo l'urlone finale con cui si chiudeva lo spettacolo lei correva a vedere che non si fosse spaventato per gli urlacci.
Me lo raccontò, perché all'epoca anch'io avevo Ennio della stessa età e quella era una mia uscita veloce, in cui mi scoppiavano i seni dal latte, e anche a lei, che però con il costume di scena ci stava tanto bene, e per gli ormoni ci veniva da piangere a tutte e due all'idea del cucciolo svegliato dagli urlacci. Però un pochino invidiavo quel suo bambino che a differenza del mio sarebbe cresciuto su una nave di attori. Poi dopo un paio d'anni sono partiti, ma andavano e venivano da festival in Scandinavia e il mare del nord in genere.
Ecco sono tornati e per farsi rivedere dal vicinato erano anche loro al mercatino di natale e un sacco di gente si è fermata, non solo per i bellissimi vestiti di stoffe vintage riciclate che avevano (che tutto sommato la fascia copriorecchie gialla con la minigallinella di Joanna me la sarei dovuta prendere).
Monique mi ha guardato la bancarella mentre salivo in palestra a mettermi i mutandoni lunghi di lana (ancora quelli del Canada nel 1994) che mi ero portata dietro e poi ha costretto suo marito a venirmi a prendere armi e bagagli per riportarmi a casa, del che li ringrazio enormemente.
E a casa mamma e zia, che stamattina si sono sacrificate a venirmi ad aiutare ad allestire, e mi sono lasciata a casa proprio le confezioni di Natale che mamma con tanto amore mi aveva fatto, mi hanno fatto trovare il barszcz caldo.
Mi si è scaricata la batteria della macchinetta dopo due foto e sentivo troppo freddo per mettermi a rovistare tra le cose per cercare le 16 batteria scorta che mi ero portata. però ho offerto the e zuppa a tutti i colleghi e biscotti a tutti i bambini e la cosa che è andata meglio sono stati il salame al cioccolato e il pesto.
Il che è sempre buono a sapersi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
Mammamsterdam, se ti consola ti passo la definizione "locale" di quassù a Norwich per il vento freddo e umido che ti penetra nelle ossa: "lazy wind", un vento così pigro che invece di girarti attorno ti attraversa per fare meno strada.
E tira piuttosto spesso, non è freddissimo, ma è molto bastardo e ti fa sentire le ossa scricchiolanti.
Il mio moroso olandese e poco isolato perchè altissimo e magro magro lo detesta ancora più di mè, io ho gli strati da foca che aiutano.
Buon Natale!
Stefafra, funziona tutto, solo è la moderazione dei commenti che non li fa comparire subito.
Comunqu grazie per la definizione, mi mancava. Che con lazy uno penserebbe a una brezzolina, tiepida, che manco ha tanta voglia di soffiare, mannaggia a lui, invece è proprio il vento che ci ha uccisi oggi.
No, mi si incastrava proprio ilk commento, continuava a girare "javascript void" e non partiva, ma dopo un po' si è ripreso.
Buon post-natale e buon anno, e non mangiate troppe frittelle mi raccomando!
Posta un commento